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Mutui: chi aspetta perde un affare

Pubblicato il 30/07/2019

Aggiornato il 31/07/2019

Mutui: chi aspetta perde un affare

Sono state non solo rassicuranti, ma anche benefiche per il mercato dei tassi di interesse le parole di Mario Draghi, ormai presidente uscente della Bce e autore di quella manovra nota al mondo col nome di Quantitative easing, volta a ristabilire la liquidità delle banche e a girarla agli italiani principalmente sotto forma di prestiti.

Il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha infatti deciso di confermare la propria politica dei tassi, che saranno pari a quelli attuali almeno fino a tutta la prima metà del 2020, così da consentire all'inflazione nel medio termine di tendere verso l’agognato 2%. Nello specifico, la Bce annuncia che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al - 0,40%.

Cosa riserva il futuro dei mutui

La risposta dei tassi sui mutui è stata immediata, e ha fatto segnare valori che passeranno alla storia, perché senza precedenti. Come riportiamo anche nella news “I mutui surroga più convenienti di luglio 2019”, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Tassi di MutuiOnline.it Euribor ed Eurirs - i tassi europei al quale si agganciano rispettivamente i prestiti a tasso variabile e fisso - al 24 luglio segnavano ribassi ancora una volta da record.

Più specificamente, l’Eurirs a 20 anni è a uno storico 0,52% (solo a giugno viaggiava intorno allo 0,79%), l’Euribor a 1 mese segna un altrettanto straordinario -0,40% (era sceso a -0,39% lo scorso mese dopo tre anni di immobilità).

Tasso fisso o variabile?

Per chi si appresta a finanziare l’acquisto della casa con un mutuo, una prospettiva così importante e la sicurezza che i tassi non solo non subiranno ritocchi, ma rischiano anche di risentire di una nuova massiccia politica di iniezione di liquidità, induce a pensare che il tasso variabile garantirà ancora molti anni di risparmio, specialmente se il mutuo non ha una durata troppo lunga, o nel caso si acquisti in prospettiva di entrate maggiori. Si pensi ai giovani che iniziano a lavorare, o chi aspetta di sbloccare degli investimenti o estinguere un altro debito e avrà in futuro maggiore diponibilità. Comunque i tempi per rientrare in tassi positivi, partendo da valori così bassi dell’Euribor, saranno alquanto lunghi.

D’altro canto, approfittare in questo momento di un tasso fisso e di uno spread delle banche ancora basso, è una bella assicurazione per il futuro, specialmente per durate lunghe di 25-30 anni

Il vero affare? Un mutuo entro il 50% del valore dell’immobile

Se si riesce a rimanere in un loan-to-value (la percentuale di valore dell’immobile finanziata dal mutuo) uguale o minore al 50%, allora l’affare sarà garantito, perché le banche riservano in questi casi condizioni molto vantaggiose.

Facciamo qualche esempio: se chiediamo al comparatore MutuiOnline.it di trovare il miglior mutuo a tasso fisso a 30 anni per un ammontare di 100.000 euro, finalizzato all’acquisto di una prima casa del valore di 200.000 euro, la risposta migliore sarà Mutuo Tasso Fisso di Credem che prevede un TAN all'1,24%, rata mensile di 332,78 € e TAEG dell'1,55%.

Sul secondo gradino del podio troveremo l'offerta di CheBanca! che propone un TAN dell'1,44%, rata di 342,25 € e TAEG dell'1,62%; chiuderebbe al terzo posto Hello! Home Fisso di Hello Bank! con TAN dell'1,55%, rata di 347,52 € e TAEG dell'1,69%.

A cura di: Paola Campanelli

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