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Mercato casa, le quotazioni di Napoli raggiungono la stabilità
Meno investimenti e più compravendite di prima casa. A Napoli, nei primi sei mesi del 2021, il calo dei flussi turistici ha avuto le sue conseguenze. Si è optato più per le locazioni residenziali rispetto al passato, quando nel centro storico sono nati molti B&B.

C’è anche Napoli tra le destinazioni turistiche del 2022: il nome del capoluogo campano spunta nella celebre lista delle destinazioni da visitare redatta dal New York Times. Nel 1995 il suo centro storico è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco.
Sul fronte del mercato immobiliare, nella città le quotazioni risultano stabili nei primi sei mesi del 2021. A rivelarlo è l’ultima analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, secondo cui alcune aree hanno raggiunto anche risultati migliori della media cittadina. È il caso delle macroaree Flegrea-Fuorigrotta (+2,0%) e Vomero-Arenella (+1,1%).
Rispetto al passato, complici l’emergenza sanitaria e le restrizioni imposte dal Governo, anche la città di Napoli ha risentito naturalmente del calo dei flussi turistici e degli acquisti per investimento da destinare proprio alle locazioni per i visitatori. In particolare ad avere la peggio sono stati i valori immobiliari nelle zone centrali: segno 'meno' per i quartieri Montesanto-Toledo e piazza Dante.
Secondo l’indagine il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato in particolare da compravendite di prima casa di medie dimensioni. Gli acquirenti puntano alle zone del centro storico e più in particolare all’area che si sviluppa intorno a via Toledo: qui le quotazioni si aggirano sui 3500 euro al mq con punte di 4000 euro. Parliamo di soluzioni abitative risalenti al secolo scorso e caratterizzate da portineria, travi a vista e affreschi.
Chi ha meno disponibilità economica guarda con interesse l’area dei quartieri Spagnoli, dove i prezzi delle case sono molto più bassi e gli immobili di piccole dimensioni. Il costo è di circa 1.000 euro al metro quadro. Le richieste sono invece aumentate in particolare nel quartiere di Soccavo, all’interno della macroarea Flegrea-Fuorigrotta. Qui sono soprattutto le famiglie e le coppie a cercare l’abitazione principale, in particolare i trilocali. Inoltre il valore aggiunto è dato dalla presenza di uno spazio esterno. Anche a Napoli, infatti, dopo il lockdown imposto dal Governo per far fronte all’aumento dei contagi da Covid-19, le famiglie puntano a metrature più ampie e con terrazzi e balconi.
Tra le zone più gettonate sul fronte immobiliare vi è poi l’area di via dell’Epomeo, in prossimità del Vomero, ma con prezzi più abbordabili. Qui il costo di un immobile usato è di circa 2000-2500 euro al metro quadro. E si arriva a 3000 euro al mq per soluzioni più eleganti. Accessibile anche la zona della Loggetta, dove vi sono maggiormente palazzine Ina Casa: qui un appartamento usato costa 1500 euro al mq.
Nessuna grossa variazione per le quotazioni nel quartiere Sanità: qui il mercato immobiliare resta molto dinamico grazie alla presenza degli investitori. Fino a qualche anno fa ci si concentrava in particolare sui B&B e sulle casa vacanza, mentre oggi, a causa del crollo dei flussi turistici, si opta per le locazioni residenziali. Molto richiesta poi, da chi è in carca di un appartamento, anche la zona di piazza Cavour: qui il costo degli immobili si aggira sui 2000-2500 euro al mq.
Le quotazioni presentano una crescita dello 0,4% nella macroarea della Collina: buona performance per corso Secondigliano e le strade vicine. La leggera crescita dei valori riguarda principalmente appartamenti con portineria ed in buone condizioni. L’indagine di Tecnocasa rivela anche un lieve aumento di acquisti di nuda proprietà. A tendere una mano agli acquirenti sono sicuramente i mutui, grazie ai tassi di interesse ai minimi storici. Inoltre, in prima linea nel comparto dei mutui vi sono oggi anche i giovani per le agevolazioni introdotte dal Governo.
Un’altra zona molto gradita è quella di Rione Kennedy, dove il costo medio è di 1400 euro al mq con lavori da effettuare e di 1700 euro al mq quando l’appartamento è in buone condizioni. Lo studio svela, infine, un calo dei prezzi nella macroarea di Posillipo-Chiaia-San Ferdinando.
Tra le aree più amate, soprattutto per chi è in cerca di appartamenti di prestigio, vi è la zona di via Caracciolo; qui le case con vista mare arrivano a raggiungere un prezzo medio di 8000-9000 euro al metro quadro. Stabili i valori immobiliari nei quartieri di Manzoni-Caravaggio e Petrarca-Orazio. Anche qui le soluzioni di prestigio con vista sul golfo raggiungono picchi di 7000-8000 euro al mq. A comprare qui un appartamento sono solitamente professionisti o imprenditori di Napoli, anche se negli ultimi tempi in tanti si sono spostati verso la provincia. Chi è in cerca di una villa singola non può che volgere lo sguardo verso Posillipo e Marechiaro: si parte da almeno un milione di euro per soluzioni con accesso diretto al mare.
Locazioni, domina la scelta abitativa
Nei primi sei mesi del 2021, a Napoli i canoni di locazione hanno presentato un aumento dello 0,5% sui monolocali e un calo dello 0,4% per bilocali e trilocali. Nel capoluogo campano si spende in media 430 euro al mese per un monolocale, mentre 590 euro per un bilocale e 750 euro per un trilocale. A sottoscrivere un contratto di locazione sono per lo più coloro che fanno una scelta abitativa: si tratta dell’83,2% del campione esaminato. Ed è il bilocale a piazzarsi in prima posizione, seguito poi dal trilocale.
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