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Gli Italiani tornano a investire nel mattone
Le aree universitarie e quelle dove si concentrano le aziende rappresentano una fonte di guadagno per chi investe nel mattone grazie ai lavoratori e agli studenti fuori sede. Ricercati anche gli immobili per accogliere turisti con la pratica degli short rent, molto diffusi nelle grandi città.

Il mattone resta una sicurezza per gli italiani. Un riparo certo per i propri risparmi, soprattutto in questo periodo in cui l’inflazione fa sentire tutto il suo peso. A sottolineare il ritorno all’investimento immobiliare è l’ultima analisi effettuata dall’Ufficio Studi Tecnocasa secondo cui, a seconda del budget, è possibile muoversi in questo mercato. Quattro le realtà esaminate: Milano, Roma, Bologna e Firenze.
In queste grandi città, chi non ha una disponibilità economica elevata, può puntare sulle soluzioni di piccolo taglio. Aree interessate magari da interventi di riqualificazione che porteranno un giorno a rivalutare questi immobili. Molto ricercate anche le zone universitarie e quelle in cui è concentrato un maggior numero di aziende: sia i lavoratori che gli studenti fuori sede rappresentano, infatti, una fonte di rendimento interessante. Non sono da meno le aree a vocazione turistica dove è possibile effettuare affitti brevi.
Dove e come investire a Milano
Milano è tra le città che in Italia offre più opportunità per l’investimento immobiliare. Complice la presenza numerosa di studenti e lavoratori fuori sede, la città meneghina è nota per gli short rent. In questi anni in tanti hanno investito nelle aree interessate da interventi di riqualificazione o nelle zone dove sarà potenziata la linea della metropolitana. Dalla ricerca in esame risulta che è Bovisa una delle realtà sotto la lente di ingrandimento degli investitori sia per la presenza dei poli universitari che per la vicinanza all’intervento di riqualificazione dello scalo Farini. Qui una soluzione di 55 metri quadrati ha un costo di 230mila euro e assicura un rendimento annuo lordo del 4,30%. Il canone mensile di un bilocale ammonta a 825 euro, mentre quello di un trilocale a 1.000 euro. Da valutare anche l’area di piazza Frattini dove presto arriverà la linea 4 della metropolitana: qui un bilocale ha un costo di 240mila euro e può essere affittato a 850 euro al mese. Il canone mensile di un trilocale è pari a circa 1.000 euro.
Gli investimenti immobiliari a Roma, Firenze e Bologna
Ottime performance anche nelle zone universitarie di Roma e a ridosso dei poli turistici, dove però i costi sono molto più elevati. Una delle aree in cui si possono effettuare oggi investimenti immobiliari è sicuramente quella dell’Eur per la presenza di diverse aziende. In questa zona un bilocale costa circa 248 mila euro e può rendere il 4,3 % annuo lordo. Il canone mensile di un bilocale è infatti pari a 900 euro, mentre il canone mensile di un trilocale ammonta a 1.150 euro. Nelle aree centrali, in prossimità dei siti turistici, acquistare casa equivale ad affrontare una spesa di 5.000 euro al metro quadro. In zona Prati- Cola di Rienzo-Borgo Pio un bilocale medio usato può costare anche 284 mila euro e garantire un affitto di circa 1100 euro al mese.
A Firenze spicca la zona di Novoli-Baracca per la presenza di facoltà universitarie e del Tribunale. Qui un trilocale usato ha un costo di 238 mila euro e può essere affittato a 600 euro al mese. Sotto la lente di ingrandimento anche il quartiere Puccini: un canone mensile di un bilocale ammonta a 650 euro, mentre per un trilocale si arriva a spendere 750 euro.
Anche Bologna rappresenta un’ottima location per gli investitori. Nel mirino soprattutto le zone universitarie. Nel centro città un bilocale in ottimo stato ha un costo di 250 mila euro e si affitta a 900 euro al mese. Altra zona intrigante è quella di San Donato dove un bilocale di 130 mila euro rende il 6% annuo lordo perché può essere affittato a 650 euro al mese. Il canone mensile di un trilocale ammonta, invece, a 725 euro.
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