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Case, tornano di moda gli investimenti

Più compravendite per motivi di investimento. A guidare la classifica nel nostro Paese è la città di Napoli, che presenta una forte presenza di investitori. Buone performance anche per la città di Milano. Il trilocale resta la soluzione più acquistata.

08/02/2023
pila di monete con modellini di case sopra
Casa: ritorno all'investimento

Un recente studio condotto dal Gruppo Tecnocasa, condotto sui dati delle numerose agenzie presenti sul territorio nazionale, evidenzia come ci sia un ritorno agli investimenti immobiliari e una diminuzione dell’età media degli investitori. In particolare, il report, che prende in esame il periodo 2019-2022 e circa 23.400 compravendite del 2023, evidenzia come alcune tendenze apparse nel periodo della pandemia di Covid-19 siano in diminuzione, mentre altre siano tornate ai livelli standard del passato.

L'aumento degli investimenti

Prendendo in esame il primo semestre del 2022, il dato che balza agli occhi è un aumento della percentuale di acquisti per investimento che si è attestata al 16,8%, un pelo più bassa dei livelli del 2019 quando si arrivava al 18%. A ‘tirare’ sono senza dubbio le grandi città, con Napoli che guida la classifica con una forte presenza di investitori (34,9%).

Anche Milano si sta rimettendo in carreggiata con un ritorno ai numeri del passato; sebbene i dati siano ancora inferiori al 2019, nel 2022 le compravendite per investimento si attestano al 23,2% totali. Prendendo in esame la tendenza nazionale, sono in continua crescita le compravendite di case vacanza. Il dato è addirittura superiore al periodo pre-pandemia con un 7% totale degli investimenti a fronte del 5/6% del 2019.

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Dove si acquista la prima casa

La pandemia di Covid-19 ha modificato, e non poco, le preferenze degli italiani in materia di scelte immobiliari. Tra le tendenze più evidenti c’è l’aumento di acquisti di abitazioni principali in comuni non capoluogo (35,9%) e nella periferia delle grandi città (26,9%).

Al contrario, sono in netta diminuzione le compravendite di prime case nelle grandi città e nei capoluoghi. Si tratta di una propensione iniziata con l’arrivo della pandemia, che ha raggiunto il suo apice nel 2021. Gli italiani, infatti, preferiscono acquistare dove hanno a disposizione più spazi verdi e dove possono ottenere – a parità di prezzo – immobili più comodi. Secondo quanto emerso dallo studio in esame, a Milano attualmente il 54% dei residenti acquista in città, mentre nel 2019 il tasso arrivava al 65,3%.

Diminuisce l’età media degli acquirenti

In Italia diminuisce l’età media di chi acquista un immobile. Numeri alla mano i più attivi sul mercato sono gli acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni che compongono il 31% del totale del mercato. Nel 2019 la maggior parte di chi si affacciava sul mercato immobiliare aveva un’età compresa tra 35 e 44 anni. Tra le grandi città italiane Bologna è la preferita dai giovani: il 45,6% degli acquirenti è under 34. Al secondo posto si piazza Milano, dove gli under 34 effettuano il 39,7% delle compravendite e l’età media degli acquirenti risulta in calo.

Il trilocale è il più venduto, occhio alla classe energetica

Secondo il report di Tecnocasa il trilocale è la tipologia di immobile più venduta in Italia con il 34,9%; al secondo posto si piazzano le soluzioni indipendenti o semi-indipendenti che arrivano al 20,5% del totale. Quest’ultimo dato è in crescita rispetto al 2019, ma è in contrazione rispetto al 2021 quando superava il 22%. Una situazione che cambia radicalmente a Milano dove gli acquirenti mettono al primo posto soprattutto i bilocali (51,3%); sul secondo gradino del podio ci sono invece i trilocali.

Da segnalare, inoltre, a livello nazionale, una crescita costante della percentuale di compravendite di abitazioni in classe energetica A e B (6,8%), anche se nel primo semestre del 2022 si assiste ad una lieve contrazione probabilmente dovuta ad una scarsa offerta di queste tipologie. Un dato che testimonia una maggiore attenzione al tema ambientale da parte degli acquirenti.

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A cura di: Tiziana Casciaro

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