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Ecco l’identikit di compra e di chi vende casa

Giovani, ma non troppo, con predilizione sempre più spiccata verso l'ubicazione dell'immobile in provincia o nell'hinterland delle grandi città. Questo è il profilo degli acquirenti di immobili che emerge da un'analisi condotta dall'ufficio studi di Tecnocasa.

07/02/2023
lavanda e casetta con scritto casa dolce casa
Le caratteristiche dei compratori casa

Qual è la fascia d’età prevalente tra gli acquirenti di un immobile? Quanti acquistano per investimento? Sono alcuni dei quesiti ai quali risponde Tecnocasa all’interno di uno studio socio-demografico sulle persone che hanno transato tramite la rete di agenzie immobiliari. Il numero considerato è molto ampio - 23.440 compravendite – e questo attribuisce affidabilità all’analisi.

Tra le curiosità, il fatto che il 16,8% degli acquisti nel primo semestre del 2022 è avvenuto con finalità d’investimento. Dunque, pur in uno scenario di economia in crescita lenta, gli italiani continuano a considerare con grande interesse l’investimento nel mattone. Anzi proprio il pessimo andamento delle azioni e delle obbligazioni nell’ultimo anno sembra aver favorito il ritorno in massa verso l’asset reale per eccellenza. Senza dimenticare l’effetto pandemia, che ha portato a riscoprire la centralità dell’ambiente domestico, per molti divenuto anche luogo di lavoro, a fronte del decollo dello smart working.

I tassi di investimento sono mediamente più alti nelle grandi città, con Napoli che guida la classifica con una forte presenza di investitori (34,9%). Anche a Milano si registra un ritorno degli investitori, nel 2022 si attestano al 23,2% sul totale delle compravendite in città, percentuale comunque inferiore a quelle che si registravano nel 2019. A livello nazionale continua la crescita di compravendite di case vacanza, arrivate al 7% del totale.

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Meglio in provincia 

L’ufficio studi di Tecnocasa ha messo a confronto gli acquisti del 2022 con quelli del 2019 per provare a capire quali sono le principali novità intervenute con la pandemia. Tra i risultati più interessanti, l’incremento degli acquisti di abitazioni principali in comuni non capoluogo (35,9%) e nell’hinterland delle grandi città (26,9%), mentre diminuiscono gli acquisti in grandi città e capoluoghi. Si tratta di una tendenza iniziata con lo scoppio dell’emergenza pandemica, che ha raggiunto il suo apice nel 2021 quando l’acquisto in comuni non capoluogo aveva toccato il 37%. A Milano attualmente il 54% dei residenti acquista in città, mentre nel 2019 la quota arrivava al 65,3%. Di conseguenza aumentano i Milanesi che comprano nell’hinterland della città e soprattutto cresce la quota di coloro che decidono di comprare in comuni non capoluogo, questi ultimi nel 2019 si fermavano al 10% mentre in questo 2022 arrivano al 20,5%.

Varie le ragioni. Da una parte la maggiore attenzione all’ambiente naturale proprio alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni, dall’altra la volontà di trovare soluzioni con una camera in più, da riservare al lavoro da casa, nella consapevolezza che i grandi centri presentano quotazioni per molti ormai irraggiungibili.

Primeggiano i giovani

In Italia diminuisce l’età media degli acquirenti, complice probabilmente anche le facilitazioni introdotte dal governo Draghi per favorire la concessione dei mutui agli under 36. I più attivi sul mercato sono gli acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni che compongono il 31% del totale, mentre nel 2019 la maggior parte degli acquirenti aveva un’età compresa tra 35 e 44 anni. Tra le grandi città Bologna si piazza al primo posto per quanto riguarda gli acquisti da parte di under 36 (45,6%), al secondo posto Milano, dove gli under 36 effettuano il 39,7% delle compravendite e l’età media degli acquirenti risulta in calo.

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Meglio il trilocale

Quanto al taglio delle abitazioni, il trilocale rimane sempre la tipologia più compravenduta in Italia (34,9%), al secondo posto si piazzano le soluzioni indipendenti e semindipendenti che arrivano al 20,5%, quest’ultima quota è in crescita rispetto al 2019 ma è in contrazione rispetto al 2021 quando superava il 22%. Continua quindi l’apprezzamento per le soluzioni dotate di spazi esterni, ma per la prima volta da quando è arrivata la pandemia si assiste ad un lieve rallentamento di questo fenomeno. Situazione completamente diversa a Milano, dove la tipologia più acquistata è il bilocale (51,3%).

Intanto in tutta Italia si assiste a una crescita costante della percentuale di compravendite di abitazioni in classe energetica A o B (arrivate lo scorso anno al 6,8% del totale), così come una progressiva crescita della percentuale di acquisti da parte di single, che nel 2022 sfiora il 32%, mentre nel 68% dei casi a comprare sono famiglie. A Milano la percentuale di acquisti da parte di single è ancora più alta e raggiunge il 45,6%.

Lo studio si conclude con un approfondimento sui venditori: nella prima metà del 2022, il 44,1% dei proprietari ha venduto per migliorare la qualità abitativa, il 43,2% per reperire liquidità e il 12,7% per trasferirsi in un altro quartiere o in un’altra città.

A cura di: Luigi dell'Olio

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