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Emergenza Coronavirus, le iniziative delle Regioni Lombardia e Campania

Le criticità causate dall’epidemia di Coronavirus sono molteplici in Italia. A tendere una mano alle famiglie in difficoltà sono anche le Regioni, che hanno pubblicato avvisi di bandi per accedere a contributi straordinari. Scopriamone un paio nel dettaglio.

23/04/2020
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Emergenza Covid

Le criticità causate dall’epidemia di Coronavirus sono molteplici in Italia. Tante le misure adottate per far fronte a queste situazioni di disagio. A tendere una mano alle famiglie in difficoltà sono anche le Regioni, che negli ultimi giorni stanno pubblicando una serie di avvisi dei bandi per accedere a contributi straordinari regionali.

È il caso della Regione Lombardia: le famiglie, a partire dal 4 maggio, possono presentare la domanda. Due i contributi di cui poter beneficiare. Tra questi - spiega la Regione in una nota - c’è “un contributo straordinario una tantum pari a 500 euro per ogni nucleo familiare con almeno un figlio di età minore o uguale a 16 anni. L'agevolazione è concessa a fondo perduto e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della quietanza di pagamento delle rate del mutuo relative all'anno 2020".

Il secondo contributo è finalizzato alla didattica a distanza. L’agevolazione prevede “fino a 500 euro a fondo perduto per ogni nucleo familiare con un figlio compreso tra i 6 e i 16 anni e prevede la trasmissione, insieme alla domanda di contributo, della fattura o ricevuta fiscale da cui si evinca la tipologia di bene acquistato, avvenuto in data successiva all'ordinanza del 23 febbraio 2020 del Ministro della Salute d'intesa con il presidente della Regione Attilio Fontana che dispone in Lombardia la chiusura dei nidi, dei servizi educativi all'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado".

Questa misura, adottata dalla Regione Lombardia, si rivolge - così come si legge dall’avviso - a tutti quei nuclei familiari nei quali almeno uno dei componenti è residente in Lombardia e, a seguito dell'emergenza Covid-19, si trovi in una delle seguenti condizioni: “lavoratore dipendente (con rapporto di lavoro subordinato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia), con riduzione della retribuzione lorda mensile pari o superiore al 20%; libero professionista o autonomo con riduzione del proprio fatturato (in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020) superiore al 33% del fatturato dell'ultimo trimestre 2019, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività a seguito delle disposizioni per il contenimento del Covid-19; morte di un componente del nucleo familiare”.

È importante naturalmente che vengano rispettati determinati requisiti per accedere ai contributi; per il contributo mutui prima casa è necessario che in famiglia ci sia un figlio di età inferiore o uguale a 16 anni di età. Per il contributo e-learning è fondamentale che ci sia almeno un figlio di età compresa tra i 6 e i 16 anni all’atto di presentazione della domanda. Tra i requisiti pure un Isee minore o uguale a 30mila euro.

Dalla Regione Campania misure di sostegno a famiglie e a imprese

Stanziati, invece, 900 milioni di euro dalla Regione Campania per far fronte alla crisi innescata dall’epidemia da Covid-19. Il Piano per l’emergenza socio-economica è stato varato per assicurare sostegno alle famiglie e alle imprese campane. L’obiettivo della squadra di governo di Palazzo Santa Lucia è assicurare aiuti concreti e veloci alle fasce più deboli della popolazione, nonché all’apparato produttivo della regione. Una boccata d’ossigeno per contrastare le conseguenze delle diverse settimane di stop di lavoro.

Previsti anche dei contributi per le famiglie in locazione colpite dagli effetti delle misure restrittive per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 con conseguente riduzione della capacità reddituale nei mesi di marzo ed aprile 2020 di oltre il 50%, rispetto ai mesi di gennaio e febbraio.

Nel piano è introdotto pure un contributo al pagamento delle rate di mutuo per l’acquisto della prima casa. I beneficiari sono i nuclei familiari con componente titolare di un mutuo per acquisto abitazione prima casa che hanno subito una riduzione della capacità reddituale per cessazione e/o interruzione dell’attività lavorativa.

La procedura va attivata mediante protocolli con Abi e accordi con istituti finanziari; previsto il trasferimento delle risorse alle banche presso cui sono accesi i mutui entro una settimana dalla richiesta.

A cura di: Tiziana Casciaro

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