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Casa: atteso un rallentamento dell’attività nel 2020

La pandemia da Coronavirus lascerà il segno anche sul mercato immobiliare: lo stimano gli esperti di Tecnocasa, i quali prevedono per quest'anno una flessione delle vendite di almeno 50mila unità e prezzi stabili o in lieve ribasso. Scopriamo di più su questa indagine.

23/04/2020
case
Mercato immobiliare in rallentamento?

La pandemia da coronavirus lascerà il segno anche sul mercato immobiliare. Alla luce dell’emergenza sanitaria, ha affermato Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa “ci aspettiamo un rallentamento dal lato delle compravendite, che già nel 2019 hanno registrato una crescita più contenuta, con una riduzione di almeno 50mila transazioni per quest’anno e prezzi stabili o in lieve ribasso”. Le grandi città, come Milano, che lo scorso anno hanno consolidato importanti aumenti delle quotazioni, secondo l’esperta “potrebbero registrare un rallentamento della crescita e ritornare verso la stabilità dei valori”.

Cresce la consapevolezza del bene ‘mattone’

Le agenzie legate al gruppo Tecnocasa, operative in remoto grazie a strumenti studiati ad hoc, “riportano segnali importanti legati a questo periodo di lockdown” e mostrano che oggi “gli italiani hanno una maggiore consapevolezza del bene casa in generale e della propria in particolare, mettendone in luce pregi e difetti”. In pratica, riconoscono il ruolo di bene rifugio che riveste il mattone in periodi di estrema incertezza per i mercati finanziari, come quello attuale.

Tuttavia l’obbligo di quarantena (e anche lo smart working) ha esaltato, nello stesso tempo, alcuni aspetti di come vivere l’abitazione finora passati in secondo ordine. La restrizione di movimento, comunque, non ha bloccato l’attività di compravendita: chi ha messo in calendario il rogito di una casa, sempre nel massimo rispetto della sicurezza, può infatti rispettare l'impegno anche in questa fase.

Nuovi driver che danno valore all’abitazione

Molti fattori come la luminosità, la presenza di spazi esterni vivibili, la possibilità di avere un angolo in casa per lavorare in tranquillità o la connessione veloce stanno assumendo un valore più importante. Nello stesso tempo, secondo l’analisi di Tecnocasa, anche l’isolamento acustico e termico potrebbero essere riconsiderati. “Questi nuovi driver di scelta – secondo Megliola - potrebbero penalizzare le abitazioni che ne sono prive e che vedrebbero i loro prezzi ribassarsi e allo stesso tempo dare indicazioni importanti su come eventualmente concepire le nuove case o ristrutturare le esistenti”.

Effetto calmieratore anche sugli affitti

Gli stessi elementi potrebbero essere validi anche per chi cerca la casa in affitto. In questo mercato, spiega, “il segmento che ha già subito un effetto immediato è quello degli affitti brevi (dove molti investitori si erano indirizzati)”, legato a doppio filo al turismo che oggi è fortemente penalizzato. Le conseguenze nel settore secondo l’esperta, “potrebbero andare oltre il periodo dell’emergenza nel nostro Paese, perché dipenderà anche dal modo in cui anche gli altri Stati fronteggeranno l’epidemia”. Per questo motivo non si può escludere “una probabile migrazione di questi immobili verso il mercato della locazione tradizionale che, negli ultimi tempi, aveva sofferto per la carenza di offerta”.

Questa eventualità, stima, potrebbe così calmierare i canoni di locazione, in particolare “nelle città dove il fenomeno degli affitti turistici si è affermato in modo considerevole e tale segmento di mercato si stava avviando già verso la saturazione”.

La chiave sarà la fiducia di imprese e famiglie

Il futuro del segmento dell’abitazione principale dipenderà da come reagiranno famiglie e imprese, considerato che il mercato immobiliare ha sperimentato i suoi momenti più difficili in coincidenza con loro perdita di fiducia a causa di crisi con impatti importanti sull’occupazione. Quindi, sottolinea Megliola, ancora una volta, un ruolo decisivo lo avranno le banche con il loro atteggiamento verso l’erogazione del credito post epidemia. “La durata di quest’ultima, delle conseguenti restrizioni e l’efficacia delle manovre di sostegno, non solo nel nostro Paese, saranno tutti elementi decisivi per l’economia perché disegneranno scenari futuri adesso difficilmente immaginabili”.

Intanto l’attività degli istituti di credito va avanti anche nel periodo di lockdown, ed essi portano a conclusione le operazioni di finanziamento già previste prima del blocco o già concordate. Osservando la distanza minima di sicurezza si può aprire anche in questa fase un confronto con la banca.

Chi invece vuole vedere autonomamente cosa offre oggi il mercato dei mutui può consultare MutuiOnline.it, dove trova pagine strumenti che permettono gratuitamente di fare preventivi e comparare le proposte delle banche convenzionate.

A cura di: Fernando Mancini

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