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Come funziona la detrazione degli interessi del mutuo prima casa nel 2025
La normativa vigente prevede che chi ha sottoscritto un mutuo ipotecario per l'acquisto della prima casa possa detrarre il 19% degli interessi passivi pagati nel corso dell'anno, fino a un limite massimo di 4.000 euro. Solo la quota interessi è detraibile.

Richiedere un mutuo prima casa rappresenta un passo fondamentale nella costruzione di un progetto di vita, riconosciuto anche dallo Stato che offre, tra le varie agevolazioni fiscali per chi richiede un mutuo, la possibilità di detrarre parte degli interessi pagati sul mutuo. Un beneficio che, in sede di dichiarazione dei redditi, può portare a un effettivo risparmio, alleggerendo il peso della rata.
La possibilità di detrarre gli interessi passivi sul mutuo rappresenta un'opportunità concreta per chi ha acquistato la prima casa, ma è essenziale comprendere bene le condizioni, i limiti e la documentazione necessaria per evitare errori o esclusioni.
Una pianificazione fiscale consapevole, magari supportata da strumenti di calcolo online o da un consulente, può tradursi in un risparmio tangibile e nella valorizzazione di un investimento importante come quello immobiliare.
Cos'è la detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa?
La normativa vigente prevede che chi ha sottoscritto un mutuo ipotecario per l'acquisto della prima casa possa detrarre il 19% degli interessi passivi pagati nel corso dell'anno, fino a un massimo di 4.000 euro.
La detrazione spetta sia nel caso in cui si presenti il Modello 730, sia con il Modello Redditi Persone Fisiche e si applica solo se l'immobile è adibito ad abitazione principale, cioè la dimora abituale del contribuente o dei suoi familiari.
Il limite dei 4.000 euro sulla detrazione degli interessi passivi del mutuo
Il tetto massimo di spesa detraibile riguarda esclusivamente la quota di interessi (e non il capitale restituito). Se, ad esempio, nel 2024 sono stati pagati 3.200 euro di interessi, la detrazione sarà pari a 608 euro. Se invece si sono versati 4.800 euro, si potrà detrarre al massimo 760 euro (il 19% di 4.000 euro).
La detrazione del 19% spetta per l'acquisto di abitazioni già esistenti o in costruzione, purché l'immobile venga destinato ad abitazione principale entro un anno dall'acquisto. Inoltre, è riconosciuta anche per mutui ristrutturazione o costruzione della prima casa, a patto che il contribuente abbia regolarmente registrato l'immobile come residenza principale nei tempi previsti.
Confronta le offerte di mutuo prima casa e risparmia:
MUTUO BBVA | |
---|---|
TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
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TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
MUTUO GIOVANI | |
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TAN: | 3,21% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 750,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 3,40% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 433,01 (mensile) |
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Le detrazioni sul mutuo cointestato: cosa sapere
Quando il mutuo è cointestato tra coniugi, la detrazione va suddivisa secondo le quote riportate nel contratto.
Se entrambi i coniugi sono titolari del mutuo e dell'immobile al 50%, ciascuno potrà detrarre fino a 2.000 euro di interessi passivi.
In caso di cointestazione del mutuo ma proprietà intestata a uno solo dei due, solo quest'ultimo potrà accedere alla detrazione, e solo nella misura della propria quota.
Se uno dei due coniugi è fiscalmente a carico dell'altro, è possibile indicare nel modello dichiarativo anche la quota di interessi sostenuta per conto del coniuge a carico, barrando la casella apposita ("interessi sostenuti per conto del coniuge a carico").
In caso di separazione, la detrazione non decade automaticamente: il coniuge che lascia la residenza ha diritto a beneficiare delle agevolazioni fino a quando non intervenga un divorzio ufficiale.
Codici e documentazione per le detrazioni sul mutuo
Nel Modello 730 e nel Modello Redditi PF, vanno indicati codici specifici per ciascun tipo di finanziamento. Ad esempio:
- Codice 8 per mutui ipotecari stipulati prima del 1993;
- Codice 9 per mutui del 1997 destinati a ristrutturazioni;
- Codici 10 o 46 per mutui dal 1998 destinati alla costruzione o ristrutturazione della prima casa;
- Codice 11 per prestiti e mutui agrari.
La scelta del codice corretto è fondamentale per evitare errori che possano compromettere il riconoscimento dell'agevolazione.
Per beneficiare della detrazione, il contribuente deve conservare e allegare alla dichiarazione la certificazione degli interessi passivi rilasciata annualmente dalla banca, oltre alla copia del contratto di mutuo e dell'atto di proprietà dell'immobile. La certificazione bancaria deve distinguere tra quota capitale e quota interessi: solo quest'ultima, come detto, è detraibile.
I migliori mutui prima casa oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
BBVA | 3,05% | € 424,31 | 3,24% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,90% | € 416,23 | 3,35% |
Intesa Sanpaolo | 3,21% | € 433,01 | 3,40% |
Credem | 3,04% | € 423,76 | 3,42% |
Webank | 3,32% | € 439,06 | 3,43% |
Crédit Agricole Italia | 3,12% | € 428,10 | 3,46% |
Banco BPM | 3,22% | € 433,56 | 3,49% |
Banca Monte dei Paschi di Siena | 3,27% | € 436,30 | 3,58% |
BPER Banca | 3,40% | € 443,48 | 3,66% |
Banco di Desio e della Brianza | 3,45% | € 446,26 | 3,68% |