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Case, mercato più dinamico a Milano
Il mercato della casa corre ancora. I dati del primo trimestre 2022 confermano il buon andamento del mattone sul territorio nazionale. Aumenti a doppia cifra a Milano, Firenze e a Bologna. Tutte le grandi città si rivelano particolarmente vivaci sul fronte delle compravendite.

Oltre 181mila case acquistate nei primi tre mesi dell’anno. I numeri sono incoraggianti nel primo trimestre del 2022 sia per il mercato immobiliare residenziale che non residenziale. Si contano quasi 20mila transazioni in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Sotto la lente degli acquirenti ci sono in particolar modo appartamenti dalla superficie compresa tra 50 e 85 metri quadrati. Balzo in avanti anche per i settori terziario-commerciale e produttivo. È quanto emerge dalle statistiche dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.
Milano in vetta alla classifica
È Milano la città italiana con il tasso di crescita più alto. I dati rivelano un aumento di operazioni del 36% rispetto al primo trimestre 2021. A seguire vi sono Palermo (15,5%), Bari (13,5%), Bologna (11,1%), Firenze (10,2%), Napoli (+9,2%) e Torino (8,7%). Ottime performance anche per Roma: la capitale è la città italiana con il maggior numero di compravendite. Nella città eterna si contano, infatti, più di 9mila transazioni.
Vi sono, dunque, tutte le grandi città italiane a presentare compravendite in crescita in questo periodo. L’unica eccezione è rappresentata da Verona che presenta invece una perdita pari a -17,3%. Nel primo trimestre 2021 a Verona si contavano 1023 transazioni, mentre nei primi tre mesi del 2022 sono 846 le compravendite immobiliari residenziali. Il mercato risulta dinamico anche in realtà non capoluogo.
Secondo uno studio del gruppo Tecnocasa il 74,9% delle compravendite ha interessato l’abitazione principale, mentre il 17,7% l’investimento e il 7,4% la casa vacanza. Rispetto allo scorso anno emerge un incremento delle percentuali di acquisto di case vacanza e investimento. Complici i tassi di interesse vantaggiosi, gli italiani puntano sempre più sull’acquisto di una seconda casa dove poter trascorrere qualche settimana in pieno relax. Una tendenza diffusasi soprattutto dopo la fase più acuta dell’emergenza sanitaria e le restrizioni imposte dal governo per porre un freno ai contagi da Covid-19.
Maggiori rialzi per le case più piccole
Sono le case di taglio dimensionale medio-piccolo ad avere la meglio nei primi tre mesi del 2022. Nonostante la crescita di compravendite sia generalizzata per tutti i segmenti, sono soprattutto le abitazioni più piccole a presentare un rialzo. Si registrano, invece, tassi negativi per i tagli più grandi nelle città di Genova, Torino, Palermo, Bologna.
Viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda gli scambi dei depositi pertinenziali: le compravendite di cantine e soffitte superano quota 35mila. Rispetto al primo trimestre dello scorso anno, si registra una crescita di oltre il 23%. Segno positivo anche per box e posti auto: sono 104mila le unità scambiate.
Resta confermata, anche in questa prima parte dell’anno, la tendenza a comprare pertinenze o comunque case che siano già dotate di tali spazi. Si rilevano tassi positivi su tutto il territorio nazionale, ma rispetto al 2021 la crescita è più elevata a Nord Ovest, Nord Est e al Sud, dove il tasso supera il 26%, mentre è ferma al 20% al Centro e nelle Isole.
Più scambi di uffici e studi privati
I dati del report statistico dell’Agenzia delle Entrate rivelano anche una crescita di studi e uffici privati nel primo trimestre 2022. L’incremento si registra soprattutto nelle regioni del Sud e del Centro Italia. Resta, invece, omogenea la distribuzione territoriale di negozi e laboratori. A presentare ottime performance in questa prima parte dell’anno sono anche le compravendite di depositi commerciali e autorimesse, capannoni e industrie. In salute altresì il settore produttivo agricolo.
Da quest’anno l’indagine dell’Osservatorio accende i riflettori anche sul mercato dei terreni, facendo una distinzione tra quelli agricoli e quelli edificabili. Nei primi tre mesi dell’anno si registra una crescita degli scambi su tutto il territorio nazionale. In particolare a presentare il segno più sono i terreni edificabili.
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