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Arriva il nuovo Conto Termico 3.0 per l’efficienza energetica degli immobili

La versione 3.0 del Conto Termico è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. La misura mette a disposizione 900 milioni di euro all'anno, per finanziare interventi di efficienza energetica con un contributo diretto e senza vincoli legati al reddito o alla tipologia dell'immobile.

02/10/2025
pile di monete, icona di casa e classi energetiche
Conto Termico 3.0: caratteristiche e modalità di accesso

Dopo anni di attesa, la terza versione del Conto Termico è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale. La misura mette a disposizione 900 milioni di euro all'anno, per finanziare interventi di efficienza energetica con un contributo diretto e senza vincoli legati al reddito o alla tipologia dell'immobile.

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Conto Termico 3.0: si punta sulla semplificazione

La novità principale rispetto ai precedenti Conti Termici (2012 e 2016) consiste nella maggiore dotazione finanziaria e nella semplificazione delle modalità di accesso, con contributi a fondo perduto fino al 65%, in base a parametri tecnici come la potenza degli impianti installati e la zona climatica.

Efficienza energetica: impatto anche sui mutui

Il tema del finanziamento dei lavori di efficienza è sempre più centrale, soprattutto nel contesto della riduzione delle detrazioni fiscali sugli interventi edilizi dal prossimo anno, che scenderanno al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le altre unità immobiliari, da ripartire in dieci anni. Questo andamento incide direttamente sulla convenienza degli investimenti e sulla pianificazione finanziaria, soprattutto per chi chiede un mutuo o un prestito per ristrutturazione energetica.

Il Conto Termico 3.0, invece, si caratterizza per la sua immediatezza: fino a 15 mila euro di incentivo, il contributo viene erogato in un'unica soluzione entro pochi mesi, senza dover aspettare anni per recuperare le spese. Questo aspetto è particolarmente vantaggioso quando il progetto di efficienza è finanziato con un mutuo casa o un mutuo ristrutturazione, poiché permette di ridurre l'importo del prestito o di accelerarne il rimborso.

Oltre la soglia di 15mila euro, l'erogazione è rateizzata al massimo in cinque tranche, che comunque si contrappongono favorevolmente ai tempi lunghi e alle incertezze delle classiche detrazioni fiscali.

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Conto Termico 3.0: le tipologie di interventi incentivabili

Il Conto Termico prevede un catalogo differenziato di lavori a seconda del soggetto richiedente, con un'attenzione più ampia per imprese e pubblica amministrazione rispetto al passato. Per i cittadini privati sono inclusi:

  • la sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore e apparecchi ibridi;
  • l'installazione di impianti a biomasse o di solare termico;
  • la sostituzione di scaldabagni elettrici o a gas con modelli a pompa di calore;
  • il passaggio a sistemi di teleriscaldamento efficiente o microcogeneratori da fonti rinnovabili.

La tipologia e il valore dell'intervento influenzano direttamente sulla quota di contributo, che può arrivare al 65%, ma che varierà in base alle caratteristiche tecniche e geografiche.

Conto Termico 3.0: tempi, modalità di accesso e ruolo del GSE

Il procedimento per accedere ai contributi prevede la presentazione della domanda al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che eroga materialmente i fondi. È possibile fare domanda in autonomia oppure tramite rivenditori, progettisti o professionisti abilitati. Rispetto alle versioni precedenti, il sistema di prodotti prequalificati permette di velocizzare l'istruttoria e quindi l'erogazione, riducendo i tempi di attesa.

Intanto, a livello normativo si attende ancora la definizione completa delle regole applicative necessarie per avviare l'intero processo. Queste dovrebbero arrivare entro due mesi dall'entrata in vigore e stabiliranno tempi, modalità di richiesta, soglie e altre specifiche.

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Come abbattere il mutuo con i fondi del Conto Termico 3.0

Per per chi ha già un mutuo, il contributo diretto può essere utilizzato per estinguere anticipatamente parte del debito o ridurre l'importo della tranche mensile, migliorando il bilancio familiare. I mutui green, sempre più richiesti, prevedono condizioni agevolate per chi realizza lavori che migliorano la classe energetica e l'accesso al Conto Termico 3.0 può diventare un elemento di garanzia supplementare per banche e finanziarie, alleggerendo il rischio del credito.

Conto Termico 3.0: il confronto con le detrazioni fiscali

Rispetto alle tradizionali detrazioni fiscali su ristrutturazioni ed Ecobonus, il Conto Termico offre alcuni vantaggi chiave. Il contributo arriva direttamente sul conto corrente e non richiede che il beneficiario attenda dieci anni per recuperare la spesa. Non è legato al limite di capienza fiscale o al reddito, superando così i vincoli che da fine 2025 penalizzeranno le famiglie con redditi superiori a 75mila euro. La percentuale di contributo può essere superiore al 50%, ma è calcolata in base a formule tecniche, non fissa.

Tra le criticità, c'è la complessità della domanda e la necessità di documentazione tecnica accurata, ma la possibilità di rivolgersi a professionisti rende più semplice questo aspetto.

Per chi intende richiedere un mutuo per lavori di efficienza energetica, è utile considerare fin da subito il possibile contributo del Conto Termico 3.0 nella pianificazione finanziaria. È consigliabile prevedere nel preventivo di spesa il contributo atteso, riducendo così l'importo richiesto nel finanziamento. Presentare alle banche il progetto tecnico e la domanda al GSE come garanzia di accesso agli incentivi può agevolare l'approvazione del mutuo. Inoltre, è bene valutare le offerte di mutui a tasso agevolato “green”, sempre più diffusi sul mercato.

Le offerte di mutuo green prima casa:

Banca Tasso Rata Taeg
BBVA 3,10% € 427,02 3,30%
Credem 3,03% € 423,22 3,41%
Webank 3,31% € 438,51 3,42%
BNL - Gruppo BNP Paribas 3,00% € 421,60 3,44%
Banco BPM 3,21% € 433,01 3,48%
Crédit Agricole Italia 3,16% € 430,28 3,50%
Intesa Sanpaolo 3,32% € 439,06 3,52%
Banca Monte dei Paschi di Siena 3,31% € 438,51 3,62%
BPER Banca 3,40% € 443,48 3,66%
Banco di Desio e della Brianza 3,44% € 445,70 3,67%
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A cura di: Luigi Dell'Olio

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