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Sale il costo del denaro: meglio il tasso fisso o il variabile?

Non è ancora certo ciò che accadrà in futuro dopo il rialzo dei tassi BCE. Il primo dopo ben 11 anni. Tra le ipotesi ci sono un possibile aumento dell'Euribor - che potrebbe adeguarsi ai nuovi tassi - e rate più alte per chi stipula un mutuo a tasso variabile.

02/08/2022
lente di ingrandimento su modellino di casa di colore rosso
Sale il costo del denaro: come scegliere il mutuo casa

La BCE ha alzato il costo del denaro: i tassi di interesse sono aumentati di mezzo punto. A partire dal 27 luglio, infatti, dopo ben 11 anni, il tasso principale è arrivato a 0,50%, il tasso sui depositi a zero e il tasso sui prestiti marginali è salito a 0,75%. La mossa della Banca Centrale Europea, annunciata dopo l’ultimo Consiglio direttivo, spinge così gli acquirenti casa a fare i conti con un possibile aumento del costo dei mutui. E ancor di più a domandarsi quale sia la scelta migliore da fare tra tasso fisso e tasso variabile.

Tasso fisso e tasso variabile: le differenze

Prima di snocciolare le previsioni per i prossimi mesi, è bene chiarire quale sia la differenza tra le due tipologie di tasso. Per tasso fisso si intende il tasso di interesse che non subisce variazioni in base alle oscillazioni dei mercati finanziari. Chi opta per un mutuo a tasso fisso, non avrà spiacevoli sorprese: la rata resta uguale per tutta la durata del rimborso del debito. Questo tipo di mutuo è consigliato a chi non intende rischiare. L’indice di riferimento è l’Irs o Eurirs; il costo del finanziamento è maggiore rispetto al tasso variabile, ma i mutuatari possono pianificare il bilancio familiare e contare su una rata sempre costante.

Non si può dire lo stesso dei mutui a tasso variabile: gli interessi cambiano nel tempo e incidono sulla rata da pagare. Questa tipologia di mutuo viene scelta da chi intende sostenere costi più bassi delle rate durante il primo periodo del piano di ammortamento. Il tipo di tasso non consente di calcolare, però, il costo totale del mutuo perché si è condizionati dalle fluttuazioni dei mercati finanziari.

Al momento la forbice di costo che separa i tassi fissi da quelli variabili è ancora ampia. Quello che però si prevede è un possibile allineamento dell’Euribor (Euro Interest Bank Offered Rate), parametro di indicizzazione usato per calcolare gli interessi applicati sui mutui a tasso variabile, ai tassi BCE. Uno scenario che andrebbe così a rendere meno ampia la forbice tra i due tassi di interesse applicati ai mutui.

Quello che accadrà nei prossimi mesi non è comunque ancora certo, ma è chiaro che chi opta oggi per un mutuo a tasso variabile deve comunque prendere in seria considerazione la possibilità che ci siano eventuali aumenti dell’Euribor e dunque delle rate da sostenere per un mutuo casa.

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Il confronto

Vediamo al momento qual è la differenza di costo tra mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile. Ipotizziamo che un 45enne di Roma voglia comprare una seconda casa e che il reddito mensile sia di 2.600 euro, che l’importo del mutuo sia di 110.000 euro e che il valore dell’immobile sia di 160.000. Supponiamo inoltre che la durata del mutuo sia di 20 anni. La rilevazione è stata effettuata a fine luglio e presenta come soluzioni più vantaggiose:

  • Acquisto Tasso Fisso Last Minute-Green di Banco BPM,
  • Mutuo Arancio a tasso variabile di ING.

Acquisto Tasso Fisso Last Minute-Green di Banco BPM presenta una rata mensile di 580,75 euro (Tan 2,46% e Taeg 2,93%). Questo prodotto è riservato a privati che non abbiano superato ancora gli 80 anni alla scadenza del contratto. L’importo finanziabile è fino all’80% del minore tra il valore commerciale e quanto scritto nel compromesso. Il prodotto prevede la possibilità di ottenere una riduzione del tasso di interesse pari a 0,10 punti percentuali in caso di nuovo Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Mutuo Arancio a tasso variabile è la proposta di ING con una rata mensile di 487,54 euro (Tan 0,80% e Taeg 1,10%). La percentuale massima di finanziabilità è pari all’80% del valore dell’immobile ipotecato per un importo minimo di 50.000 euro e fino a massimo 500.000 euro per la seconda casa. Gratuita l’assicurazione casa per chi opta per questo mutuo.

A cura di: Nicoletta Papucci

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