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Rialzo BCE, rate dei mutui più alte da settembre

Stabili da ormai tre anni, i mutui a tasso variabile hanno subìto un primo leggero rialzo nel mese di maggio scorso. E ora con gli aumenti dei tassi di luglio e settembre dichiarati dalla Bce, il tasso variabile tornerà ai livelli del 2016. Il costo del mutuo aumenterà.

01/08/2022
tasselli con percentuale crescente
Rate dei mutui più alte dopo il rialzo della BCE

Nel prossimo autunno l’aumento dei prezzi dell’energia avrà una ricaduta importante sui consumi degli italiani e questo ha spinto la BCE (Banca Centrale Europea) a rivedere la politica monetaria. La stretta è appena iniziata e il primo colpo è arrivato sui mutui.

Lo scorso 21 luglio, per la prima volta dopo 11 anni, la BCE è stata costretta ad aumentare i tassi di interesse. Leggendo il provvedimento di Francoforte, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale (i tre riferimenti della BCE) sono stati innalzati rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%.

Ma non è tutto. Gli esperti, infatti, sostengono che entro la fine del 2022, le cose potrebbero addirittura peggiorare con ulteriori aumenti.

I numeri parlano chiaro, con l’attuale situazione, a partire dal prossimo mese di settembre, la rata del mutuo aumenterà dell’11%. In questo contesto di incertezza si ritorna a parlare di differenze tra mutui a tasso variabile e a tasso fisso.

Il variabile conviene più del fisso

I mutui a tasso variabile, dopo essere stati sostanzialmente stabili per tre anni, hanno subìto un primo leggero rialzo – seppur contenuto – a partire dallo scorso mese di maggio, con il tasso medio che è cresciuto dallo 0,94% all’1,08%. Diversa, invece, è la situazione per i mutui a tasso fisso, dove gli aumenti registrati negli ultimi tempi sono davvero significativi e sono stati spinti soprattutto dall’incremento dell’inflazione. I tassi sono passati da una media dell’1,20% del 2021 a una media del 2,24% del mese di maggio.

Con questi numeri, i mutui a tasso variabile torneranno ai livelli del 2016. Prendendo in considerazione un mutuo di 100mila euro a tasso variabile, con contratto di vent’anni, la rata si rialzerebbe di oltre il 10%. In pratica è come se gli italiani, sommando gli aumenti, si ritrovassero a pagare 13 rate annuali.

Non si naviga in acque migliori se si allunga la durata del contratto del mutuo a 30 anni: in questo caso l’impatto sulla rata mensile è praticamente uguale, ma il costo degli interessi cresce maggiormente nell’intero periodo. Nonostante gli aumenti, però, i mutui a tasso variabile tornano a essere – almeno in questa fase – più convenienti dei fissi, anche se è stata registrata una diminuzione significativa del costo dei mutui a tasso fisso a partire da metà giugno.

 

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Il migliore mutuo a tasso variabile

Andiamo a fare una simulazione di un mutuo a tasso variabile per acquisto prima casa a fine luglio. Ipotizziamo che ad acquistare l’immobile sia un impiegato di 35 anni, residente a Milano, con reddito di 2.600 euro mensili e che intenda richiedere un mutuo trentennale di 100.000 euro per un immobile del valore di 200.000 euro.

Mutuo Giovani Fondo di Garanzia Prima Casa di Intesa Sanpaolo, che risulta essere il prodotto al momento più conveniente, propone una rata di 305,82 euro al mese (Tan 0,65% e Taeg 0,74%), con istruttoria gratuita e costi per la perizia pari a 320 euro. Questo mutuo, rivolto a persone fisiche di età compresa tra i 18 e i 36 anni al momento della stipula, prevede l’applicazione di un tasso variabile determinato mensilmente sommando al parametro Euribor lettera 1 mese base (360) arrotondato allo 0,05 superiore rilevato a cura dell’European Money Markets Institute (EMMI) il secondo giorno lavorativo Bancario antecedente la data di decorrenza di ciascuna rata uno spread diversificato in relazione al rapporto tra l'importo del mutuo e il minore fra il prezzo di acquisto e il valore di perizia dell'immobile cauzionale (Loan to Value).

Il migliore mutuo a tasso fisso

Se andiamo a fare la stessa simulazione applicando il tasso fisso, possiamo vedere come la situazione sia completamente diversa.

In questo caso, infatti, il miglior prodotto al momento sul mercato è il Mutuo con Garanzia Prima Casa proposto da Credem con una rata di 383,78 euro mensili (Tan 2,28% e Taeg 2,54%). Il tasso viene determinato sulla base dell’IRS lettera relativo alla quotazione del secondo giorno lavorativo antecedente il giorno di consegna del Prospetto Informativo Europeo Standardizzato che accompagna l’offerta vincolante della Banca, di norma pubblicato sui principali quotidiani economici il giorno dopo la data di quotazione.

I migliori mutui a tasso variabile di oggi:

Migliori mutui acquisto prima casa: simulazione a tasso variabile, impiegato 30 anni, residente a Milano, reddito 1.700 euro mensili, importo mutuo 130.000 euro, valore immobile 130.000 euro, durata mutuo 30 anni. Rilevazione del 01/10/2023 ore 09:00.
Rata mensile
€ 783,60
INTESA SANPAOLO
MUTUO GIOVANI
TAN: 6,05%
Spese iniziali: Istruttoria: € 1.350,00 Perizia: € 320,00
TAEG: 6,39% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 783,60 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Tassi in promozione
  • Anche prima della casa con Mutuo in Tasca
A cura di: Nicoletta Papucci

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