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Mercato dei mutui: frenano le richieste, si aspetta l’inversione di tendenza dei tassi

La corsa ai rialzi dovrebbe presto lasciare posto a un’inversione di tendenza. Secondo gli operatori di mercato, l’Euribor a 3 mesi entro fine anno dovrebbe tornare a valori intorno al 4%, iniziando una graduale riduzione degli indici nei successivi 24 mesi.

03/08/2023
mani su sfondo blu contengono una casetta gialla
Mutui e mercato immobiliare in tempi di tassi al rialzo

Secondo i dati raccolti da CRIF, se nel quarto trimestre del 2022 solo il 7% delle richieste ha riguardato un mutuo surroga, crollati del 50% rispetto all’anno precedente, nel secondo trimestre 2023 la percentuale di mutui per surroga sul totale delle erogazioni è salita al 24%.

Gli aumenti crescenti dei valori del tasso variabile hanno ridato smalto alle surroghe, specialmente per i mutuatari di soluzioni a tasso variabile che hanno visto crescere la rata mensile fino al 75% rispetto solo allo scorso anno. E l’attesa per i prossimi mesi è di una domanda in salita, in concerto con la crescita dei tassi di interesse.

Di quanto sono aumentati i tassi di interesse

Intanto lo scorso 27 luglio la Bce ha ancora alzato i tassi di interesse di 25 punti base: da luglio 2022 l’aumento complessivo è stato di 400 punti base. A oggi, il Tasso BCE segna 4,25%, contro il 4% dello scorso giugno.

Ci sono tuttavia buone notizie, perché la corsa ai rialzi dovrebbe presto lasciare posto a un’inversione di tendenza. Secondo le aspettativa degli operatori di mercato, l’Euribor a 3 mesi entro fine anno dovrebbe tornare a valori intorno al 4% e darà inizio alla graduale riduzione degli indici nei successivi 24 mesi, fino a stabilirsi su valori compresi tra il 2,5% e il 3%.

Con un tasso variabile che ha superato di gran lunga il tasso fisso, va da sé che la quasi totalità delle richieste è di un mutuo a tasso fisso.

La domanda dei mutui giovani

Le agevolazioni sui giovani ancora in corso determinano una sostanziale stabilità della richiesta di mutui da parte degli under 36, che occupa il 29% del mix, rappresentando quindi quasi un terzo del totale delle domande. Tuttavia l’inflazione e l’aumento generalizzato dei prezzi riduce il potere di acquisto e di conseguenza il capitale ottenibile.

C’è tempo invece fino al 30 settembre prossimo per usufruire della maxi-garanzia statale sull’80% della somma finanziata e fino al 31 dicembre 2023 per azzerare le imposte sull’acquisto della prima casa e l’imposta sostitutiva sul mutuo.

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L’andamento del mercato

Il clima di incertezza economica e il fenomeno inflazionistico che ha visto crescere il costo di beni e servizi in maniera vertiginosa nell’ultimo anno non è stato un presupposto favorevole alla crescita del mercato immobiliare, che ha creato un atteggiamento di attendismo tra le famiglie, timorose di avventurarsi nell’acquisto della casa e nell’apertura di un mutuo che il più delle volte rappresenta un impegno per buona parte della vita.

Secondo gli esperti del comparto immobiliare il freno per il mercato sia residenziale che d’impresa (che ha subìto cali fino al 60% nel primo semestre del 2023 rispetto all’anno precedente) si allenterà verso la fine dell’anno quando dovrebbero terminare le politiche restrittive da parte dei regolatori e ci si riporterà su posizioni più accomodanti.

Le attese sui mutui green

Dovrà presto trovare una risposta nella normativa italiana la Direttiva green europea (Energy Performance of building directive), che si pone l’arduo obiettivo di portare il comparto immobiliare a diventare quasi totalmente green entro il 2050.

Intanto il nostro Esecutivo lo scorso maggio ha votato una mozione di maggioranza affinché si stabilisca più flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi imposti, che rischiano di diventare una minaccia per il 78% del nostro patrimonio immobiliare, in classe energetica ben lontana da quelle di efficienza, la A e la B.

In prospettiva di intervenire su buona parte delle nostre case, il mercato del credito ha rafforzato e ampliato l’offerta di mutui green al fine di mettere nelle condizioni le famiglie di accedere a strumenti più vantaggiosi per lo scopo previsto dalla norma europea.

I mutui green sono finanziamenti che prevedono, a fronte dell’acquisto di un immobile di classe energetica superiore alla classe B, una serie di condizioni vantaggiose: tassi più bassi, somme concesse più alte, durate più lunghe.

Su MutuiOnline.it è possibile consultare le migliori offerte del web: solo a titolo di esempio, per una somma di 160.000 euro a tasso fisso (impiegato di 35 anni di Milano, valore immobile 230.000 euro, durata mutuo 25 anni), la rata mensile con l’offerta di UniCredit è di € 878,92, Tan 4,38% e Taeg 4,66%.

I migliori mutui green di oggi:

Migliori mutui mutuo green acquisto 1ª casa: simulazione a tasso fisso, impiegato 35 anni, residente a Milano, reddito € 2.600 euro mensili, importo mutuo € 160.000 euro, valore immobile € 230.000 euro, durata mutuo 25 anni. Rilevazione del 01/12/2023 ore 09:00.
Banca Tasso Rata Taeg
UniCredit 3,78% € 825,22 4,03%
A cura di: Paola Campanelli

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