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Energia, regole europee e case efficienti: perché i mutui green sono cruciali
Raggiungere gli obiettivi della direttiva europea case green richiederà ingenti lavori di ristrutturazione delle case. Con il giro di vite sui bonus edilizi, i mutui green diventano cruciali per garantire i fondi necessari per eseguire i lavori, dato che hanno tassi di interesse più bassi rispetto ai mutui standard.

Adesso che il Superbonus ha perso appeal (nel 2025 la detrazione è del 65% e dal 2026 sarà cancellata), che i bonus edilizi offrono sconti fiscali al 50% solo per la prima casa (ridotta al 36% per la seconda casa e altre), senza nuovi incentivi ad hoc da parte del Governo, la corsa dell’Italia ad adeguarsi ai parametri stabiliti dalla direttiva case green dell’UE passerà soltanto attraverso la convenienza dei mutui green.
Per questi finanziamenti “verdi” i tassi d’interesse sono più bassi rispetto ai mutui standard anche di 20-30 punti base, come conferma anche l’Osservatorio di MutuiOnline.it: la miglior offerta a tasso fisso per un mutuo green, a febbraio, si attesta al 2,35% rispetto al 2,67% di un mutuo standard. Divario che si allarga esaminando i tassi medi: 2,57% per un fisso green contro il 3,00% per un fisso tradizionale.
Prestiti agevolati che saranno cruciali non solo e non tanto per l’acquisto di nuove abitazioni, quanto più fondamentali per la ristrutturazione delle case già esistenti, che hanno bisogno di migliorare la propria efficienza energetica se l’Italia vuole centrare i target di decarbonizzazione degli edifici stabiliti dall’Unione Europea.
Confronta le offerte di mutuo green e risparmia:
MUTUO CREDIT AGRICOLE GREENBACK | |
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TAN: | 2,65% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 2,84% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 729,93 (mensile) |
- Spese istruttoria azzerate immobili classe A e B
- Extra sconto 0,10% per riqualificazione energetica
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MUTUO GIOVANI GREEN | |
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TAN: | 2,75% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 2,86% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 738,10 (mensile) |
- Tassi in promozione con preventivo MutuiOnline.it
MUTUO D-EVOLUTION GREEN | |
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TAN: | 2,75% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 320,00 Perizia: € 237,90 |
TAEG: | 2,88% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 738,10 (mensile) |
Adeguare gli edifici italiani costerà 180 miliardi
Risistemare gli edifici per rispettare i parametri fissati dalla direttiva case green costerà 180 miliardi di euro. Una cifra ingente, anche perché ci sono 5 milioni di edifici, pari al 40% del totale nazionale, in classe energetica G, la più bassa, la peggiore per efficienza.
La stima è stata fatta dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, che ha elaborato un modello ad hoc per calcolare questa spesa.
Per rendere l’idea della grandezza dell’investimento che attende il nostro Paese, basti dire che, solo nel 2023, grazie a Superbonus, Ecobonus, Bonus ristrutturazione e Bonus barriere architettoniche sono stati spesi 95 miliardi di euro per migliorare l’efficienza energetica degli immobili, con il segmento residenziale a farla da padrone.
Regole europee per abbattere le emissioni inquinanti
La direttiva europea case green, che è entrata ufficialmente in vigore da fine maggio dello scorso anno, concede agli Stati membri dell’UE (Italia compresa) due anni di tempo per recepirla nelle proprie legislazioni nazionali affinché poi possa essere tradotta in pratica.
In sintesi, le nuove regole comunitarie puntano a tagliare il consumo energetico degli edifici residenziali non di nuova costruzione del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Non va poi dimenticato che gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero dal 2030. Una scadenza quest’ultima che è anticipata al 2028 per i nuovi edifici pubblici. Senza trascurare il fatto che dal 2040 scatterà lo stop alle caldaie alimentate da gas e gasolio.
Patrimonio immobiliare obsoleto: ristrutturazioni ingenti
Il parco immobiliare italiano è obsoleto. Secondo dati raccolti da Eurostat (l’ufficio statistico dell’UE), lungo la Penisola quasi il 54% delle case è stato costruito prima del 1970, contro una media europea del 44,8%. Le nostre sono, dunque, abitazioni che hanno diffuse inefficienze energetiche.
È chiaro che di fronte a questi numeri, i mutui green per ristrutturazione giocheranno un ruolo chiave nell’adeguamento del nostro Paese agli obiettivi della direttiva europea.
Infatti, solo i prestiti “verdi” possono essere il carburante per la lunga campagna di lavori per migliorare le prestazioni energetiche e la sicurezza delle case italiane, con i loro vantaggi in termini di tassi rispetto ai tradizionali mutui casa.
Non a caso, secondo gli ultimi dati elaborati da una ricerca di Qualis Credit Risk, i mutui green hanno rappresentato il 14% dei flussi dello scorso anno. Ma, volgendo lo sguardo al futuro, la previsione è che aumentino fra il 24% e il 30% entro il 2030 e arrivino al 50% al 2050.
Le migliori offerte di mutuo green a tasso fisso oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
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Crédit Agricole Italia | 2,65% | € 729,93 | 2,84% |
Intesa Sanpaolo | 2,75% | € 738,10 | 2,86% |
Banco di Desio e della Brianza | 2,75% | € 738,10 | 2,88% |
Banca Sella | 2,80% | € 742,20 | 2,93% |
BPER Banca | 2,75% | € 738,10 | 2,93% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,70% | € 734,01 | 3,01% |
Webank | 3,05% | € 762,91 | 3,14% |
Banco BPM | 2,95% | € 754,58 | 3,15% |
Credem | 2,99% | € 757,91 | 3,20% |
UniCredit | 3,15% | € 771,28 | 3,38% |