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BCE, tagli dei tassi e mutui: la sfida del risparmio tra fisso e variabile
Quali sono gli effetti sui mutui con il taglio dei tassi deciso dalla BCE il 6 marzo? Il variabile tornerà in partita, con un passaggio del testimone rispetto all’attuale maggiore convenienza del fisso in estate. Ecco gli scenari futuri e una simulazione per sapere quanto si risparmia sulla rata mensile.

Ci troviamo in una situazione particolare rispetto alla “normalità storica”, secondo la quale i mutui a tasso fisso prevedono uno spread maggiore in quanto il rischio è assorbito dalla banca e non dal consumatore.
In questi mesi, invece, sta accadendo il contrario, con lo spread sul variabile che è più alto di quello sul fisso anche per una diversa politica di acquisizione dei clienti da parte delle banche.
Ma questa dinamica sta per cambiare: con il nuovo taglio di 25 punti base deciso nella riunione del Consiglio direttivo il 6 marzo e con un altro previsto sempre di un quarto di punto entro giugno, allora nel trimestre estivo (luglio-settembre) assisteremo al sorpasso del tasso variabile sul tasso fisso, con un capovolgimento dell’attuale quadro che vede il fisso ancora più conveniente del variabile.
Fisso e variabile: passaggio del testimone in estate
Monitorando la crescita economica e l’andamento dell’inflazione nell’Eurozona, qualora la Banca centrale europea, come prevedono i mercati, continui nel suo percorso di normalizzazione della politica monetaria, è chiaro che quest’estate ci sarà di fatto una sorta di passaggio del testimone nella corsa alla convenienza sui mutui tra IRS (l’indice di riferimento per tassi fissi) e l’Euribor (il parametro di riferimento per contratti variabili), con un maggiore risparmio su mutui casa e surroghe.
Del resto, i dati ci dicono che, a inizio marzo, gli indici Euribor a 1 e 3 mesi si attestano entrambi al 2,46% (erano attorno al 3,87% a inizio febbraio), valori che sono molto vicini a quelli dell’IRS a 20 anni, che, stando alle rilevazioni eseguite il 28 febbraio, è al 2,39%, mentre l’Euris a 30 anni si mantiene ancora più basso al 2,22%.
Sempre a questo proposito, dando uno sguardo ai prossimi mesi, secondo i forward, l’Euribor potrebbe scendere a quota 2% nella seconda metà di quest’anno, confermando che il riequilibrio con l’IRS sia ormai dietro l’angolo.
Di conseguenza la maggiore convenienza del tasso fisso potrebbe durare ancora per pochi mesi nel caso di ulteriori tagli al costo del denaro.
D’altronde, come da previsioni, se entro giugno la BCE deciderà per un’altra diminuzione dello 0,25%, il TAN medio del variabile potrebbe scendere al 2,94%, molto vicino all’attuale tasso medio del fisso, mentre le migliori offerte potrebbero scendere a quota 2,68%.
Confronta le offerte di mutuo a tasso fisso oggi:
MUTUO BBVA | |
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TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
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TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
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TAN: | 3,01% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 3,39% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 422,14 (mensile) |
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Più offerta per i consumatori, più convenienza sulla rata
Il vento, dunque, sta cambiando. E, per i consumatori, questa è una buona notizia per due motivi. Primo, perché i tassi in calo si traducono in una rata mensile più leggera sui mutui. Secondo, perché il ritorno in partita del tasso variabile, dopo le difficoltà incontrate a iniziare dal luglio 2022, quando sono cominciati i rialzi del costo del denaro da parte della BCE nel tentativo di arginare un’inflazione galoppante, amplia il ventaglio delle offerte sui prestiti ipotecari a disposizione dei consumatori.
Tasso variabile: con nuovo taglio BCE, risparmio di 19 euro al mese
Riportando, invece, il focus sugli scenari post riunione del 6 marzo della BCE, quindi in un orizzonte più a corto raggio, c’è da osservare che, con l’approvazione del quinto taglio consecutivo del costo del denaro, il TAN medio dei mutui a tasso variabile a 20 e 30 anni passa dal 3,69% al 3,44%, mentre le migliori offerte dal 3,18% al 2,93%.
Simulando un mutuo a 20 anni di 150.000 euro, il risparmio sulla rata mensile potrà arrivare fino a 19 euro rispetto a oggi, mentre sull’intera durata del finanziamento sarà di oltre 4.500 euro.
Tasso fisso: la maggior convenienza ha i mesi contati
Nonostante il taglio deciso, il tasso fisso rimarrà per il momento la soluzione più conveniente, con il TAN medio che a febbraio si attesta al 2,87%, mentre le migliori offerte scendono al 2,40%.
Per lo stesso tipo di finanziamento considerato in precedenza ciò si traduce in una rata media di 822 euro, ovvero più leggera di 43 euro rispetto al variabile, e un risparmio su tutta la durata del mutuo di 10.350 euro, mentre per le migliori offerte il risparmio è di 39 euro al mese, con la rata che in questo caso si attesta sui 787 euro, e un risparmio totale di 9.380 euro.
Le migliori offerte di mutuo a tasso fisso oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
BBVA | 3,05% | € 424,31 | 3,24% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,90% | € 416,23 | 3,35% |
Credem | 3,01% | € 422,14 | 3,39% |
Intesa Sanpaolo | 3,21% | € 433,01 | 3,40% |
Webank | 3,32% | € 439,06 | 3,43% |