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Cos'è e come funziona il bonus affitto 2025
Per incoraggiare la mobilità lavorativa la legge di Bilancio 2025 ha introdotto il bonus affitto, destinato ai dipendenti assunti a tempo indeterminato nel corso di quest'anno. L'agevolazione viene erogata dal datore di lavoro ed è esente da imposizione fiscale, ma è necessario che vengano rispettati dei requisiti.

Con la Legge di Bilancio 2025 è stato introdotto il bonus locazione destinato ai neoassunti a tempo indeterminato che si trasferiscono lontano da casa per motivi di lavoro.
La misura, pensata per incoraggiare la mobilità lavorativa, prevede che il datore di lavoro eroghi ai dipendenti un rimborso per le spese di affitto e di manutenzione della casa sino a un massimo di 5.000 euro all’anno per i primi due anni dall’assunzione.
Si tratta di un incentivo che rientra nei fringe benefit: l’importo è esente sul piano fiscale, ma rilevante ai fini contributivi e per la determinazione dell’ISEE. Il bonus affitto si rivolge in particolare a tutti i dipendenti a tempo indeterminato assunti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 con un reddito da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro nel 2024.
Il trasferimento della residenza deve essere a una distanza minima di 100 chilometri per motivi di lavoro. Lo spostamento può essere effettuato anche nella stessa regione.
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Bonus affitto anche per gli studenti fuori sede
C’è anche un bonus affitto destinato agli studenti universitari fuori sede: per accedere alla misura bisogna far parte di un nucleo familiare che presenti un ISEE non superiore a 20mila euro. La somma massima prevista ammonta a 279,21 euro.
C’è poi la possibilità di beneficare di una detrazione fiscale pari al 19% del canone annuo di locazione. Gli studenti fuori sede che affittano un appartamento nei pressi della facoltà universitaria possono accedere all’agevolazione fino a un massimo di 2.633 euro.
È necessario che gli studenti universitari abbiano stabilito il loro domicilio a una distanza minima di 100 chilometri dal comune di residenza. Gli studenti con un reddito familiare fino a 120mila euro potranno contare su una detrazione totale, mentre quando il reddito è compreso tra 120 e 240mila euro la detrazione è parziale.
Per beneficiare della misura è necessario aver sottoscritto un regolare contratto di locazione ed essere iscritti a un corso di laurea presso un’istituzione universitaria ufficialmente riconosciuta a livello ministeriale. Ai fini del riconoscimento del bonus è bene conservare sia il contratto di locazione che le ricevute dei pagamenti.
Cos'è il Fondo nazionale morosità incolpevole?
Con la Manovra è stato rifinanziato il Fondo nazionale morosità incolpevole per aiutare gli inquilini che hanno problemi a pagare l’affitto: sono stati stanziati 30 milioni di euro per gli anni 2025 e 2026, ripartiti in questo modo: 10 milioni per il 2025 e 20 milioni per l’anno successivo.
Il Fondo è stato istituito dall’articolo 6, comma 5 del Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 102. Così come spiegato dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture "per morosità incolpevole si intende l'impossibilità al pagamento del canone di locazione a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare. Perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali sono le principali cause identificate di morosità incolpevole".
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