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Bonus casa, mobili ed elettrodomestici: tagli in vista per il 2026

Ristrutturazioni edilizie, mobili ed elettrodomestici. I bonus dedicati all'abitazione sono tanti, ma per le famiglie italiane potrebbero presto arrivare brutte notizie: un taglio sostanziale, dal 50% al 36%, dei contributi messi a disposizione. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdere i benefici.

24/09/2025
planimetrie di una casa e attrezzi per la ristrutturazione
Taglio ai bonus edilizi per la casa nel 2026

I bonus edilizi così come li abbiamo conosciuti negli ultimi anni potrebbero, a breve, cambiare del tutto. In vista della prossima legge di Bilancio, infatti, il Governo sta valutando una netta sforbiciata al bonus edilizio. Per il 2026 il bonus dedicato ai lavori di ristrutturazione per la prima casa potrebbe passare dall'attuale 50% al 36% e, sempre per il biennio 2026-2027, dal 36% al 30% per gli interventi che riguardano la seconda abitazione.

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Bonus casa, tagli in vista per il 2026: le scadenze previste

Il bonus casa, lo ricordiamo, comprende la manutenzione straordinaria dell'immobile, la sua ristrutturazione o il restauro e, solo per le parti comuni degli edifici, anche la manutenzione ordinaria.

Da non dimenticare, inoltre, che per il bonus edilizio è fondamentale tenere in considerazione la data di pagamento dei lavori, non il loro completamento; per ottenere la detrazione, in altre parole, vale la data di pagamento valida fino al 31 dicembre 2025. Pertanto, chi ha già in mente di effettuare degli interventi dovrà rispettare tassativamente la scadenza di fine anno sui pagamenti, pena l'esclusione.

Le novità, tuttavia, non sono finite, perché gli altri due contributi in vigore, cioè ecobonus e sisma bonus potrebbero scendere a 36% e 30%. Brutte notizie quindi per le famiglie che avevano già ipotizzato di far leva su questi contributi per ridurre le spese.

Bonus casa, tagli in vista per il 2026: tetto di 75mila euro per i redditi

L'altra novità - anche questa in vigore dal 1° gennaio 2026 e che potrebbe tagliare fuori una fetta consistente delle famiglie italiane interessate ai contributi statali - è il tetto di reddito fissato a 75.000 euro, oltre il quale non si potrà beneficiare delle agevolazioni. Chi restasse escluso dal bonus, potrà eventualmente valutare di chiedere un mutuo ristrutturazione o prestito personale per gli interventi.

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Bonus casa, tagli in vista per il 2026: bonus mobili ed elettrodomestici

Ma le novità non finiscono qui, perché tra le agevolazioni in scadenza a fine anno rientrano anche il cosiddetto bonus mobili e il bonus elettrodomestici. Il bonus mobili era già passato dai 10.000 euro del 2022 agli attuali 5.000 euro, ma potrebbe essere presto ridimensionato o persino eliminato del tutto.

Il contributo per gli elettrodomestici, invece, una volta scaduto quello attuale potrebbe non essere più rinnovato a meno di sorprese, vale a dire una proroga se il Governo dovesse trovare ulteriori risorse da stanziare.

Bonus casa, tagli in vista per il 2026: stop alle caldaie a gas

In linea con quanto stabilito dalla Direttiva europea Case Green, non sarà possibile detrarre le spese sostenute per la sostituzione delle caldaie alimentate a gas. Nel dettaglio, vengono esclusi dal bonus ristrutturazioni così come anche dall'Ecobonus gli interventi per sostituire gli impianti di riscaldamento invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.

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Bonus casa, tagli in vista per il 2026: una proroga è ancora possibile

Sebbene non ci sia nulla di definitivo, una buona notizia potrebbe essere la proroga di circa un anno per l'aliquota al 50% sul bonus ristrutturazioni per le prime case e la detrazione delle spese in 5 anni anziché negli attuali 10. Se confermata nelle prossime settimane, potrebbe rappresentare una vera boccata d'ossigeno per quelle famiglie che hanno già iniziato i lavori di ristrutturazione al proprio immobile.

A cura di: Lorenzo Stracquadanio

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