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Compravendite in ripresa e prezzi in calo: le previsioni per il 2021

Il 2020 ha messo in pausa la vita di tutti noi a causa della pandemia. Ma ci ha fatto anche riscoprire l'importanza della casa e delle sue caratteristiche. In tanti, dopo il lockdown, hanno pensato di cambiare le proprie quattro mura e di acquistare soluzioni più ampie e con spazi esterni.

25/01/2021
Compravendite in ripresa e prezzi in calo: le previsioni per il 2021

Il 2020 verrà ricordato da tutti come l’anno dell’emergenza sanitaria. E passerà alla storia per aver tenuto chiusi in casa milioni di italiani durante il lockdown. Proprio in questo periodo di ‘reclusione’ tra le quattro mura, gli italiani hanno riscoperto l’importanza della casa e delle sue caratteristiche.

Lo rivela un’indagine dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa effettuata in base ai dati dell’Agenzia delle Entrate riferiti al terzo trimestre 2020. L’attenzione si è concentrata soprattutto su soluzioni di ampia metratura e con spazi esterni.

“Il dinamismo e il desiderio di cambiare è stato confermato dalla velocità con cui si sono venduti gli immobili. Infatti, i tempi di vendita, nonostante la pandemia, a luglio erano ancora in contrazione e si sono portati a 112 giorni. Gli investitori si sono fermati durante il confinamento per capire cosa sarebbe successo, per poi rimettersi in moto in estate e a settembre, periodo in cui abbiamo segnalato una ripresa delle compravendite per investimento”, afferma Fabiana Megliola, responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.

Il mercato immobiliare ha dato segnali positivi sin dal mese di maggio. Il trend è proseguito così fino a settembre, ma l’arrivo della seconda ondata sembra aver frenato nuovamente il ‘mattone’.

Sotto la lente la periferia e l’hinterland delle grandi città

I potenziali acquirenti di casa vanno a caccia di prezzi più accessibili e si spostano verso le periferie e l’hinterland delle grandi città. Una tendenza che dovrebbe confermarsi anche in futuro, alla luce delle nuove esigenze abitative. Metrature ampie e spazi esterni si trovano infatti più facilmente fuori dalle metropoli.

Secondo le stime di Tecnocasa ci si aspetta poi una tenuta delle tipologie signorili. Questo segmento risulta meno intaccato dalla pandemia. Nonostante il calo dei flussi turistici esteri, inoltre, le località turistiche sono riuscite ad andare avanti grazie a un turismo di prossimità che potrebbe continuare anche nel corso del 2021.

Locazioni e compravendite nel 2021

Non è semplice fare previsioni per il mercato delle locazioni. Ad incidere potrebbero essere più fattori, come il ritorno dei turisti, il ricorso allo smart working e alla didattica a distanza. “Il 2021 potrebbe dare ancora segnali debolmente negativi e la ripresa si attende nel 2022”, spiega Megliola. Ad influenzare questo segmento, così come il mercato delle compravendite, è anche la tenuta del posto di lavoro. Se le incertezze aumenteranno, ci sarà una maggiore propensione a scegliere l’affitto.

All’orizzonte non dovrebbero comunque esserci cambiamenti sul fronte dei tassi di interesse e dei mutui casa. “Il 2020 - afferma la Responsabile dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa - vedrà compravendite in calo (tra 530 e 540 mila) e prezzi in diminuzione tra -3 e -1%. Il 2021 potrebbe vedere un recupero delle transazioni in tutte le realtà: a livello nazionale tra 550 e 560 mila e prezzi ancora in diminuzione (tra -2% e 0%). Questi ultimi potrebbero recuperare nel 2022”. Nei capoluoghi di provincia si stima un calo dei prezzi tra -3% e -1%, mentre nelle grandi città e nell’hinterland delle grandi città tra -2% e 0%.

A condizionare le sorti del mercato immobiliare saranno comunque la tenuta dell’economia e dei posti di lavoro. Al momento si fanno ancora i conti con l’emergenza sanitaria, ma anche con le aspettative legate alla campagna di vaccinazione.

Intanto secondo le previsioni nelle grandi città si assisterà a un calo dei prezzi degli immobili.
A Bologna i prezzi oscilleranno tra -2% e 0%. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i prezzi degli immobili nelle città di Palermo e Roma. A Genova, invece, si prevedono prezzi in calo tra -4% e -2%. A Firenze tra 0% e 2%.

A cura di: Tiziana Casciaro

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