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Case: il mercato italiano corre più della media europea
Attività vivace nel mercato residenziale italiano. Nei primi sei mesi le compravendite sono aumentate del 12,5 per cento, trainate dalle piazze di Milano e Palermo. I prezzi, in media, sono cresciuti del 2,5 per cento. La guerra, secondo uno studio, ha frenato solo leggermente la domanda.

L’attività sul mercato immobiliare sta acquisendo in questo ultimo periodo sempre maggiore spessore. Nonostante le preoccupazioni legate alla guerra in Ucraina e la corsa dell’inflazione, o forse proprio per questi due fattori che certamente non favoriscono il mondo della finanza, il ‘mattone’ è tornato prepotentemente nel mirino degli investitori istituzionali e delle famiglie.
È quanto emerge dall’Osservatorio abitare in Europa, curato da Scenari Immobiliari, secondo cui in Europa gli investimenti immobiliari residenziali nel primo semestre di quest’anno sono ammontati a circa 135 miliardi di euro, in aumento del 7 per cento su base tendenziale.
+12,5% le compravendite nei primi sei mesi, +2,5% i prezzi
Decisamente più sostenuta la performance registrata in Italia, dove le compravendite sono cresciute nello stesso periodo del 12,5%, trainate dalle piazze di Milano (+16,5%) e Palermo (+13,2%). Aumenti a doppia cifra anche per Bologna, Venezia e Firenze, mentre le vendite nella capitale l’aumento è di poco inferiore al 10%. Contestualmente i prezzi sono cresciuti del 2,5%. Secondo il report, la domanda delle famiglie resta alta in tutta Europa e questo sta facendo aumentare dovunque compravendite e quotazioni. Il post-pandemia ha fornito nuova linfa al mercato immobiliare nel Vecchio continente, innescando un nuovo ciclo di crescita.
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TAN: | 5,40% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.350,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 5,70% (Indice Sintetico di Costo) |
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Il prodotto casa tira sempre di più
Nonostante le incertezze di fondo che si respira nel quadro geopolitico e macroeconomico mondiale, la domanda di immobili, sia degli investitori sia dei privati, è in aumento in tutti i Paesi. In questo ciclo, ha detto al riguardo Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, è il prodotto ‘casa’ al centro della domanda. Tutti, infatti, cercano case nuove, sostenibili, adatte allo smart working. In particolare, ha sottolineato, dalla domanda di case si sta passando alla ‘domanda di qualità della vita’, che riguarda sì l’appartamento ma anche il quartiere con i suoi servizi, i trasporti. Oggi, dunque, si rimettono in gioco i vecchi paradigmi e, alla luce di questa trasformazione, l’offerta è ovunque inadeguata in termini di qualità e quantità.
L’inflazione e il mattone
Il fantasma dell’inflazione si agita anche per il mattone, con il rincaro delle commodity che per ora rallenta ma non soffoca la domanda. Tuttavia, secondo Breglia, si riscontra una pressione sui prezzi che in alcuni Paesi (non in Italia) è vicina alla ‘bolla’. Dal canto loro anche i grandi investitori sono sempre più presenti nel residenziale a reddito. Un comparto dove purtroppo il nostro Paese è quasi assente, pur essendoci una domanda stimata in almeno un milione di alloggi nelle sole aree metropolitane. Eppure, ha osservato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co., il nostro mercato residenziale è molto liquido e, al momento, non risente troppo del contesto che lo circonda, anche se ne è molto condizionato.
La guerra ha frenato solo leggermente la domanda
Il mercato immobiliare in Italia ha iniziato il 2022 con lo stesso slancio osservato nel 2021, anno record per numero di compravendite immobiliari (circa 750mila), grazie a una domanda esuberante e una politica creditizia molto espansiva, data dai livelli sempre eccezionalmente bassi dei tassi d'interesse che sono applicati sui mutui. Una spinta, secondo l’analisi, cui ha fatto da propulsore la sensazione di aver definitivamente chiuso col Covid e che la fiammata dei prezzi fosse sotto controllo. Con l’inizio della guerra in Ucraina (24 febbraio) il brio si è solo leggermente raffreddato, con le famiglie che hanno però ancora messo in secondo piano la corsa dell’inflazione e il prospettato rialzo dei tassi legati ai mutui.
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