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Case e mutui green: rata più leggera e nuovi requisiti
Aumenta la stipula di mutui green per acquistare o ristrutturare casa perché i tassi sono più bassi. E la loro diffusione crescerà in futuro. Anche perché le banche stanno affinando il sistema di misurazione dei requisiti: non più solo la classe energetica dell’abitazione. Ecco le ultime novità.

I mutui green, concessi dalle banche per l’acquisto o la ristrutturazione di case ad alta efficienza energetica, sono sempre più scelti dagli italiani perché sono più convenienti rispetto ai mutui standard.
Infatti, a parità di condizioni, i prestiti “verdi” hanno tassi di interesse mediamente più bassi di 20-30 punti base rispetto ai mutui tradizionali, dato che gli istituti di credito ritengono che un’abitazione con elevate prestazioni energetiche ed ecosostenibile si svaluti meno sul mercato immobiliare. Di conseguenza, la banca che eroga il finanziamento ha maggiori e più solide garanzie ipotecarie.
Per esempio, facendo una simulazione e prendendo in considerazione un mutuo ventennale di 100.000 euro (con loan to value del 50%), la migliore offerta green prevede una rata mensile di 527 euro contro i 539 di uno finanziamento standard, con un risparmio di 12 euro al mese.
Confronta le offerte di mutuo green a tasso fisso:
MUTUO CREDIT AGRICOLE GREENBACK | |
---|---|
TAN: | 2,65% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 2,84% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 729,93 (mensile) |
- Spese istruttoria azzerate immobili classe A e B
- Extra sconto 0,10% per riqualificazione energetica
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MUTUO GIOVANI GREEN | |
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TAN: | 2,75% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 2,86% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 738,10 (mensile) |
- Tassi in promozione con preventivo MutuiOnline.it
MUTUO D-EVOLUTION GREEN | |
---|---|
TAN: | 2,75% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 320,00 Perizia: € 237,90 |
TAEG: | 2,88% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 738,10 (mensile) |
Più mutui “verdi” nell’ultimo anno. E cresceranno ancora
Per la loro convenienza, i mutui green hanno avuto una crescita significativa nel corso dell’ultimo anno, come dimostra uno studio di Qualis Credit Risk. Questa ricerca si è focalizzata sulle 15 principali banche italiane, le quali rappresentano l’85% del mercato del credito.
Rispetto al totale, quasi tutte le banche analizzate (il 93%, pari a 14 per la precisione) non solo offrono prestiti ipotecari per l’acquisto di case green, ma affermano anche che si tratta della soluzione più diffusa.
Dall’indagine di Qualis Credit Risk, inoltre, emerge che i finanziamenti “verdi” hanno rappresentato il 14% dei flussi del 2024. Una percentuale però che, secondo le proiezioni degli analisti, si stima che possa salire tra il 24% e il 30% entro il 2030, per raggiungere il 50% entro il 2050, la data entro la quale l’Unione europea punta alla piena decarbonizzazione degli edifici, secondo i target stabiliti dalla direttiva case green.
Case green: come cambia la misurazione dei requisiti
Le previsioni degli operatori evidenziano una crescita esponenziale dei mutui “verdi” nei prossimi anni. Anzitutto, come abbiamo detto, perché i tassi applicati dalle banche su questi prestiti sono più bassi; in secondo luogo, perché gli istituti di credito hanno iniziato a rivedere i criteri che definiscono un mutuo “green”, ampliando i requisiti e non facendoli più dipendere esclusivamente dalla categoria energetica dell’immobile che deve essere almeno di classe B o superiore.
In sostanza, le banche italiane si stanno muovendo lungo il tracciato indicato dalla tassonomia europea. Sebbene non ci siano parametri rigidi, o tabelle che fissino vincoli da rispettare, gli istituti di credito prendono in esame un mix di tre parametri per classificare un immobile come green e, quindi, concedere un mutuo “verde”:
- l’anno di costruzione della casa, tenendo conto che il 2020 segna lo spartiacque tra “nuovo” e “vecchio” edificio;
- la fascia climatica in cui sorge la casa (un’abitazione a Catania in classe B non è equiparabile a una situata a Bolzano);
- l’indice PED di assorbimento energetico.
Tenendo conto dell’insieme di queste variabili, un’abitazione in classe C può essere considerata green in base all’anno di costruzione (antecedente o meno al 2020) o se si trovi in una zona climatica B (Siracusa) o in zona F (Aosta). L’obiettivo è chiaramente di penalizzare il patrimonio immobiliare datato in zone dove il clima è favorevole.
È vero che, al momento, solo alcune banche in Italia hanno recepito questi nuovi parametri, ma con molta probabilità presto se ne aggiungeranno altre, in quanto la misurazione dei requisiti inciderà sui tassi di interesse proposti dagli istituti di credito. Ed è chiaro che lungo questa strada, la comparazione online delle offerte mutui casa sarà sempre più una mossa fondamentale per risparmiare sulla rata mensile.
Le migliori offerte di mutuo green a tasso fisso:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
Crédit Agricole Italia | 2,65% | € 729,93 | 2,84% |
Intesa Sanpaolo | 2,75% | € 738,10 | 2,86% |
Banco di Desio e della Brianza | 2,75% | € 738,10 | 2,88% |
Banca Sella | 2,80% | € 742,20 | 2,93% |
BPER Banca | 2,75% | € 738,10 | 2,93% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,70% | € 734,01 | 3,01% |
Webank | 3,05% | € 762,91 | 3,14% |
Banco BPM | 2,95% | € 754,58 | 3,15% |
Credem | 2,99% | € 757,91 | 3,20% |
UniCredit | 3,15% | € 771,28 | 3,38% |