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BCE: Nono rialzo dei tassi d’interesse, le prospettive per i mutui
La BCE nella giornata del 27 luglio ha deciso un nuovo aumento dei tassi di interesse, il nono fino ad ora, nell'ordine di +25 punti base. La rata di un mutuo a tasso variabile a 30 anni è cresciuta del +69,9% rispetto a gennaio 2022. Vediamo l'impatto per i mutuatari e le possibili soluzioni.

Nonostante l'inflazione a giugno sia scesa al 6,4% in Italia e al 5,5% nell'eurozona, siamo ancora distanti dal target del 2% e la BCE il 27 luglio ha scelto di alzare nuovamente i tassi di 25 punti base.
Ma, come ha detto Christine Lagarde a giugno, “c’è ancora tanto da fare” e secondo un sondaggio Reuters la maggior parte degli economisti interpellati prevedono un ulteriore aumento a settembre. Oggi l'IRS a 20 e 30 anni è stabile rispettivamente al 2,94% e al 2,67%, mentre l'Euribor a 1 e a 3 mesi ha raggiunto il 3,55% e il 3,71% e continuerà ad aumentare; si pensi che esattamente un anno fa questi ultimi indici erano in territorio negativo.
I rialzi dei tassi di interesse avranno ancora una volta un impatto significativo sulle rate dei mutui variabili. MutuiOnline.it ha analizzato l’impatto su un mutuo a 20 anni da 160.000€: dopo il rincaro di 25 bps la rata mensile arriverà a 982 €, 21 € in più dei 961 € attuali. Rispetto a gennaio 2022, quando la rata era di 694€, l’aumento complessivo sarà del 41,6%. Per un mutuo a 30 anni di medesimo importo la rata aumenterà da 778 € a 801 €: si tratta di un aumento del +69,9% rispetto alla rata che un mutuatario pagava a gennaio 2022 (472 €).
In questo scenario la forbice tra il fisso e il variabile continua ad ampliarsi; infatti, secondo i dati di luglio di MutuiOnline.it, la differenza tra tasso variabile medio e tasso fisso medio è di oltre 100 punti base a favore del tasso fisso (3,73% contro 4,74%). Vien da sé che in questo momento storico è consigliato mettersi al riparo dalle oscillazioni di mercato scegliendo un mutuo a tasso fisso.
Tassi in aumento e famiglie in difficoltà: quali sono le opzioni?
La settimana scorsa l’Abi ha diramato una circolare per ricordare le tre opzioni esistenti per supportare i mutuatari con un contratto a tasso variabile che non riescono a sostenere il costo della rata: allungare la durata del mutuo, rinegoziarlo (ad esempio facendo leva sulla norma inserita in Finanziaria che permette di chiedere il passaggio da variabile al fisso) o chiedere la sospensione delle rate tramite il fondo Gasparrini. Insomma, l’Abi ricorda che le misure a supporto dei clienti esistono già e che è importante metterle in pratica per ridurre i costi sia per i clienti sia per le Banche, che rischiano di dover riclassificare il credito come deteriorato se il mancato pagamento supera i 90 giorni o l’operazione di ristrutturazione costa alla Banca più dell’1%.
Ricordiamo però che l’allungamento della durata del mutuo ha un costo significativo per un mutuatario: allungando dai 20 ai 30 anni un mutuo da 160 mila euro si pagano 41 mila euro di interessi in più nell’arco della vita del mutuo, pur pagando 206 € in meno al mese. Si tratta quindi di un sollievo di breve periodo, che consigliamo solamente a chi si trova in difficoltà e non può accedere al Fondo Gasparrini, che consente ai titolari di un mutuo entro i 250.000 euro di sospendere la rata per un periodo massimo di 18 mesi.
Inoltre, con questo nuovo aumento dei tassi diventa ancora più importante salvaguardare la surroga, che è lo strumento migliore per supportare i consumatori nel trasferimento del mutuo presso un altro istituto cambiandone le condizioni in maniera completamente gratuita.
La surroga, l’alternativa a rischio
Un’alternativa per allungare la durata del mutuo è ricorrere alla surroga, che permette di modificare i termini del contratto di mutuo (senza però aumentare l’importo totale). La surroga, completamente gratuita dalla Legge Bersani del 2007, è un’arma fondamentale nelle mani dei mutuatari e potrà essere utilizzata per ottenere condizioni più vantaggiose anche quando i tassi torneranno più bassi.
A tal proposito MutuiOnline.it si augura che la norma sull’equo compenso non renda inutilizzabile uno degli strumenti più efficaci per supportare i consumatori. In alcune province si è già osservato un aumento dei costi notarili, più che triplicati, che metterà gli istituiti di credito nella condizione di non poter più godere di prezzi di mercato, perdendo così convenienza nell’offrire una surroga. L’auspicio è che ci sia un ripensamento su questa norma, soprattutto per salvaguardare i mutuatari.
I migliori mutui a tasso fisso di oggi:
MUTUO CREDIT AGRICOLE GREENBACK | |
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TAN: | 3,49% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 3,77% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 448,49 (mensile) |
- Spese istruttoria azzerate immobili classe A,B,C
- Extra sconto 0,10% per riqualificazione energetica
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MUTUO GIOVANI | |
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TAN: | 3,70% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 750,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 3,91% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 460,28 (mensile) |
- Tassi in promozione con preventivo MutuiOnline.it
BPER MUTUO GIOVANI UNDER 36 CON FONDO DI GARANZIA CONSAP FISSO | |
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TAN: | 3,80% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 390,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 4,00% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 465,96 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
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TAN: | 3,66% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 4,01% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 458,02 (mensile) |
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MUTUO FACILE - TASSO FISSO | |
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TAN: | 3,80% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 900,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 4,04% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 465,96 (mensile) |
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