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Verso il settimo taglio dei tassi BCE: quale mutuo conviene adesso
La fase attuale del mercato dei mutui giunge a un punto di svolta: i segnali di allentamento monetario e il calo dell’Euribor stanno ridando slancio al tasso variabile, aprendo nuove prospettive per chi intende acquistare casa o rinegoziare il proprio mutuo.

La Banca Centrale Europea si prepara ad una nuova riduzione dei tassi di interesse nella prossima riunione di politica monetaria del 5 giugno 2025.
Secondo le previsioni di analisti e operatori di mercato, l’Istituto guidato da Christine Lagarde è orientato a proseguire il ciclo espansivo iniziato nel giugno 2024, con un probabile taglio di 25 punti base, che porterebbe il tasso sui depositi al 2,00%, quello sui finanziamenti principali al 2,15% e quello sui prestiti marginali al 2,40%
A suggerire la manovra discendente della BCE, anche l’andamento calante dell’Euribor negli ultimi mesi, che tradizionalmente anticipa le decisioni del mercato.
Una BCE cauta ma pronta ad agire
Il quadro in cui si inseriscono le politiche di taglio non è dei migliori: dopo un timido rimbalzo nel primo trimestre del 2025, l’economia europea mostra segnali di rallentamento. Le difficoltà del settore dei servizi, la stagnazione del commercio e le incertezze internazionali – in particolare i dazi minacciati dagli Stati Uniti – contribuiscono a uno scenario incerto per l’Eurozona.
In questo contesto, l’orientamento della BCE verso politiche monetarie più espansive appare come una risposta necessaria per stimolare la crescita e consolidare il processo di disinflazione, ormai prossimo al target del 2%.
Mutui a tasso variabile sempre più convenienti
I riflessi più immediati per i consumatori si osservano nel mercato dei mutui. Con il settimo taglio consecutivo del costo del denaro, il TAN medio dei mutui a tasso variabile a 20 e 30 anni passerebbe dal valore attuale del 2,87% al 2,62%, con le migliori offerte che dal 2,45% scenderebbero a quota 2,20%.
Se si considera un mutuo a 20 anni dell’importo di 160.000 euro, in entrambi i casi per coloro che hanno scelto – o sceglieranno – questo tipo di finanziamento, il risparmio sulla rata mensile potrà arrivare fino a 20 euro rispetto a oggi (da 877 euro a 857 euro per la rata media e da 844 euro a 824 euro per le migliori offerte), mentre sull’intera durata del mutuo la spesa totale sarà di oltre 4.600 euro in meno.
Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, al momento il TAN medio si attesta al 2,99%: per lo stesso tipo di finanziamento considerato in precedenza, ciò si traduce in una rata media di 887 euro, ovvero 10 euro superiore rispetto alla media del tasso variabile attuale, e se dovesse essere confermato il taglio di 25 punti base nella riunione di giovedì, la differenza salirebbe a 30 euro al mese in più per il tasso fisso, che significherebbe una spesa complessiva di 7.000 euro superiore sull’intera durata del mutuo.
Guardando alle migliori offerte, quelle per il tasso fisso si attestano al 2,43%, per una rata mensile di 842 euro. Se ora la differenza tra le soluzioni più convenienti delle due tipologie di finanziamento è minima, a seguito del taglio atteso giovedì prossimo il tasso variabile potrebbe arrivare a costare fino a 18 euro in meno al mese.
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MUTUO BBVA | |
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TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO A TASSO FISSO ACQUISTO | |
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TAN: | 3,10% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 300,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,31% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 427,02 (mensile) |
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MUTUO TASSO FISSO | |
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TAN: | 2,95% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 3,33% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 418,91 (mensile) |
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Euribor in calo, IRS stabile
L’Euribor, indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, continua la sua discesa. Dopo una flessione di oltre 150 punti base nell’ultimo anno, oggi si attesta al 2,01% per le scadenze a 1 e 3 mesi.
Le proiezioni indicano un’ulteriore riduzione al di sotto del 2% entro la fine di giugno, con un trend discendente che potrebbe proseguire fino ad aprile 2026, quando il valore atteso è intorno all’1,70%.
Diverso il comportamento dell’IRS, parametro usato per i mutui a tasso fisso, che resta stabile: 2,70% per scadenze a 20 anni e 2,60% per quelle a 30 anni. Una dinamica che mantiene il tasso fisso competitivo solo in parte, mentre il variabile – dopo due anni di rincorsa – torna a essere il protagonista delle scelte dei consumatori.
Momento favorevole per accendere un mutuo o valutare una surroga
L’ulteriore allentamento dei tassi potrebbe segnare un momento particolarmente favorevole anche per chi ha già un mutuo in corso. L’ipotesi di una surroga del mutuo – ovvero la possibilità di trasferire il proprio finanziamento a una banca che offre condizioni migliori – torna a essere un’opzione concreta.
I tassi più bassi non solo significano una rata mensile inferiore, ma anche un risparmio importante sul lungo periodo, soprattutto per mutui stipulati in periodi con tassi vicini al 4-5%. La chiave, in questo contesto, è confrontare le offerte in modo sistematico, valutando con attenzione non solo TAN e TAEG, ma anche la flessibilità contrattuale e le spese accessorie.
Scenario da seguire con attenzione per chi ha in progetto un mutuo
Secondo le proiezioni di MutuiOnline.it, se la BCE dovesse proseguire nella sua politica accomodante, il tasso variabile diverrebbe nettamente più conveniente entro la fine dell’anno. Ma il consiglio per i consumatori è comunque di valutare attentamente il proprio profilo finanziario, la capacità di sostenere eventuali rialzi futuri e gli orizzonti temporali dell’investimento.
Se il tasso fisso offre ancora una certa tranquillità, il variabile potrebbe rappresentare la scelta più razionale per chi cerca di ottimizzare i costi oggi. L’andamento dei tassi nel secondo semestre 2025 sarà determinante per orientare le preferenze dei sottoscrittori, mentre acquisterà ancora più valore per i consumatori la comparazione dei migliori mutui come strumento per orientarsi tra le varie offerte disponibili sul mercato.