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Spread: perché non fa più paura in Italia e quale impatto su mutui e prestiti
A ottobre lo spread tra Francia e Italia è sceso ai minimi dal 2012 e da allora la forbice si è ampliata in maniera limitata. La causa è nella fragilità dei conti pubblici francesi, con il deficit che da qualche anno appare fuori controllo, a differenza del virtuosismo italiano.

L’Italia è ferma da tempo in area 110, mentre la Francia è passata in poco tempo da 60 a circa 90. I numeri si riferiscono allo spread, vale a dire la differenza di rendimento tra i titoli di Stato decennali di un Paese e quelli omologhi della Germania, presa come punto di riferimento in quanto l’economia più robusta dell’Eurozona. Per sgombrare il campo da possibili confusioni, questo spread non ha nulla a che fare con quello dei mutui, che sta a indicare la differenza tra il tasso di interesse finale del mutuo e il tasso di riferimento, come l'Euribor (per i contratti a tasso variabile) o l'IRS (per il fisso).
Termometro di affidabilità
Lo spread relativo al debito pubblico è il termometro sull’affidabilità di un Paese, in sostanza sulla sua capacità di rimborsare i debiti contratti con l’emissione di titoli governativi. Quando un’economia è sana, le istituzioni funzionano e non vi sono segnali di instabilità politica, il differenziale rispetto ai titoli tedeschi tende a scendere, mentre all’opposto sale nelle fasi di incertezza o di tensione. Questo perché, se peggiora la percezione degli investitori (risparmiatori, fondi pensione, assicurazioni, fondi di investimento) verso un emittente, i primi chiedono tassi di interesse più alti per comprare i titoli, e di conseguenza lo spread tenderà ad aumentare. Al di là della situazione dei singoli Paesi, lo spread può variare anche per condizioni generali di mercato. Quando prevale l’avversione al rischio, di solito durante le crisi finanziarie, gli investitori tendono a rifugiarsi sugli asset considerati più sicuri e a chiedere un premio maggiore al rischio se devono esporsi verso emittenti meno affidabili.
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Cosa succede alla Francia e perché l’Italia si scopre sicura
A ottobre lo spread tra Francia e Italia è sceso ai minimi dal 2012 e da allora la forbice si è ampliata in maniera limitata. La causa è nella fragilità dei conti pubblici francesi, con il deficit che da qualche anno appare fuori controllo (il 2024 dovrebbe essersi concluso intorno al 6% del PIL, più del doppio dell'obiettivo Ue, fissato al 3%, mentre l’Italia si è fermata intorno al 3,8%), una situazione che a sua volta ha generato la crisi del governo Barnier, poi sostituito da Bayrou, la cui posizione non appare comunque particolarmente solida.
Cosa cambia per chi riceve un finanziamento
Per chi ha un mutuo o un prestito in corso, gli effetti di un aumento dello spread sono piuttosto limitati. Se il mutuo è a tasso fisso, per definizione le rate non cambiano per tutta la durata del prestito. Se è a tasso variabile, l'aumento dello spread non comporta un automatico aumento della rata poiché i tassi di riferimento più utilizzati, ad esempio l'Euribor, non sono strettamente collegati all'andamento dello spread, anche se a grandi linee risentono dello stesso. Un discorso diverso potrebbe essere esteso ai mutui di nuova emissione, che invece potrebbero soffrire dell’aumento dello spread. In particolare, i bilanci delle banche italiane sono esposti all’impatto negativo dello spread sui prezzi dei BTP, oltre che all’aumento generale del costo di raccolta delle banche dovuto all’aumento del rischio Paese e questo incide sulle loro politiche commerciali, compreso il costo dei finanziamenti offerti.
L’andamento dello spread incide, anche se indirettamente, sugli interessi che l’Italia deve pagare sul proprio debito pubblico. La spesa complessiva dipende dal tasso finale, per cui se salgono sia i rendimenti dei governativi tedeschi, che quelli dei governativi italiani, lo Stato spenderà di più a parità di spread. Ma sta di fatto che se quest’ultimo resta sotto controllo, l’esborso finale è inferiore. E, se lo Stato risparmia in termini di spesa per interessi, può destinare i risparmi a beneficio della comunità.
Le offerte di mutuo a tasso fisso oggi:
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