- Altri marchi del Gruppo:
- Trovaprezzi
- Prestitionline.it
- Segugio.it
Affitti in Italia, avanzano i monolocali
In seguito al progressivo aumento dei canoni di locazione, sempre più italiani optano per un monolocale. Questa soluzione avanza nel mercato degli affitti. La maggior parte degli inquilini è giovane e ha un'età compresa tra i 18 e i 34 anni. In crescita anche il contratto transitorio.

È il bilocale il taglio preferito da chi affitta casa in Italia. Nel corso del 2024 questa soluzione è stata scelta nel 37,9% dei casi, seguita poi dal trilocale con il 29,6%. Un dato costante negli anni a livello nazionale.
Ma la novità degli ultimi tempi è l’aumento della percentuale di affitti di monolocali, che passa dal 7,5% del 2019 al 10,7% del 2024, complice l’aumento dei canoni di locazione. Si piazzano agli ultimi posti le soluzioni indipendenti, che coprono il 5,3% del totale e i 5 locali e oltre con quota 4,7%. È questa l’ultima fotografia scattata dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa in merito ai contratti di locazione sottoscritti lo scorso anno.
Dall’indagine emerge che il 64,7% di affitti è stato concluso per scelta abitativa, un 27,4% di contratti è stato sottoscritto da lavoratori trasfertisti e un 7,9% di affitti riguarda invece gli studenti universitari. Rispetto al 2023 si registra un incremento di contratti stipulati a lavoratori trasfertisti: si è passati dal 25,5% del 2023 al 27,4% del 2024. Per incoraggiare la mobilità lavorativa, la legge di Bilancio 2025 ha introdotto anche il bonus affitto, rivolto ai dipendenti assunti a tempo indeterminato.
Scende invece la quota di affitti a studenti: oggi al 7,9%, mentre lo scorso anno all’8,9%. La maggior parte dei contratti vede come contraente chi ha scelto l’affitto come soluzione abitativa per motivi personali oppure per necessità economiche. La maggior parte degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni: la quota nel 2024 arriva al 45,8% sul totale degli affitti stipulati. Più avanza l’età e più cala il numero dei contratti.
Confronta le offerte di mutuo prima casa e risparmia:
MUTUO BBVA | |
---|---|
TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
---|---|
TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
---|---|
TAN: | 3,01% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 3,39% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 422,14 (mensile) |
- APP per essere aggiornato in tempo reale
- Erogazione all'atto
Affitti per lavoro, boom di contratti a Bologna e a Milano
Bologna (64,9%) e Milano (45,3%) guidano la classifica per la più alta percentuale di chi affitta per motivi di lavoro. Sul podio anche Firenze con una percentuale del 42,1%. Per l’affitto a studenti universitari le città più attive sono Bologna (29,7%), Torino (22,3%), Milano (18,5%) e Genova (17,5%). Nella città meneghina, rispetto al 2023, si registra un calo degli affitti a studenti: si passa infatti dal 19,4% al 17,5%, mentre aumenta la quota di affitti a lavoratori trasfertisti. Si è passati dal 40,8% al 45,3% attuale.
Le città dove invece sono più alte le percentuali di affitti per scelta abitativa sono Palermo (77,8%), Genova (73,8%) e Napoli (71,5%). Seguono ancora Roma (60,4%), Bari (60,0%), Torino (51,8%) e Verona (51,7%). All’ultimo posto Bologna, che presenta come percentuale di affitti per scelta abitativa una quota del 5,4%. A Roma il 2024 mostra un aumento della percentuale di contratti stipulati da studenti: si passa dal 9,7% al 12,8%. Nella Capitale risulta in leggero aumento anche la quota di affitti a lavoratori trasfertisti, che passa dal 25,0% al 26,8%.
Aumentano i contratti transitori
L’indagine svela anche un aumento massiccio della percentuale di contratti a carattere transitorio: si è passati dal 18,4% nel 2024 al 29,8% lo scorso anno. Un trend legato al maggiore apprezzamento per contratti brevi e flessibili. Scendono invece i contratti a canone libero che sono passati dal 51,9% del 2019 al 41,2% del 2024. Restano infine stabili i contratti a canone concordato, che si attestano a una percentuale del 29,0%, anche se negli anni precedenti si arrivava anche al 30-31%. Nonostante comunque l’accelerata dei contratti transitori, il contratto più firmato in Italia rimane quello a canone libero, che nel 2024 copre il 41,2% sul totale delle stipule.
A Bologna, Bari, Firenze e a Milano prevale il contratto a canone libero, che viene scelto in oltre il 50% dei casi, mentre a Roma il contratto più stipulato è quello a canone concordato, con una percentuale del 60,8%. Si opta molto per il canone concordato anche a Genova e a Verona, dove la percentuale raggiunge rispettivamente il 71,6% e il 59,7%. Alte percentuali di contratti a carattere transitorio si registrano infine a Milano (41,3%), Torino (34,6%), Bari (33,3%) e Verona (32,6%).