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Palermo: meno turisti e il mercato immobiliare soffre

Il 2020 si è chiuso per il mercato immobiliare di Palermo con un segno meno: i prezzi sono scesi del 2,9 pct e le vendite del 12,63 pct. La pandemia e, in particolare, il calo dei turisti hanno inciso sugli acquisti per investimento, mentre il mercato ha registrato un picco dell’offerta.

10/06/2021
vistà della cattedrale della città di palermo
Analisi dell'andamento del mercato immobiliare di Palermo

Il mercato immobiliare palermitano ha archiviato il 2020 con un segno meno, sia per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, sia per il numero delle compravendite effettuate. L’anno scorso è stato segnato dalla pandemia in tutti i suoi molteplici effetti e, in particolare, la sensibile contrazione registrata dai turisti e – con essa – la gelata accusata sul fronte degli investimenti.

Solo nella seconda parte dell’anno il mercato è riuscito a contenere la pressione, in sintonia con la parziale ripresa delle attività registrata a livello nazionale e l’allentamento delle misure restrittive varate dal Governo per contenere i contagi.

-2,9% i prezzi nel 2020

Nel capoluogo siciliano le quotazioni degli immobili sono diminuite nei dodici mesi del 2,9% (-0,9% nel 2019), mentre hanno limitato la discesa all’1,4% nel secondo semestre. Non si notano, secondo l’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, importanti cambiamenti, fatta eccezione per il centro e per le zone più a vocazione turistica, dove la frenata degli investitori si è fatta sentire maggiormente.

Dal punto di vista delle compravendite si nota un calo del 12,63% tendenziale a 4.988 unità, ma bisogna rilevare che il mercato di Palermo arrivava da ben sei anni consecutivi di crescita delle registrazioni (+58,23% dal 2013 al 2019).

Effetto inflazione tra chi vende e per gli affitti

Il centro città è dove i prezzi si sono contratti di più (-2,8% nel secondo semestre), macroarea dove da sempre hanno prevalso gli acquisti per investimento per B&B o casa vacanza. Perciò, con la contrazione dei turisti è venuta meno la domanda con questa finalità e penalizzata è stata soprattutto la zona attorno al teatro Politeama.

C’è stato un effetto inflazione, tra chi ha deciso di vendere e chi di immettere le case nel mercato degli affitti. A Borgo Vecchio, area popolare molto in sofferenza, i valori medi si aggirano intorno a 1000 euro/mq. Chi cerca la prima casa si orienta su via Libertà, dove è più facile trovare tagli grandi.

Nel centro storico presenti ancora gli investitori

Nell’area storica, invece, gli acquisti per investimento hanno tenuto, così come i prezzi. Infatti, nonostante il calo dei turisti ci sono ancora compratori disposti a investire su una casa con destinazione ricettiva: puntano sulle zone vicine a siti turistici o al porto.

Investono sotto i 100mila euro. Chi cerca la prima casa richiede sempre più spazi esterni non facili da trovare. Nella zona del Foro Italico (via Butera e via Alloro) si segnala la presenza di case con vista mare che toccano 2-2.500 euro/mq. Qui, secondo il report, si segnalano difficoltà di accesso al credito per chi lavora in settori considerati a rischio.

In sofferenza il quartiere di Pitrè e Cruillas

Nella macroarea di Uditore i valori sono diminuiti del 2,3%, in particolare nel quartiere di Pitrè e Cruillas (dove ci sono immobili senza ascensore e spazi esterni), penalizzate anche dalla distanza dai principali servizi.

Migliore tenuta per il quartiere di Michelangelo. In entrambi i quartieri acquistano famiglie che desiderano migliorare oppure giovani al primo acquisto, adesso agevolati dai prestiti garantiti dallo Stato. La zona sarà interessata dalla linea C della linea tramviaria che attraverserà Palermo e che collegherà la Stazione Centrale a corso Calatafimi, unendo la linea esistente che parte dalla Stazione Notarbartolo.

Bene il quartiere di Brancaccio, giù Calatafimi

Segno negativo (-1,1%) anche per le quotazioni immobiliari nell’area di Università – Brancaccio, flessione che ha interessato soprattutto gli immobili intorno alla Stazione, anche questa in passato interessata da acquisti per investimento con finalità ricettive.

Tiene invece il segmento della prima casa. Penalizzata la zona di Calatafimi. Il ritocco è generalizzato e ha interessato tutte le tipologie immobiliari, in particolare quelle usate. La domanda arriva quasi esclusivamente da famiglie in cerca della casa principale e si focalizzano su tagli medio grandi. Buona performance del quartiere di Brancaccio.

Stabili le quotazioni al Parco della Favorita

Prezzi stabili nelle aeree di Parco della Favorita (-0,4%) e in Fiera (0%). Nella prima si registra una lieve contrazione nel quartiere Cardillo – Scalea e stabilità a Pallavicino. Prezzi medi intorno a 1000 euro/mq. Ha tenuto il mercato nel quartiere di San Polo – Libertà – Statua – Don Bosco, grazie all’andamento delle tipologie usate. Non si sono registrati acquisti di investitori.

Per contro, si sono mosse prevalentemente famiglie interessate alla prima casa o a una situazione migliorativa, perché un mutuo oggi è spesso più conveniente della rata di un affitto. A invogliarle, infatti, è un mercato del credito che continua a proporre tassi di interesse molto bassi, anche se - come riscontrato da Banca d’Italia – in leggera risalita rispetto ai recenti minimi storici.

A cura di: Fernando Mancini

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