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5 consigli per rendere più verde la tua casa

Ecco cinque consigli per rendere la casa più green in un Paese dove la maggior parte delle abitazioni ha oltre 40 anni: coibentazione del tetto, più energia rinnovabile, infissi che eliminano gli spifferi, migliore gestione dell’acqua e materiali ecosostenibili nella manutenzione.

07/05/2021
Mano che sostiene una casa sopra un prato
Il mercato immobiliare caratterizzato dalla ricerca di case eco-sostenibili

La voglia di casa degli italiani in epoca post-pandemia è sempre più accompagnata dal tema della sostenibilità: una scelta che non solo trova assist importanti dal fronte fiscale (agevolazioni per la prima casa o per la ristrutturazione) e da un mercato del credito sempre più attento al tema (con mutui verdi e prodotti ad hoc), ma che potrebbe la strategia vincente di un investimento. È quanto emerge da una ricerca di Dove.it, secondo cui gli italiani stanno acquisendo la consapevolezza che non c’è un ‘planet B’ e, infatti, è aumentata la loro domanda di case ad alta efficienza energetica. L’indagine fornisce anche 5 consigli per rendere più green la casa che si vuole vendere, proprio per renderla più attraente. 

Il 70% delle case italiane più vecchio di 40 anni

Con il 70% delle case sul territorio nazionale che ha oltre 40 anni di vita, investire dunque in una ristrutturazione in chiave sostenibile è la principale leva per rispondere alla domanda di abitazioni eco-friendly, oltre a permettere un aumento di valore dell’immobile tra il 2% e il 10%, affitti significativamente più alti (tra 2% e 8%), e una forte diminuzione dei tempi di vendita (da 8 a 4 mesi). Se infatti è vero che la riprogettazione green viene agevolata in Italia da diverse detrazioni fiscali (Ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili), secondo lo studio anche gli interventi meno invasivi possono comunque apportare numerosi vantaggi e cambiare la percezione dell’immobile da vendere.

Ottimizzare il potenziale: i tetti ecosostenibili

Uno dei problemi strutturali delle case datate è rappresentato dal tetto che, nella maggior parte dei casi è la maggior causa di dispersione del calo in inverno e del fresco in estate (in entrambe le stagioni significa maggiori consumi energetici). In questi casi la parola d’ordine è ‘coibentare’, operazione che permette al tetto di aumentare la sua capacità di isolare e per realizzarla è consigliato l’utilizzo di materiali eco-friendly. Negli ultimi anni, evidenzia la ricerca, alcuni architetti hanno realizzato dei manti erbosi sui tetti che vengono definiti ‘tetti verdi’ che consentono un maggior isolamento termico dell’abitazione e di rendere più pulita l’aria circostante.

Ridurre al minimo il consumo di energia non rinnovabile

Le fonti rinnovabili hanno subito un forte calo dei costi dovuto all’avanzamento tecnologico. Tra le tecnologie a disposizione è consigliato scegliere impianti solari, eolici, geotermici e biomasse. La produzione di energia in eccesso può essere venduta alla rete o immagazzinata all’interno di accumulatori per essere usata nei momenti di maggiore necessità. Inoltre, gli impianti rinnovabili non permettono solo di fornire elettricità, ma possono essere anche utilizzati per produrre acqua calda sanitaria. In piccolo, anche l’uso di sistemi di domotica può permettere la riduzione dei consumi energetici e tenere sotto controllo tutti i dispositivi all’interno della casa in modo naturale.

Eliminare gli spifferi per migliorare l’ambiente interno

L’isolamento è essenziale per qualsiasi eco-ristrutturazione perché fino al 40% della perdita di calore di una casa è dovuta alla sua mancanza. Le finestre in particolare sono, infatti, responsabili della dispersione del 10-15% del calore interno. Sostituire i vecchi infissi e optare per vetri doppi o tripli è un buon investimento perché permetterebbe un miglior isolamento. Le finestre di nuova generazione, ad esempio, sono realizzate in alluminio a taglio termico e permettono di isolare in modo molto più efficace. Se finestre e porte nuove non possono essere un’opzione, è importante secondo l’analisi di Dove.it, risigillare quelle esistenti e qualsiasi altra area piena di spifferi.

Una migliore gestione dell’acqua 

Una migliore gestione dell’acqua è un’altra importante opzione green: qui l’attenzione si concentra sull’acqua piovana. Migliaia di litri di acqua piovana cadono ogni anno sul tetto, che di solito vanno persi e che invece si potrebbero facilmente raccogliere per essere riutilizzati in tantissime attività attinenti alla vita quotidiana di un’abitazione. Una soluzione, per esempio, è quella di installare un impianto di irrigazione per le piante con acqua piovana o, per risparmiare sui consumi idrici, si possono installare degli impianti di riciclo dell’acqua.

Materiali ecosostenibili anche nella manutenzione

Non solo durante una ristrutturazione straordinaria, ma anche nelle manutenzioni più semplici è necessario selezionare dei materiali di origine sostenibile, che per essere considerati tale devono rispettare l’ambiente in termini di impatto ambientale e non devono essere dannosi per le persone che vivono all’interno della casa. Uno di questi materiali è la vernice atossica che è composta da oli e resine vegetali. Le vernici possono essere anche utilizzate con il legno ecocompatibile. Altro esempio è quello delle carte da parati sostenibili che includono rivestimenti naturali realizzati con materiali come iuta, cotone e lana.

A cura di: Fernando Mancini

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