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Mutui in forte ripresa nel 2025: flussi in aumento e boom di surroghe

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Credito al Dettaglio di Assofin–Crif– Prometeia, nel primo trimestre del 2025 i flussi di mutui immobiliari alle famiglie sono cresciuti del 50,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. A incidere è stata in particolare la ripresa dei mutui per acquisto di abitazione.

04/07/2025
modellino di casa circondato da pile di monete
Mercato del credito: mutui e surroghe in crescita

Dopo un biennio di difficoltà legato all’impennata dei tassi, il mercato dei mutui casa in Italia vive una stagione di rilancio. I dati relativi al primo trimestre 2025 mostrano un’accelerazione decisa delle erogazioni, trainata dal ritorno della domanda per l’acquisto di case e da un nuovo boom di surroghe.

Un trend che si inserisce in un contesto macroeconomico più favorevole: inflazione in calo, politiche monetarie più espansive e un mercato del lavoro in ripresa stanno restituendo fiducia e capacità di spesa alle famiglie italiane.

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Spinta dalle richieste di finanziamento per l’acquisto dell’abitazione

Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Credito al Dettaglio di Assofin–Crif– Prometeia, nel primo trimestre del 2025 i flussi di mutui immobiliari alle famiglie sono cresciuti del 50,2% rispetto allo stesso periodo del 2024.

A incidere è stata in particolare la ripresa dei mutui per acquisto di abitazione (+46,9%), che si traduce in una ripartenza delle compravendite residenziali (+11,2%). Il credito, dunque, si conferma un volano per il mercato immobiliare, sostenendo il “progetto casa” di migliaia di famiglie.

Surroghe al raddoppio da un anno all’altro

Il ritorno alla centralità del mutuo nella pianificazione familiare è evidente anche nei numeri delle surroghe, aumentate del 107,7% nel primo trimestre. Questo fenomeno è legato alla discesa dei tassi di interesse e alla preferenza sempre più marcata per formule a tasso fisso: ben l’88% delle nuove erogazioni nel periodo gennaio-marzo 2025 ha infatti questa caratteristica. Una scelta volta a contenere i rischi in un contesto ancora incerto e a beneficiare delle condizioni più favorevoli offerte da alcune banche che competono sul fronte della rinegoziazione.

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Salgono le erogazioni del credito al consumo

Anche il credito al consumo mostra segnali di crescita, ma a un ritmo più contenuto: +5,9% nel primo trimestre, trainato dai prestiti personali (+12,6%) e dalla cessione del quinto (+7,6%).

Si ridimensionano invece i finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto e moto (-1,8%) e di beni per la casa (-2,1%), risentendo rispettivamente del rallentamento delle immatricolazioni e della prudenza nei consumi non essenziali.

Il ritorno di slancio del comparto mutui si accompagna a un’espansione qualitativa, con un’attenzione crescente alla sostenibilità ambientale. Aumenta infatti l’incidenza dei mutui per l’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica, che nel 2024 ha raggiunto il 14% del totale (era al 12% nel 2023). In parallelo, si rafforzano anche i finanziamenti destinati a interventi di efficientamento e alla mobilità sostenibile, in un’ottica coerente con gli obiettivi della transizione ecologica.

Sul fronte della rischiosità, il settore si conferma stabile: il tasso di default dei mutui immobiliari resta su livelli storicamente bassi, grazie anche alla possibilità di ricorrere a surroghe e rinegoziazioni che permettono di gestire meglio gli oneri finanziari. Il dato complessivo sui crediti alle famiglie si attesta all’1,4% a marzo 2025, invariato da cinque trimestri.

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Le prospettive per le erogazioni di credito restano positive

Questa stabilità – segnalano gli autori del report - è il risultato anche di politiche di erogazione ancora caute, tese a preservare la qualità del credito in un contesto che, seppur migliorato, resta esposto a rischi globali. Le tensioni geopolitiche, le incertezze commerciali e l’effetto dei dazi Usa sulle esportazioni europee impongono un atteggiamento di prudenza. Non a caso, le previsioni per il secondo trimestre indicano un possibile rallentamento dell’economia italiana, bilanciato però dagli stimoli del PNRR e dal ritorno a una politica economica espansiva da parte della Germania.

Guardando avanti, gli analisti si aspettano che la dinamica dei mutui continui a essere sostenuta soprattutto dalla componente legata all’acquisto, mentre le surroghe potrebbero rallentare in presenza di una stabilizzazione dei tassi. Resteranno centrali i canali digitali e l’intermediazione tramite agenti e mediatori, che già oggi veicolano circa il 45% dei nuovi mutui, a fronte di una riduzione del ruolo degli sportelli bancari tradizionali.

Il prossimo futuro sarà cruciale anche dal punto di vista normativo. Da un lato, l’attuazione della Direttiva Europea Case Green (Energy Performance Buildings Directive) potrà influenzare la domanda di credito per l’acquisto di immobili ad alta efficienza. Dall’altro, la nuova direttiva sul credito ai consumatori porterà maggiori tutele, ma anche possibili frizioni nella customer experience, che le banche dovranno gestire puntando su trasparenza e innovazione.

A cura di: Luigi Dell'Olio

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