- Altri marchi del Gruppo:
- Trovaprezzi
- Prestitionline.it
- Segugio.it
Locazioni ai tempi del Covid: meno studenti e lavoratori
A pesare sul mercato delle locazioni è stato il lockdown, unitamente allo smart working e alla chiusura degli atenei. Nei primi 9 mesi dell'anno è evidente il calo della percentuale di contratti stipulati da lavoratori trasfertisti e da studenti universitari fuori sede.

Non sono pochi gli effetti che l’emergenza coronavirus ha avuto sul mercato immobiliare in Italia. Nei primi 9 mesi dell’anno si registra un leggero calo della percentuale di acquisti, che si attesta sul 16,8% contro il 17,5% dello stesso periodo del 2019.
Ad essere segnato molto è soprattutto il mercato delle locazioni: nei primi 9 mesi del 2020 c’è stato un calo considerevole della percentuale di contratti stipulati da lavoratori trasfertisti e da studenti universitari. Lo rileva l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa nella sua ultima indagine socio-demografica.
Gli acquirenti verso case più ampie e con spazi esterni
La pandemia ha frenato in particolare gli acquisti delle abitazioni da affittare e le transazioni finalizzate alla realizzazione di affittacamere e B&B. A presentare il segno più sono stati, invece, gli acquisti delle case di vacanze nel periodo post-lockdown. Nei mesi estivi c’è stato un particolare interesse nei confronti di questo segmento.
Ad avere il sopravvento in questi primi 9 mesi dell’anno sono state, inoltre, senza alcun dubbio le soluzioni indipendenti e semindipendenti: si è passati da una percentuale di acquisti del 19,2% nel 2019 al 21,1% attuale. La crescita è evidente soprattutto nel secondo e terzo trimestre: gli acquirenti hanno optato per case ampie e con spazi esterni una volta messo alle spalle il periodo di lockdown. Per molti stare chiusi in casa, soprattutto se di piccolo taglio, ha rappresentato un forte sacrificio, sia fisico sia psicologico.
La ricerca di queste soluzioni più grandi ha spinto molti acquirenti a spostarsi verso l’hinterland e verso le province vicine alle grandi città. La tipologia di appartamento più compravenduta in Italia resta comunque il trilocale: si è passati dal 35,7% del 2019 al 34,4% attuale. Resta invariata la percentuale di acquisti relativa ai quattro locali e ai monolocali, mentre calano le transazioni relative ai bilocali (si è passati dal 19,5% del 2019 al 18,9% attuale). In aumento anche le compravendite di abitazioni con 5 locali e oltre: si è passati dal 5,5% dei primi 9 mesi del 2019 al 5,7% dei primi 9 mesi del 2020.
Come cambia il mercato degli affitti
Il coronavirus ha stravolto il segmento delle locazioni. I lavoratori fuori sede sono diminuiti: si è passati dal 25,9% del 2019 all’attuale 23,3%. Flessione anche sul fronte degli studenti che sono passati dal 6,0% al 4,4%.
Ad influenzare i numeri relativi al mercato degli affitti sono stati il periodo di lockdown, l’adozione dello smart working e la chiusura degli atenei. Secondo lo studio condotto da Tecnocasa queste problematiche stanno influendo sui contratti stipulati: si sta optando ultimamente per forme più flessibili in attesa di una ripresa del mercato delle locazioni.
Sebbene ci sia un calo di lavoratori e studenti fuorisede, dallo studio viene comunque fuori un aumento delle percentuali di contratti di affitto a canone concordato e a carattere transitorio.
Dall’analisi effettuata è emerso, infine, che il mercato delle compravendite e delle locazioni resta in buona salute e prova a riprendersi nonostante l’emergenza sanitaria. In questo periodo si va dietro soprattutto a quelle che sono le nuove tendenze, come quella relativa alla ricerca di case ampie e con terrazzi, balconi o giardini.
Nei prossimi mesi si vedrà se si tratta di trend temporanei o se sono realmente cambiate le abitudini di acquirenti e inquilini all’indomani dell’emergenza sanitaria e del periodo di lockdown. L’analisi è stata effettuata su 25.488 compravendite e 9.247 contratti in locazione conclusi nei primi 9 mesi del 2020.
Come valuti questa pagina?
Grazie del tuo voto!