- Altri marchi del Gruppo:
- Trovaprezzi
- Prestitionline.it
- Segugio.it
Immobiliare: i mutui calano più delle compravendite
Nei primi mesi dell’anno le compravendite hanno subito un ribasso del 2,7%, mentre il mercato dei mutui ha registrato un calo molto più importante, del 23,8% nel primo trimestre. Il motivo è che a causa dei tassi in rialzo, crescono gli acquisti di immobili con capitale proprio.

La corsa all’acquisto della casa dei sogni tornata in grande auge dopo il covid, quando diventare proprietari di un immobile sembrava fosse diventata la priorità per gli italiani, subisce una battuta di arresto nei primi mesi del 2023.
Secondo il Consiglio nazionale del notariato, nei primi due mesi dell’anno le compravendite hanno subito un ribasso del 2,7%, mentre il mercato dei mutui ha registrato un calo del 23,8% (dati Crif). A determinare la contrazione dei finanziamenti per la casa, i tassi schizzati in alto per volontà della Bce, misura necessaria con un tasso di inflazione che a dicembre ha toccato l’11%: per la prima volta, il variabile ha superato il fisso e ha fatto lievitare la rata fino al 72%.
A questo si aggiunga la conseguente perdita di potere di acquisto delle famiglie, in difficoltà a gestire gli aumenti di beni e servizi con gli stipendi invariati. Solo per fare un esempio, se due anni fa con un’entrata di 33.000 euro l’anno ci si poteva permettere un mutuo di 400.000 euro a 30 anni, attualmente con lo stesso stipendio ci si può limitare a un immobile di 250.000 euro.
I mutui sulle case si riducono più degli acquisti
C’è un fenomeno in corso e riguarda proprio la riduzione dei mutui stipulati in proporzione maggiore rispetto agli atti di compravendita. Il motivo è, come riporta il Consiglio nazionale del Notariato, l'aumento degli acquisti di immobili con capitale proprio, frutto di vendite di proprietà familiari: si preferisce dunque impiegare risorse personali, piuttosto che prendere denaro in prestito e pagare alti tassi di interesse.
C’è da dire anche che i dati sulle compravendite sono in calo se raffrontati a quelli post covid, quando si erano registrate 780.000 transazioni, secondo risultato migliore di sempre, ma secondo gli esperti la reale criticità legata al comparto immobiliare è l’aumento dei costi delle materie prime, molto più dei prezzi delle case.
L'andamento delle compravendite è diversamente distribuito a seconda delle zone del Paese. A Torino e Bologna ad esempio si sono registrati aumenti del 3,26% e +2,88%, mentre a Bari crescono dell’1,14% e a Palermo del 2,11%.
Contrariamente, a Milano si rileva una flessione dei rogiti del 3,74%, a Roma del 2,09% e a Firenze del 5,28%. In testa alle grandi città c’è Napoli a riportare la sofferenza maggiore, con un ribasso delle compravendite del 14,9%.
Il rialzo dei prezzi delle case
A determinare l’aumento dei prezzi delle case non è stato tanto il valore degli immobili, quanto il costo delle materie prime, che ha avuto come conseguenza un rincaro dei prezzi delle ristrutturazioni, degli arredi e degli infissi, portando ad aumenti fino al 25% dei prezzi delle case.
Le agevolazioni under 36 tuttora in corso e il boom degli acquisti del nuovo anche su carta durante il covid, hanno saturato l'offerta e creato un gap con la domanda, che è attualmente in esubero in molti centri d'Italia.
Fino a quando aumenteranno i mutui
È ancora presto per prevedere un ritorno dei tassi al ribasso, visto che la strada per combattere l’inflazione è lunga e già il prossimo luglio potrebbe riservare l’ennesimo aumento.
Secondo gli esperti, dalle proiezioni dei futures sui tassi Euribor dei prossimi 5 anni si intravede un’inversione di tendenza nella seconda metà del 2024, quando i tassi variabili potrebbero rientrare dall’attuale 4% al 2,8%.
Il consiglio di MutuiOnline.it è di scegliere sempre in base alla situazione reddituale di ogni singolo individuo: se si ha un’entrata che è stabile nel tempo, il tasso fisso è l'opzione migliore in questo momento, perché il suo costo è inferiore di almeno 50 punti base rispetto al variabile.
Se invece si avesse un margine di disponibilità per prendersi il rischio, il tasso variabile è l’ideale per godere dei futuri ribassi dell’Euribor. A prescindere dal tipo di tasso, sicuramente la scelta va fatta ponderando bene ogni minimo aspetto e confrontando le offerte di mutuo sul mercato per provare a trovare la migliore per il proprio profilo.
I migliori mutui prima casa a tasso fisso di oggi:
MUTUO CREDIT AGRICOLE GREENBACK | |
---|---|
TAN: | 3,49% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 3,77% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 448,49 (mensile) |
- Spese istruttoria azzerate immobili classe A,B,C
- Extra sconto 0,10% per riqualificazione energetica
- Partecipi all’operazione a premi Scelte di Valore
MUTUO GIOVANI | |
---|---|
TAN: | 3,70% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 750,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 3,91% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 460,28 (mensile) |
- Tassi in promozione con preventivo MutuiOnline.it
BPER MUTUO GIOVANI UNDER 36 CON FONDO DI GARANZIA CONSAP FISSO | |
---|---|
TAN: | 3,80% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 390,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 4,00% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 465,96 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
---|---|
TAN: | 3,66% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 4,01% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 458,02 (mensile) |
- APP per essere aggiornato in tempo reale
- Erogazione all'atto
MUTUO FACILE - TASSO FISSO | |
---|---|
TAN: | 3,80% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 900,00 Perizia: € 280,00 |
TAEG: | 4,04% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 465,96 (mensile) |
- Condizioni promozionali
Come valuti questa pagina?
Grazie del tuo voto!