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Il tasso variabile più basso del fisso: quale mutuo conviene scegliere adesso
Il tasso variabile torna ad assumere un ruolo da protagonista, risultando leggermente più conveniente del fisso. Su un mutuo da 160.000 euro a 20 anni, la rata mensile media con tasso variabile è attualmente di 878 euro (TAN 2,88%), contro gli 885 euro del tasso fisso.

Per la prima volta da febbraio 2023, i mutui a tasso variabile tornano ad essere più convenienti di quelli a tasso fisso. Dopo oltre due anni di dominio del fisso, che ha rappresentato la scelta scontata per chi cercava stabilità e condizioni economiche vantaggiose, ora il variabile torna competitivo, con il TAN medio che risulta addirittura più conveniente.
Un’inversione di tendenza attesa da tempo, ma che si è concretizzata nelle prime settimane di maggio 2025, anticipando persino le previsioni degli analisti. A confermarlo sono i dati raccolti da MutuiOnline.it, che documentano un cambio di scenario nel mercato dei finanziamenti immobiliari.
Maggio 2025: il tasso variabile scende sotto il fisso
A maggio 2025, il TAN medio per un mutuo a tasso variabile di 20 o 30 anni si attesta al 2,88%, valore leggermente inferiore rispetto al 2,98% registrato per un mutuo a tasso fisso. È un punto di svolta, dopo oltre due anni in cui il tasso fisso aveva dominato le preferenze degli italiani, grazie alla sua maggiore stabilità in un contesto economico caratterizzato da incertezza e inflazione elevata.
La situazione era molto diversa solo un anno fa. Nel maggio 2024, il TAN medio del variabile si aggirava intorno al 4,77%, con una rata mensile per un mutuo da 160.000 euro a 20 anni pari a 1.036 euro. Oggi, con la discesa dei tassi, la rata mensile media è scesa a 878 euro, con un risparmio di oltre 158 euro al mese, pari a quasi 38.000 euro in meno sull’intero periodo.
Le ragioni del sorpasso del tasso variabile sul fisso
A determinare questo cambiamento è stato il ciclo di taglio dei tassi avviato dalla Banca Centrale Europea a partire da giugno 2024. Da allora, gli indici Euribor — che regolano il costo dei mutui a tasso variabile — hanno registrato una progressiva discesa. A maggio 2025, l’Euribor a un mese è sceso al 2,09% e quello a tre mesi al 2,10%. Le stime prevedono un ulteriore calo sotto il 2% entro agosto, con una possibile stabilizzazione intorno all’1,80% entro la fine dell’anno.
Il tasso fisso, invece, è rimasto più stabile. Gli indici IRS di riferimento si sono assestati attorno al 2,68% (20 anni) e al 2,56% (30 anni). Di conseguenza, il TAN medio dei mutui a tasso fisso si è mantenuto tra il 2,90% e il 3,00%, con scarti minimi rispetto all’inizio dell’anno.
Ma anche un altro elemento ha giocato a favore del variabile: la progressiva riduzione dello spread applicato dalle banche. Se a gennaio 2025 il differenziale medio sul variabile era appena sotto l’1,00%, oggi si attesta intorno allo 0,75%, mentre lo spread medio per i mutui a tasso fisso è rimasto stabile sullo 0,35%.
Confronta le offerte di mutuo a tasso variabile:
MUTUO MPS MIO ACQUISTO CON GARANZIA CONSAP 50% | |
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TAN: | 2,18% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 500,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 2,45% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 378,74 (mensile) |
MUTUO BBVA | |
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TAN: | 2,38% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 2,55% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 388,96 (mensile) |
MUTUO VARIABILE GREEN - ACQUISTO | |
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TAN: | 2,80% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 500,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 2,89% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 410,68 (mensile) |
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Tasso fisso o variabile: qual è la scelta giusta oggi?
Per chi sta pensando di accendere un mutuo oggi, la scelta tra fisso e variabile si fa più aperta. Negli ultimi due anni, grazie a un TAN medio più vantaggioso, il tasso fisso ha largamente prevalso nelle preferenze degli italiani: è stato scelto dal 92,7% dei clienti di MutuiOnline.it nel 2023, dal 99,2% nel 2024 e dal 99,4% nei primi mesi del 2025. Oggi però il contesto è cambiato e anche il tasso variabile torna ad assumere un ruolo da protagonista, risultando addirittura leggermente più conveniente.
Su un mutuo da 160.000 € a 20 anni, la rata mensile media con tasso variabile è attualmente di € 878 (TAN 2,88%), contro gli € 885 del tasso fisso (TAN 2,98%): un risparmio mensile di circa € 8, che vale oltre € 1.900 sull’intera durata del finanziamento. Se oggi il vantaggio sul fisso è contenuto, il calo rispetto a un anno fa è invece significativo: a maggio 2024, lo stesso mutuo a tasso variabile prevedeva una rata di € 1.036 € al mese (TAN 4,77%), ben € 158 in più, per un costo complessivo maggiore di quasi € 38.000.
Il ruolo dei comparatori online nella scelta del mutuo
Tra le due opzioni di finanziamento, le migliori offerte di tasso fisso hanno un TAN leggermente inferiore rispetto al variabile. A maggio 2025, le migliori promozioni a tasso fisso si attestano su un TAN del 2,43%, contro il 2,47% delle migliori proposte a tasso variabile. Questo significa che, per chi riesce ad accedere alle condizioni più vantaggiose, il fisso può restare una scelta conveniente. In questo nuovo contesto, l’utilizzo di un comparatore come quello offerto da MutuiOnline.it è fondamentale per orientarsi tra le diverse soluzioni.
Naturalmente, resta da considerare l’incognita delle fluttuazioni future. Il fisso continua a rappresentare una garanzia di stabilità nel tempo, ideale per chi ha un budget stabilito o non vuole sorprese. Ma in un contesto di tassi in discesa, il variabile potrebbe offrire margini di risparmio ancora più ampi nei prossimi mesi. In caso di incertezze sul tasso, si può cambiare nel futuro tramite una surroga, opzione gratuita che permette di trasferire il finanziamento da una banca all’altra, con la possibilità di cambiare tipologia di finanziamento.
Le migliori offerte di mutuo a tasso variabile:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
Banca Monte dei Paschi di Siena | 2,18% | € 378,74 | 2,45% |
BBVA | 2,38% | € 388,96 | 2,55% |
Webank | 2,80% | € 410,68 | 2,89% |
ING | 2,69% | € 405,07 | 2,93% |
Banco BPM | 2,70% | € 405,39 | 2,94% |
Credem | 2,63% | € 401,86 | 3,00% |
Crédit Agricole Italia | 2,68% | € 404,54 | 3,01% |
UniCredit | 2,85% | € 413,50 | 3,12% |
Banco di Desio e della Brianza | 2,93% | € 417,68 | 3,22% |
Banca Popolare Pugliese | 3,08% | € 425,93 | 3,25% |