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Spread
Lo spread è un termine inglese che indica una differenza di rendimento tra due valori; nel settore dei mutui indica la maggiorazione praticata dalla banca sul tasso ottenuto dall’indice di riferimento base.
Lo spread è una componente del tasso che le banche praticano alla propria clientela quando devono formulare un preventivo, elaborare un contratto preliminare o calcolare il tasso finale da inserire nell’atto del mutuo. Si tratta della maggiorazione che la banca applica agli indici di riferimento, in base ai quali è possibile identificare la tipologia di mutuo richiesto dalla clientela. Tra i principali indici possiamo indicare:
- IRS;
- Euribor;
- Tasso BCE.
Nel primo caso lo spread applicato all’indice IRS di riferimento determinerà il tasso finale di un mutuo a tasso fisso, se viene invece utilizzato l’indice Euribor o il Tasso BCE saremo in presenza di un mutuo a tasso variabile; la combinazione dei vari indici trova invece applicazione nei prodotti di mutuo a tasso misto, dove al consumatore viene data la facoltà, a seconda delle previsioni sull’andamento dei mercati, se passare da un tipo di tasso a un altro, o se restare con la scelta iniziale fatta al momento della stipula.
Lo spread può essere un indicatore di convenienza della proposta di mutuo che pratica la banca, perché a parità di:
- tipologia di tasso richiesto;
- durata dell’ammortamento;
- importo finanziato;
lo spread sarà il parametro che cambia, determinando in questo modo la convenienza di un’offerta rispetto a un’altra. Il tutto è confrontabile attraverso il Tasso Nominale Annuo o TAN dove lo spread, assieme al tasso rilevato dalla quotazione degli indici, compone il costo effettivo del denaro praticato sul capitale finanziato, al netto delle spese che verranno invece inserite nel TAEG.
Ultimo aggiornamento dicembre 2023