Spese di istruttoria

Le spese di istruttoria sono relative a tutte le attività che la banca svolge in seguito alla ricezione di una richiesta mutuo e che deve attuare per eseguire tutta la procedura che termina con l’erogazione del credito. Durante questo iter la banca deve affrontare una serie di spese, tra le quali è possibile citare:

• costo degli istruttori reddituali che svolgono l’analisi sul merito credito del cliente;
• costi per l’interrogazione delle banche dati;
• costo degli specialisti del tecnico legale che verificano la mutabilità del bene, interfacciandosi con il perito e il notaio;
• costo del bonifico per erogare la somma richiesta dal mutuatario.

L’importo delle spese di istruttoria deve essere riportato fin dalla presentazione al pubblico delle offerte e dei preventivi di mutuo, in aderenza ai principi di trasparenza bancaria, perché il consumatore deve essere in grado di avere le stesse identiche informazioni da tutte le banche, per procedere a un confronto per scegliere la proposta a lui più congeniale.

Le spese devono essere sempre riportato per cifra e valuta in euro, anche se spesso vengono azzerate per rendere la proposta di mutuo concorrenziale, come nel caso dei prodotti a zero spese.

Le spese istruttorie, assieme al costo del denaro espresso con il TAN e ai tributi imposti per legge, confluiscono nel calcolo piano ammortamento e concorrono a determinare l’ammontare della rata; sono inoltre impiegate per il calcolo TAEG, l’indicatore sintetico di costo che fornisce al consumatore una misura percentuale immediata grazie alla quale è possibile:

• avere presente in modo chiaro e immediato il costo dell’operazione;
• poter confrontare efficacemente i preventivi per operare una prima scelta economica.