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I pensionati sempre più a caccia di case ampie
Nel primo semestre dell'anno il 7,8% degli acquisti di casa è stato effettuato da pensionati. Le compravendite si sono concentrate maggiormente sui trilocali. Rispetto al 2019 si registra un lieve aumento della percentuale di pensionati che acquistano casa accendendo un mutuo.

I pensionati vanno sempre più a caccia di case ampie. Le compravendite di questa fetta della popolazione hanno riguardato, infatti, principalmente i trilocali (39,4%) nel primo semestre dell’anno. A seguire ci sono i bilocali (24,7%), i quattro locali (16,5%), le ville, le villette, i rustici, le case indipendenti e semindipendenti, che insieme formano l’11,3% degli acquisti. I cinque locali rappresentano soltanto il 4,6% delle compravendite, mentre i monolocali sono stati scelti solo per il 3,4% delle transazioni effettuate dai pensionati.
Rispetto al primo semestre del 2019, nel primo semestre di quest’anno, si registra un calo della percentuale di acquisti dei bilocali: si è passati dal 28,5% al 24,7%. Crescono, invece, le compravendite di trilocali: nel primo semestre dello scorso anno erano pari al 37,2%. In leggero aumento anche la percentuale di acquisto di 4 locali.
Rispetto ad un anno fa i pensionati vanno alla ricerca di case più grandi: ad aver influito su questa preferenza è stata sicuramente la pandemia con il periodo di lockdown che ha costretto milioni di italiani a stare chiusi in casa per tenere a bada i contagi. Una parentesi dolorosa e alquanto traumatica per buona parte della popolazione ‘tricolore’, che ora valorizza ancor di più la presenza di uno spazio esterno (balcone, terrazzo o giardino) in un’abitazione da comprare.
L’abitazione principale in cima alla classifica
Dall’analisi delle compravendite immobiliari, realizzata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, è emerso che sul territorio nazionale - nel primo semestre del 2020 - il 7,8% degli acquisti di casa è stato effettuato dai pensionati. Il dato è leggermente in calo rispetto allo scorso anno, quando la percentuale si attestava all’8,2%, nel 2018 era dell’8,0% e nel 2017 arrivava all’8,5%.
I pensionati nel 70,9% dei casi hanno acquistato l’abitazione principale; nel 20,2% dei casi hanno comprato casa per investimento e solo per l’8,9% dei casi hanno optato per l’acquisto di una casa vacanza. Rispetto al 2019, nel primo semestre del 2020, sono calate le percentuali di acquisti per investimento e vacanza. In un anno, a causa dell’emergenza sanitaria, gli acquisti di immobili per investimento sono passati dal 24,0% all’attuale 20,2%, mentre gli acquisti di case vacanza sono passati dal 10,3% all’attuale 8,9%.
Più pensionati accendono un mutuo
Rispetto al 2019 si registra un lieve aumento della percentuale di pensionati che acquistano casa accendendo un mutuo. Nel giro di un anno si è passati, infatti, dal 12,0% all’attuale 13,9%. C’è da dire, comunque, che i pensionati che comprano un immobile con l’ausilio di un mutuo rappresentano soltanto il 13,9%, mentre l’86,1% delle compravendite viene effettuato solitamente da questa fetta della popolazione senza l’intervento degli istituto di credito.
L’identikit degli acquirenti
Il 66,3% dei pensionati che ha acquistato un immobile, attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa, è una coppia oppure una coppia con figli. Il 19,5% è single; l’11,0% è vedovo e il 3,3% è separato o divorziato. In particolare le coppie rappresentano il 55,7% degli acquirenti, mentre le coppie con figli il 10,6%.
Spostiamoci ora dall’altro lato, ossia da quello dei venditori. Dallo studio di Tecnocasa viene fuori che il 28,4% di coloro che hanno venduto casa nel primo semestre 2020 è pensionato. Andando più nei dettagli emerge che il 53,3% ha venduto il proprio appartamento per reperire liquidità; il 32,8% per migliorare la qualità abitativa e il 13,9% per trasferirsi altrove. Rispetto al primo semestre del 2019 sale la percentuale di pensionati che vende per reperire liquidità (+2,4%) e cresce anche la percentuale di chi si trasferisce (+2,0%). A presentare il segno meno è, invece, la percentuale di chi vende per migliorare la qualità abitativa (-4,4%).
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