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I pensionati preferiscono i trilocali
Dopo il lockdown e la fase più acuta dell'emergenza coronavirus, le preferenze degli italiani sono cambiate in ambito immobiliare. E anche i pensionati prediligono abitazioni più grandi e dotate di spazi esterni, quali terrazzi, balconi e giardini. Trilocali e ville primi in classifica.
È il trilocale l’appartamento che più piace ai pensionati italiani. La fotografia è stata scattata dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, secondo cui le compravendite di tali abitazioni, effettuate dai dipendenti in riposo, hanno rappresentato il 41,9% delle transazioni nel primo semestre del 2021.
Un altro dato rilevante è relativo agli acquisti delle soluzioni indipendenti e semindipendenti che hanno fatto un bel balzo in avanti. Mentre nel 2019-2020 ville e villette rappresentavano circa l’11% delle scelte (11,4% nel primo semestre 2019 e l’11,3% nel primo semestre 2020), nei primi sei mesi del 2021 si è arrivati al 13,5%.
Le preferenze sono cambiate dopo il lockdown e la fase più acuta dell’emergenza coronavirus. Stare chiusi in casa per mesi ha spinto gli italiani a rivalutare i propri gusti in ambito abitativo. Ormai da mesi si opta per abitazioni più grandi e soprattutto dotate di spazi esterni: terrazzi, balconi e giardini. In calo, invece, la percentuale di acquisto dei bilocali: si è passati dal 28,5% del 2019 al 22,8% del 2021. Nel primo semestre del 2020 il dato era pari al 24,7%. Stabili le percentuali di compravendite dei 5 locali e oltre: sia nel primo semestre 2020 che 2021 è pari al 4,6%.
Chi è pensionato è portato più all’acquisto di un immobile che alla locazione. Rispetto alle altre fasce della popolazione, chi vive di pensione è al terzo posto tra gli acquirenti casa. Al primo posto ci sono i dipendenti e al secondo i professionisti.
Lo studio rivela che nei primi sei mesi dell’anno i pensionati hanno comprato casa per viverci. Nel 68,6% dei casi le compravendite sono state finalizzate, dunque, all’acquisto dell’abitazione principale. Solo nel 9,1% dei casi l’acquisto ha interessato le case vacanza, mentre nel 22,4% delle volte si è trattato di un acquisto per investimento. Queste ultime transazioni hanno presentano un calo durante la fase più buia della pandemia per poi riprendersi proprio quest’anno.
I pensionati che comprano casa sono nel 66,1% dei casi una coppia o fanno parte di una famiglia. La percentuale dei single vedovi, divorziati e separati rappresentano il 33,9% del campione. In particolare nel primo semestre del 2021 le coppie pensionate acquirenti rappresentano il 55,5%; le coppie con figli il 10,6%; i single il 19,8% e i vedovi l’11,4%. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i numeri non risultano così variati. Nei primi sei mesi del 2020, infatti, le coppie pensionate che hanno comprato casa rappresentavano il 55,7% degli acquirenti; le coppie con figli il 10,6%; i single il 19,5% e i vedovi l’11%. Rispetto al primo semestre del 2019 è calata la percentuale di acquisti da parte dei pensionati vedovi, all’epoca pari al 13,4%, mentre è aumentata la percentuale delle coppie pensionate senza figli, prima pari al 53,8% del campione esaminato.
Chi opta per un finanziamento rientra in una quota che nel primo semestre del 2021 è pari al 14,9% sul totale. Nell’85,1% delle volte le compravendite vengono, infatti, portate a termine senza far ricorso a un prestito ipotecario.
Rispetto al passato i pensionati optano comunque di più per un mutuo grazie ai tassi di interesse vantaggiosi. Nel primo semestre 2019 la quota di pensionati che ha avuto accesso a un mutuo casa si attestava al 12%, mentre nei primi sei mesi dello scorso anno la percentuale era pari al 13,9%. I numeri rivelano, dunque, una lieve crescita rispetto al passato.