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I nuovi mutui in area 3,5%
L'Abi conferma quanto da tempo rilevato dall'Osservatorio di MutuiOnline.it. I tassi dei finanziamenti hanno imboccato con decisione la strada della discesa e la tendenza non riguarda solo i mutui, bensì anche il settore del credito al consumo. Ecco i trend.

Solo pochi mesi fa in pochi ci avrebbero scommesso, eppure i tassi relativi ai nuovi mutui sono in forte calo sebbene la Bce fin qui si sia limitata a un solo taglio, per altro nell’ordine dello 0,25%. Segnale evidente del fatto che il mercato si muove in anticipo rispetto alle decisioni dell’Eurotower e oggi scommette con decisione su un allentamento monetario ben più consistente di quanto si è visto fino ad ora.
Nove decimali in meno in un semestre
Dal consueto Bollettino mensile redatto dall’Abi emerge che a giugno il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,56%, rispetto al 3,61% di maggio 2024 e al 4,42% di dicembre 2023. Dunque una contrazione consistente, ma la forbice è ancora più ampia se si ha la pazienza di confrontare le diverse offerte presenti sul mercato. Ad esempio, dall’ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it emerge che a giugno il miglior mutuo a tasso fisso si è attestato al 2,90%, mentre il migliore dell’opzione variabile al 4,53%.
Tornando al Bollettino dell’Abi, nell’ultimo mese del primo semestre, l’Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,70%, in contrazione di due punti base rispetto al mese precedente e in diminuzione di 30 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre scorso, quando è stato raggiunto il picco di mercato.
Confronta le offerte di mutuo a tasso fisso:
MUTUO BBVA | |
---|---|
TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
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TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
---|---|
TAN: | 3,01% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 3,39% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 422,14 (mensile) |
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Migliorano le condizioni per i prestiti
Di pari passo migliorano anche le condizioni per i prestiti. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 5,25% rispetto al 5,38% di maggio 2024 e al 5,45% di dicembre 2023; mentre il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,77% dal 4,80% del mese precedente.
Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a giugno 2024 è sceso a 193 punti base (dai 200 punti nel mese precedente).
Quanto ai rendimenti a vantaggio dei risparmiatori, invece, il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a giugno 2024 è stato il 3,39%, in calo rispetto al 3,50% di maggio. Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 310 punti base.
Volumi in calo, pesa la congiuntura
Calano, infine, i volumi di credito, una tendenza che gli analisti attribuiscono al ciclo economico, che riduce sensibilmente la domanda. A giugno i prestiti a imprese e famiglie sono scesi dell’1,7% rispetto a un anno prima, in rallentamento rispetto al calo registrato a maggio 2024 (-2,1%) quando i prestiti alle imprese erano diminuiti del 3,1% e quelli alle famiglie dell’1,1%.
Di positivo c’è che la qualità del credito resta tendenzialmente buona. A maggio i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono leggermente diminuiti a 30,3 miliardi di euro, dai 30,5 miliardi di dicembre 2023 (31,2 miliardi a settembre 2023). Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di 166 miliardi. Questo crea le condizioni per una ripresa delle erogazioni non appena la domanda tornerà positiva, dato che non ci sono particolari problemi di bilancio in capo agli istituti.
Nel primo trimestre del 2024 il prodotto interno lordo dell’Italia è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (+0,1% nel quarto trimestre 2023) e dello 0,7% su base annuale. Stando alle ultime previsioni, l’intero anno non dovrebbe discostarsi granché da questo ritmo.
Una crescita non certo esaltante, senza dimenticare che molto dipenderà anche dall’andamento dell’inflazione, che incide in maniera importante sulla dinamica dei consumi. A giugno, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è cresciuto del +0,8% (come nel mese precedente), mentre la componente “core” (al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici) è rimasta al +2,0%. Livelli contenuti rispetto a quelli registrati tra il 2021 e il 2023. Se non vi saranno cambi di rotta su questo fronte, considerato che anche nel resto del Vecchio Continente l’inflazione sta rallentando, è molto probabile che la Bce tagli i tassi ufficiali a settembre, con benefici per il ciclo economico.
Le offerte di mutuo a tasso fisso oggi:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
BBVA | 3,05% | € 424,31 | 3,24% |
BNL - Gruppo BNP Paribas | 2,90% | € 416,23 | 3,35% |
Credem | 3,01% | € 422,14 | 3,39% |
Intesa Sanpaolo | 3,21% | € 433,01 | 3,40% |
Webank | 3,32% | € 439,06 | 3,43% |
Crédit Agricole Italia | 3,12% | € 428,10 | 3,46% |
Banco BPM | 3,22% | € 433,56 | 3,49% |
Banca Monte dei Paschi di Siena | 3,27% | € 436,30 | 3,58% |
Banco di Desio e della Brianza | 3,42% | € 444,59 | 3,65% |
BPER Banca | 3,40% | € 443,48 | 3,66% |