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Case: in calo la percentuale di acquisti per investimento

Mercato immobiliare, scende la percentuale di acquisti per investimento e si attesta al 16,8%. Registrata una contrazione rispetto agli ultimi anni, quando si sono toccate punte del 17,9%. Cambiate le preferenze degli italiani: le soluzioni indipendenti e semindipendenti superano i bilocali.

18/09/2020
Case: in calo la percentuale di acquisti per investimento

È in discesa la percentuale di acquisti di case per investimento. A rivelarlo è l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa che ha esaminato un campione di 16.000 compravendite effettuate nei primi sei mesi dell’anno mediante le proprie agenzie operative in tutta Italia.

Un periodo sicuramente particolare, quello del primo semestre del 2020, a causa dell’emergenza coronavirus. Dall’indagine emerge che la percentuale di acquisti per investimento è scesa al 16,8%: è stato registrato, dunque, un calo rispetto agli ultimi anni, quando si sono toccate punte del 17,9%. L’analisi ha evidenziato anche un cambio nella scelta delle tipologie abitative: per la prima volta le soluzioni indipendenti e semindipendenti superano bilocali. Sono, invece, i trilocali le tipologie di casa maggiormente compravendute in Italia.

Apprezzate le soluzioni indipendenti e semindipendenti 

Nel primo semestre del 2020 il 77,6% delle compravendite ha riguardato l’acquisto dell’abitazione principale; il 16,8% ha fatto riferimento agli acquisti per investimento e solo il 5,6% delle transazioni ha riguardato la compravendita di case di vacanza.

Sono stati soprattutto gli effetti legati alla pandemia da Covid-19 a rallentare gli acquisti per investimento, che negli ultimi anni avevano presentato una costante crescita, raggiungendo il 17,9% nel 2019.

In cima alla classifica resta sempre il trilocale, che si aggiudica il 34,9% delle preferenze. Si piazzano al secondo posto le soluzioni indipendenti e semindipendenti che, nel primo semestre del 2020, sono state scelte nel 20,0% dei casi. Al terzo posto ci sono gli appartamenti con 4 locali (17,4%). I bilocali si fermano al 19,3%, mentre i monolocali al 2,6%.

Questo interesse per le abitazioni più ampie, e soprattutto caratterizzate da spazi esterni, è cresciuto dopo il periodo del lockdown, quando milioni di italiani sono stati costretti a chiudersi in casa per scongiurare altri contagi da coronavirus. Nei primi sei mesi dell’anno i monolocali e i bilocali sono stati poco gettonati per effetto del calo di acquisti per investimento.

Dall’indagine effettuata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa si evince che chi compra l’abitazione principale sceglie i trilocali, le soluzioni indipendenti e semindipendenti e 4 locali. Chi compra per investimento opta, invece, soprattutto per i bilocali e i trilocali. Il trilocale rappresenta il tipo di casa più gettonata anche per la vacanza, ma c’è da dire che per questo tipo di acquisto si scelgono soprattutto le soluzioni indipendenti (29,1% delle compravendite).

L’identikit degli acquirenti

Nel 55,8% dei casi, secondo l’indagine effettuata dal Gruppo Tecnocasa, a comprare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni. Registrati un 22,0% di acquirenti tra 45 e 54 anni e percentuali in calo al crescere delle fasce di età. 

Nell’ultimo semestre emerge anche un aumento della percentuale di acquirenti con un’età inferiore ai 35 anni. Sono davvero, tanti, infatti, i giovani che, grazie ai tassi sui mutui ai minimi storici, stanno optando per l’acquisto piuttosto che per la locazione.

Nel 27,4% dei casi a comprare casa sono persone di età compresa tra i 35 e i 44 anni. Nel 28,4% dei casi gli acquirenti hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni. Coloro che hanno più di 65 anni e comprano un immobile rappresentano soltanto l’8,5% degli acquirenti. Il 13,7% degli acquirenti è rappresentato da chi ha un’età compresa tra i 55 e i 64 anni.

A comprare casa attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa sono state soprattutto coppie e coppie con figli: compongono il 70,5% del campione. In numero inferiore gli acquirenti single, la cui percentuale si attesta sul 29,5%. Rispetto al primo semestre del 2019 lo studio rivela un lieve aumento della percentuale di single che passa dal 28,7% all’attuale 29,5%.

Chi sono i venditori?

Dall’analisi delle compravendite viene fuori che nel primo semestre del 2020 chi ha venduto casa, lo ha fatto per reperire liquidità (45,4%). A seguire ci sono coloro che hanno venduto casa per migliorare la qualità abitativa (41,7%) e chi si è trasferito in un altro quartiere o in un’altra città (12,9%). Simili percentuali si sono registrate anche nei primi mesi del 2019.

A cura di: Tiziana Casciaro

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