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Quali documenti sono necessari per ottenere un mutuo?

Dai dati anagrafici alla dichiarazione dei redditi fino agli atti dell’immobile: scopriamo quali sono i documenti da presentare alla banca per ottenere un mutuo. Sulla base di essi, l’istituto di credito valuterà la capacità di rimborsare con rate mensili il finanziamento richiesto.

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Documenti per richiedere un mutuo: quali servono?

Ci sono una serie di documenti da presentare alla banca per ottenere un mutuo. All’istituto di credito serve analizzarli per valutare se la situazione reddituale e patrimoniale del richiedente consenta di rimborsare, con rate mensili di pari importo, l’ammontare complessivo del finanziamento richiesto. 

Non c’è un elenco prefissato di documenti che una banca può richiedere. Ogni istituto di credito può esigere tutta la documentazione che ritiene necessaria per una completa valutazione della domanda di un mutuo. Ed è per questo motivo che viene aperta un’istruttoria, la quale è chiusa in media nell’arco di 60 giorni,con l’erogazione del mutuo. 

Detto che, per ottenere un mutuo, ci sono alcuni criteri standard che dipendono dall’età e dalla cittadinanza, così come quelli riguardanti la storia e l’affidabilità creditizia del richiedente, la banca può richiedere documenti aggiuntivi anche in base alla professione svolta: lavoratore dipendente, lavoratore autonomo, imprenditore, libero professionista o pensionato. 

A questo proposito c’è da tener presente che la banca potrebbe anche richiedere documenti ulteriori, come per esempio: copia del contratto lavorativo o, in alternativa, la dichiarazione del datore di lavoro dellanzianità di servizio del dipendente; copia dell’eventuale estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (CCIA); copia dell’attestato di iscrizione a un albo professionale.

Dati anagrafici, reddituali e dell’immobile: l’elenco completo

Qui di seguito, ecco un elenco dei documenti che, di solito, sono richiesti per avere un mutuo per l’acquisto della casa. 

Documenti anagrafici:

  • carta d’identità o passaporto;
  • codice fiscale;
  • certificato contestuale (che comprende i certificati di residenza e lo stato di famiglia);
  • permesso di soggiorno (per cittadini extracomunitari);
  • se il richiedente è coniugato, estratto dell’atto di matrimonio (per evincere il regime patrimoniale dei coniugi);
  • se il richiedente è separato/divorziato, omologa di separazione o sentenza di divorzio. 

Documenti reddituali:

  • ultime due dichiarazione dei redditi (modello 730 o Certificazione Unica);
  • ultime due buste paga (per i lavoratori dipendenti) o cedolini della pensione (per i pensionati);
  • modello F24 dei pagamenti di imposte, tasse e tributi;
  • estratto conto del conto bancario/postale aggiornato. 

Documenti dell’immobile

  • proposta d’acquisto, preliminare di compravendita o compromesso;
  • atto di provenienza dell’immobile (il rogito, cioè l’atto con cui lattuale venditore ha acquisito la proprietà dellimmobile);
  • planimetria catastale;
  • certificato di abitabilità rilasciato dal Comune;
  • concessione edilizia (solo per gli immobili di nuova costruzione). 

A questi documenti, va aggiunta la perizia sull’immobile che la banca richiede a un tecnico di effettuare (mediante un sopralluogo) per determinare il valore dell’immobile per il quale si richiede il mutuo. Oltre alla valutazione, il tecnico dovrà includere nella perizia anche la storia catastale dell'immobile e gli atti ufficiali della proprietà. Ma quanto tempo occorre per la perizia? Non c’è un termine temporale obbligatorio, per cui i tempi possono variare da banca a banca. Ma, in genere, oscillano tra i 10-15 giorni. 

Inoltre, alla domanda per un mutuo va allegata anche la relazione notarile preliminare: è un atto con il quale un notaio identifica limmobile e ne attesta proprietà ed eventuali trascrizioni pregiudizievoli, come precedenti ipoteche o pignoramenti.

Meno burocrazia e tempi più rapidi con l’autocertificazione

La conversione in legge nel 2020 del cosiddetto Decreto Semplificazioni ha snellito l’iter burocratico per la richiesta di mutuo e, di conseguenza, ha accorciato i tempi e reso la procedura più veloce. Grazie al provvedimento per la semplificazione, la pubblica amministrazione e anche le banche, in quanto “soggetti erogatori di servizi”, hanno l’obbligo di accettare lautocertificazione da parte del cittadino. 

Il Testo Unico sulla documentazione amministrativa permette di avvalersi dell’autocertificazione per una serie di atti da allegare alla domanda del mutuo. Per esempio: certificato di residenza (anche storica), stato di famiglia (con eventualmente indicate le relazioni di parentela), stato libero, regime patrimoniale in base allatto di matrimonio e altri documenti ancora.

Documentazione completa, istruttoria più veloce

I tempi dell’istruttoria, in media due mesi, possono essere rispettati e, magari, anche abbreviati, se il richiedente presenta alla banca, con la quale intende sottoscrivere un mutuo, tutta la documentazione necessaria in modo completo e preciso. Così l’istituto di credito può avere un quadro chiaro ed esaustivo per fare la sua valutazione. Perché minori sono gli ostacoli che la banca incontra nella fase di istruttoria, maggiore sarà la certezza di vedersi accolta la richiesta di finanziamento per comprare casa e, di conseguenza, sarà più celere l’erogazione del mutuo. 

C’è un altro elemento di cui tenere conto: più la documentazione è minuziosa e dettaglia, più il richiedente può vedersi confermato il tasso di interesse inizialmente proposto dalla banca, sia esso un tasso fisso o un tasso variabile, in quanto gli indici Euribor o IRS possono variare le loro percentuali abbastanza frequentemente.

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Ultimo aggiornamento giugno 2024

A cura di: Beatrice Anedda

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