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Si annuncia un 2022 spumeggiante per l’immobiliare italiano

Non un semplice rimbalzo, ma un rialzo strutturale. Sembra questo il trend che sta interessando il settore immobiliare italiano. Dal numero delle compravendite alla dinamica dei prezzi, tutto spinge in direzione di un anno al rialzo. Un traino per l'intera economia nazionale.

05/01/2022
giovane coppia sorridente nella loro nuova casa
Un 2022 di gran carriera per l'immobiliare

L’effetto rimbalzo va considerato, ma non basta a spiegare il buon andamento del mercato immobiliare nel 2021. La migliore premessa per un 2022 in ulteriore crescita, tra voglia delle famiglie di acquistare e condizioni di mercato ancora positive, anche se probabilmente non per molto.

Compravendite al top

Secondo le prime stime degli operatori, il 2021 si chiude intorno a quota 700mila compravendite. Un dato sensibilmente superiore non solo a quello del 2020 (557mila), che è stato fortemente condizionato dal lockdown di primavera, ma anche ai livelli registrati prima della pandemia, caratterizzati da una media di 605-615mila transazioni.

Per trovare un livello superiore occorre tornare al 2007 (ben 786mila compravendite), l’ultimo anno prima che scoppiasse la grande crisi globale dovuta ai mutui subprime americani. A partire da quel momento il mercato immobiliare mondiale ha vissuto un quinquennio difficile, ma con accenti diversi: mentre negli Stati Uniti e in Europa vi è stato un crollo dei prezzi nei due anni successivi, seguito poi da un progressivo recupero delle quotazioni, l’Italia ha inizialmente retto meglio, salvo poi incamminarsi in un trend discendente durato fino al 2017. Quindi un biennio di leggera ripresa, seguito da un nuovo stop con lo scoppio della pandemia. Il risultato è che nell’arco degli ultimi dieci anni, segnala Eurostat, i prezzi delle case italiane sono crollati del 15% a fronte di un aumento medio del 26% nell’Unione Europea.

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Nuovo anno sotto i buoni auspici

Detto di quel che è stato, le indicazioni degli esperti sono positive anche per il nuovo anno. Scenari Immobiliari si attende un ulteriore incremento delle quotazioni nell’ordine del 10%. Anzi, la società di consulenza vede un potenziale ben maggiore, ma occorre fare i conti con la limitata offerta di soluzioni di buona qualità.

In sostanza molte famiglie sono alla ricerca di una casa nuova per un miglioramento abitativo, ma non riescono a trovare la soluzione giusta. Un aspetto rilevato anche da Nomisma, secondo cui in Italia ci sono tre milioni di famiglie intenzionate ad acquistare casa. Non tutte lo faranno e in molti casi non si tratta del primo acquisto, bensì di una soluzione maggiormente in linea con le nuove esigenze.

L’esperienza pandemica ha portato a riconsiderare molte priorità, tra le quali quelle abitative. Con la crescente consapevolezza di quanto sia importante uno stile di vita sano e con lo smart working che in molti casi evolve da soluzione emergenziale a strutturale, molti italiani vanno alla ricerca di un’abitazione più grande e immersa nel verde. Per farlo, sono disposti anche a spostarsi in provincia o nella periferia dei grandi centri urbani in modo da poter trovare prezzi al metro quadro più contenuti.

Differenze territoriali

La ripresa dell’economia e il ritorno dell’interesse verso l’immobiliare come investimento (anche alla luce delle crescenti incertezze che caratterizzano gli asset finanziari) spingeranno verso l’alto i prezzi, con Scenari Immobiliari che stima una forchetta tra il +1% di Catania e il +5% di Milano.

A sostenere l’immobiliare è anche l’atteggiamento delle banche sul fronte dei mutui. Si tratta di un business che mantiene tassi di insolvenza particolarmente contenuti e questo spinge gli istituti di credito a cavalcarlo in modo convinto. Infine uno sguardo ai tassi: nelle ultime settimane si è assistito a un leggero incremento del fisso, un trend che potrebbe rafforzarsi nei mesi a venire. Rispetto alle medie storiche, comunque, i livelli attuali restano eccezionalmente bassi.

A cura di: Luigi dell'Olio

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