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Riunione BCE: ancora prudenza sul taglio dei tassi
Christine Lagarde raffredda gli entusiasmi sul calo dei tassi: le stime sull’evoluzione dell’inflazione rimangono invariate, nonostante il leggero aumento a dicembre. L’IRS da ottobre 2023 è sceso di circa 80 punti base, influenzando il calo dei tassi fissi, mentre l’Euribor è più o meno stabile.

La prima riunione della BCE del 2024 ha confermato la linea prudente adottata fino ad ora, raffreddando gli entusiasmi sul calo dei tassi: persiste, infatti, l’incertezza su quando ci sarà il taglio dei tassi dopo una leggera ri-accelerazione dell’inflazione avvenuta a dicembre 2023, quando si è toccato il 2,9% rispetto al 2,4% di novembre. Nonostante questo, Christine Lagarde ha sottolineato come questo lieve rialzo dell’inflazione non fermerà la tendenza al ribasso di fondo, che prosegue grazie alle restrittive condizioni di finanziamento. Qualsiasi decisione futura della Banca Centrale Europea sarà presa considerando tutti i dati a disposizione e ogni aspetto economico-finanziario.
Il Direttore Generale di Gruppo MutuiOnline, Alessio Santarelli, commenta così l’andamento del mercato dei mutui: "Oggi nel mercato dei mutui c’è un cauto ottimismo: il miglior tasso fisso su un mutuo acquisto a 20 anni si attesta al 2,7% e le surroghe tornano a essere convenienti, permettendo di risparmiare fino a 15mila euro su un mutuo da 120mila euro a 25 anni. Dato il forte rallentamento delle principali economie europee, ci aspettiamo che la BCE interverrà riducendo i tassi entro la fine del primo semestre 2024. La velocità con cui questo dovrebbe accadere sarà fortemente influenzata dalle decisioni della Federal Reserve, che a dicembre aveva pronosticato significative riduzioni dei tassi, ma che oggi affronta ancora un quadro complesso con una crescita fin troppo rapida del PIL (il terzo trimestre ha registrato +4,9%) che è possibile farà posticipare ogni intervento di espansione monetaria nella area dollaro. "
Tasso variabile stabile, tasso fisso intorno al 3%
Guardando più nel dettaglio i tassi, è possibile vedere come da ottobre i tassi fissi abbiano registrato una discesa media di 73 punti base, passando dal 4,08% al 3,35%, ma sul mercato al momento è possibile trovare tassi anche al 3,10% e al 2,70% se si considerano i mutui green. Questo prodotto sta acquisendo sempre più popolarità - tanto da essere scelto dall’8,5% degli utenti di MutuiOnline.it nel quarto trimestre 2023 - perché permette di acquistare un immobile in classe energetica A o B riducendo il tasso di interesse del mutuo fino a 40 punti base.
Invece, il tasso variabile più basso si attesta al 4,71% e questo, viste le tempistiche di riduzione dei tassi, porta il tasso fisso ad essere maggiormente consigliato per la sicurezza e la convenienza. Infatti, in questo primo mese del 2024, le richieste di mutuo a tasso variabile rappresentano il 2,6% del totale, mentre i mutui a tasso fisso costituiscono il 96,2%. Gli importi medi richiesti in questa prima tranche di anno sono aumentati dell’8,3%, passando da 129.851 € a 140.692 €, mentre si registra una leggera diminuzione del reddito medio dei richiedenti (da 2.968 € a 2.913 €): entrambi segnali positivi per il mercato dei mutui.
La crescita delle surroghe
La diminuzione dei tassi di interesse ha portato ad una nuova crescita delle surroghe registrata in queste prime settimane del 2024: chi ha acceso un mutuo nell’ultimo anno e mezzo, infatti, cerca di sostituire il proprio tasso variabile.
I dati dell'Osservatorio di MutuiOnline.it evidenziano una crescita della quota delle surroghe dal 21,5% dell’ultimo trimestre del 2023 al 37,6% a gennaio. Il 96,9% delle richieste di surroga è a favore di un tasso fisso, una scelta comprensibile considerando che il tasso variabile, a causa del persistente costo del denaro elevato, non ha ancora avviato una discesa significativa. Inoltre, rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno, il periodo attuale mostra un aumento significativo delle richieste di surroga del mutuo con una durata oltre i 30 anni (dal 19,3% al 28,8% del mix) e un incremento del 16,5% dell'importo medio richiesto, che passa da 128.800 € a 150.054 €. Si osserva inoltre un aumento delle richieste di surroga da parte degli under 36, tutti segnali che evidenziano un fermento nel mercato.
I migliori mutui a tasso fisso di oggi:
MUTUO BBVA | |
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TAN: | 3,05% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 3,24% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 424,31 (mensile) |
MUTUO SPENSIERATO PLUS EDITION | |
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TAN: | 2,90% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.000,00 Perizia: € 350,00 |
TAEG: | 3,35% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 416,23 (mensile) |
MUTUO TASSO FISSO | |
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TAN: | 3,00% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 1.200,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 3,38% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 421,60 (mensile) |
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MUTUO GIOVANI | |
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TAN: | 3,21% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 750,00 Perizia: € 320,00 |
TAEG: | 3,40% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 433,01 (mensile) |
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MUTUO FISSO IRS GREEN - ACQUISTO | |
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TAN: | 3,32% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 500,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 3,43% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 439,06 (mensile) |
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