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Mutuo ristrutturazione: a chi spetta la detrazione sugli interessi passivi?

La normativa fiscale italiana prevede un'importante agevolazione per chi stipula un contratto di mutuo ristrutturazione: la detrazione degli interessi passivi. La detrazione va dichiarata nel Modello 730 o Unico, ma è importante conservare i documenti relativi ai pagamenti degli interessi.

giovane coppia felice che utilizza il computer portatile mentre è seduta sul pavimento di casa
Mutuo ristrutturazione: le agevolazioni fiscali previste

Oggi recuperare il patrimonio edilizio dà accesso a importanti agevolazioni fiscali, sia se i lavori interessano singole unità abitative sia se riguardano lavori su parti comuni di edifici condominiali. La misura più conosciuta prevede una detrazione dall’IRPEF delle spese sostenute per gli interventi di:

  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia;
  • manutenzione ordinaria per le parti comuni degli edifici.

Mutuo ristrutturazione: detrazioni IRPEF per gli anni 2025, 2026 e 2027

Per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, la legge ha rimodulato i termini di fruizione e le aliquote di detrazione, prevedendo benefici più alti se le spese per l’intervento sono sostenute da un titolare di diritto di proprietà (o di diritto reale di godimento) sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.

In particolare, per il 2025 la detrazione è del:

  • 50% - con limite massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro - per interventi effettuati sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità stessa;
  • 36% - con limite massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro - negli altri casi in cui spetta l’agevolazione.

Negli anni 2026 e 2027 la detrazione sarà, invece pari al:

  • 36% - con limite massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro - per interventi effettuati sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità stessa;
  • 30% - con limite massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro - negli altri casi in cui spetta l’agevolazione.

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Come funziona la detrazione degli interessi passivi sui mutui ristrutturazione?

La detrazione degli interessi passivi sui mutui ristrutturazione consiste in un’agevolazione destinata a chi stipula il contratto di mutuo e avrà il possesso dell’immobile, a titolo di proprietà o di altro diritto reale e nella quale egli o i suoi familiari intendono dimorare abitualmente.

Questa misura consiste nella detrazione dall’IRPEF degli interessi passivi e i relativi oneri accessori pagati sui mutui ipotecari stipulati a partire dal 1998 per la ristrutturazione o la costruzione dell’abitazione principale. Si può così portare in detrazione il 19% degli interessi pagati, indicando l’importo nella dichiarazione annuale dei redditi. L’importo massimo su cui calcolare la detrazione è pari a 2.582,25 euro.

In caso di contitolarità del contratto di mutuo o di più contratti di mutuo, il limite di 2.582,28 euro si riferisce all’ammontare complessivo degli interessi, oneri accessori e quote di rivalutazione sostenuti. Secondo quanto previsto dalla normativa, la detrazione è valida anche per gli interventi effettuati su un immobile acquistato allo stato grezzo e per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di un fabbricato rurale da adibire ad abitazione principale del coltivatore diretto.

Come ottenere la detrazione degli interessi passivi sui mutui ristrutturazione?

Il contribuente, che intende beneficiare dell’agevolazione, deve risultare in possesso:

  • delle quietanze di pagamento degli interessi passivi relativi al mutuo;
  • della copia del contratto di mutuo, da cui emerga che il finanziamento è stato acceso per realizzare gli interventi di costruzione o di ristrutturazione;
  • della copia della documentazione attestante l’effettivo sostenimento delle spese di realizzazione degli interventi stessi.

Ci sono anche delle condizioni di accesso alla detrazione, ovvero:

  • il mutuo deve essere stipulato nei 6 mesi antecedenti la data di inizio dei lavori di costruzione o nei 18 mesi successivi;
  • l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro 6 mesi dal termine dei lavori;
  • il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell’unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.

È possibile fruire contemporaneamente della detrazione degli interessi per mutui ipotecari contratti per la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale e della detrazione del 50% per le spese sostenute per la ristrutturazione degli immobili.

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A cura di: Tiziana Casciaro

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