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5 buoni motivi per ristrutturare casa con un mutuo

La spesa media di una ristrutturazione si aggira tra i 50 e gli 80.000 euro, cifra che ci consentirà due vantaggi: scegliere una durata più breve e sostenere una rata più piccola. Inoltre, la durata breve e la somma contenuta sono le condizioni ideali per approfittare di un tasso variabile.

03/05/2021
casa in ristrutturazione con impalcature e scale in evidenza
I mutui ristrutturazione sono offerti alle stesse condizioni dei mutui prima casa

Costretti a casa a lungo durante questa pandemia, tutti abbiamo desiderato una soluzione più comoda e grande, magari con un terrazzo o immersa nel verde subito fuori città. Si spiega così l’aumento di domanda di immobili secondo le nuove esigenze emerse proprio durante i lockdown e un mercato immobiliare tutto sommato ancora dinamico nonostante i duri colpi dell’ultimo anno.

Oltre all’acquisto, la soluzione per realizzare un ambiente come sogniamo può essere la ristrutturazione: ripensare a spazi e ambienti, renderli più belli, efficienti e funzionali. Un obiettivo che si pongono anche le disposizioni di Governo in materia fiscale, volte ad agevolare in tanti modi chi interviene in casa con lavori di ristrutturazione o di messa in sicurezza della casa.

Se non si dispone del budget necessario per i lavori, è naturale ricorrere a un mutuo ristrutturazione, un prestito garantito dallo stesso immobile oggetto di intervento, da rimborsare in rate per un periodo di tempo stabilito. Le condizioni in termini di costi e tassi da sostenere sono praticamente uguali a un mutuo acquisto prima casa, quindi molto convenienti in questo momento.

Ma quali sono i motivi che ci devono indurre a scegliere un mutuo ristrutturazione? Li abbiamo riassunti qui.

La convenienza

Nonostante il leggero aggiustamento dei tassi intervenuto di recente, adesso è possibile portarsi a casa un mutuo per ristrutturazione a tasso fisso all’1,00% e un mutuo a tasso variabile sotto lo 0,50%, condizioni ancora straordinarie per un finanziamento. Basta dare uno sguardo alla pagina dei migliori mutui ristrutturazione di MutuiOnline.it per rendersi conto che confrontando le offerte le condizioni delle banche possono essere ancora molto competitive.

La semplicità

Ottenere un mutuo ristrutturazione è più semplice rispetto a un mutuo per acquistare. Questo perché le somme sono in genere contenute e la casa è già di proprietà, quindi una garanzia per la banca. L’atteggiamento dell’istituto di credito sarà per questo di maggiore disponibilità e apertura nei confronti di chi richiede il mutuo.

La rata bassa

La spesa per ristrutturare dipende evidentemente da molti fattori, prima di tutto le dimensioni della casa e gli interventi che si intende praticare, ma in genere si tratta di una spesa più limitata rispetto a un classico mutuo acquisto. La spesa media di una ristrutturazione si aggira infatti tra i 50 e gli 80.000 euro, cifra che ci consentirà due vantaggi: scegliere una durata più breve e sostenere una rata più piccola.

Il tasso variabile

Durata breve e somma contenuta sono anche le condizioni ideali per approfittare di un tasso variabile. La Bce è ancora rassicurante sulla volontà di non aumentare i tassi di interesse e ci vorrà un bel po’ di tempo prima che i rialzi avranno evidenti ripercussioni sulla rata: tempo più che sufficiente per godere dei vantaggi di un tasso variabile prima di entrare nella seconda metà dell’ammortamento, arrivando a smaltire tutti gli interessi per iniziare invece a pagare la quota capitale del mutuo.

Il Superbonus

Uno degli argomenti che ha tenuto banco nei giorni di messa a punto del Recovery Plan da parte del premier Mario Draghi è stato il Superbonus. La maxi detrazione per chi interviene con lavori “importanti” di efficientamento energetico o messa in sicurezza della casa, consente uno sconto nei cinque anni seguenti alla ristrutturazione pari all’intero importo, oltre al 10%, ma anche la cessione del credito alla ditta dei lavori, alla banca, all’assicurazione o altri enti preposti che anticiperanno la somma per usufruire dopo del credito d’imposta. 

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e resilienza) prevede per adesso oltre 18 miliardi destinati al Superbonus al 110%, finanziandolo fino alla fine del 2022 ma con una proroga plausibile al 2023.

C’è tuttavia da considerare che il Superbonus prevede un tetto di spesa (ad esempio di 30.000 euro per i condomini con più di 8 unità abitative), che con molta probabilità richiederà maggiore disponibilità di quella recuperata. Inoltre l’applicazione della misura fiscale necessita che si utilizzi un consulente certificato e si commissioni una perizia, tutte spese in più da pagare di tasca propria. Ecco che avere una parte di denaro di cui disporre diventa praticamente fondamentale per affrontare i lavori e anche in questo caso il ricorso a un mutuo ristrutturazione può risolvere parte delle spese.

A cura di: Paola Campanelli

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