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Mercato immobiliare 4° trimestre 2023: le case più vendute
Fotografia in cifre di Bankitalia sulle vendite di abitazioni in Italia: l’81% delle compravendite è di immobili preesistenti, il 40% delle abitazioni è di piccole dimensioni (inferiori a 80 mq), il 60% è di classe energetica bassa. Ecco come superare la difficoltà di trovare un mutuo conveniente.

Otto case su 10 vendute in Italia nel quarto trimestre 2023 non sono di nuova costruzione. Infatti, l’81% delle cessioni ha interessato immobili preesistenti. Si tratta di abitazioni di piccole dimensioni: il 40% è inferiore agli 80 metri quadri. E la classe energetica è bassa: “Gli immobili con classe energetica inferiore (F-G) hanno rappresentato quasi il 60% delle transazioni totali e poco meno di due terzi di quelle nelle aree urbane. Nelle aree non urbane, invece, una quota più consistente delle vendite (43%) ha riguardato immobili con classe energetica più elevata (A-E)”, scrive la Banca d’Italia nella sua fotografia sul mercato delle abitazioni nel nostro Paese negli ultimi tre mesi dello scorso anno.
Mercato del mattone: il punto degli agenti immobiliari
Secondo l’indagine condotta da Bankitalia, interpellando 1.501 agenti immobiliari dall’8 gennaio al 5 febbraio del 2024, lo stato di salute del mercato del mattone nel segmento residenziale è il seguente: “La dinamica congiunturale dei prezzi degli immobili nel IV trimestre del 2023 si sarebbe nel complesso attenuata; restano prevalenti (oltre due terzi degli operatori) i giudizi di stabilità”.
Eppure la domanda è rimasta debole. Il volume delle vendite ancora non decolla. Sulla compravendita delle case pesano i tassi alti sui mutui. Rilevano da via Nazionale: “La difficoltà di reperire il mutuo è la causa prevalente di cessazione dell’incarico a vendere per circa un terzo degli operatori e la percentuale di acquisti finanziati con mutuo si è attestata su valori bassi nel confronto storico”.
La domanda resta debole, ma c’è fiducia per il 2024
Nel periodo ottobre-dicembre 2023, la domanda di abitazioni si è mantenuta debole. Quasi un operatore immobiliare su tre (il 27% per la precisione) ha segnalato la difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti tra le cause principali di cessazione dell’incarico a vendere. Tale quota è comunque diminuita rispetto al trimestre precedente, ma rimane superiore alla media del periodo 2014-2019 (24%).
Sui mutui pesa l’onda lunga del rincaro dei tassi di interesse. Per questo motivo, i mercati aspettano un taglio del costo del denaro da parte della BCE (Banca centrale europea). Non a caso, la percentuale di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo, in calo dalla fine del 2021, ha raggiunto il 56,9%, il valore più basso dal 2013. Resta sostanzialmente stabile, al 77%, il rapporto tra mutuo e valore dell’immobile. “L’assenza di un prezzo di equilibrio fra domanda e offerta (sia per proposte troppo basse sia per richieste troppo elevate) rappresenta la causa prevalente di cessazione dell’incarico a vendere per più del 50 per cento degli agenti”, osservano gli analisti di Bankitalia.
Mutuo casa: come trovarlo con un tasso conveniente
Anche dal sondaggio della Banca d’Italia, effettuato consultando gli agenti immobiliari, risulta chiaro che scovare un mutuo per l’acquisto della casa con un tasso basso è la sfida più difficile per gli italiani.
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