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La surroga? Ci sono ancora margini di convenienza

La salita dei tassi nel corso dell'ultimo anno sta creando crescenti difficoltà a carico dei detentori di mutui a tasso variabile. Secondo uno studio, nel 18% dei casi è ancora conveniente passare alla modalità a tasso fisso. Ecco lo scenario e la convienza della surroga.

04/09/2023
percentuali impilate e freccia in su
Quanto conviene passare alla surroga

La pausa vacanziera ha distolto l’attenzione dal tema mutui, destinato tuttavia a riprendersi la scena a breve. Perché il 14 settembre è in programma la prossima riunione della Banca centrale europea e per la prima volta da oltre un anno non è certo che si procederà ad alzare ancora i tassi ufficiali. Anche se, parola della presidente Christine Lagarde, l’orientamento è di proseguire con la politica restrittiva fino a che l’inflazione non risulterà chiaramente orientata verso l’obiettivo del 2% annuo.

Cosa fare con i finanziamenti in corso

Quanto ai mutui già in essere, nell’ultimo semestre vi è stata un’accelerazione delle surroghe, dato che il rialzo della rata mensile ha suggerito a molti di mettersi al riparo da ulteriori futuri incrementi.

Dalla lettura dell’ultimo Osservatorio di MutuiOnline.it, relativo a luglio, emerge che l’incidenza delle surroghe sul totale dei mutui richiesti è arrivata al 32,7% del totale, vale a dire 1,4 punti in più rispetto al terzo trimestre.

Le richieste di finanziamento si orientano sempre più verso il mutuo a tasso fisso, che lo scorso mese è al 93,5% del totale (quasi due punti in più rispetto al secondo trimestre, ma la crescita rispetto al primo trimestre supera gli undici punti). Speculare la discesa dell’opzione variabile rispetto ad aprile-giugno, con l’ultima rilevazione che si ferma al 5,3% delle richieste, con misto e cap sempre più marginali nel mercato.

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Convenienza in poco meno di un caso su cinque

Secondo uno studio realizzato da Prometeia e aggiornato alla situazione di maggio, il 18% dei mutui a tasso variabile erogati in Italia nel 2022, circa 14 miliardi su un ammontare di 79 miliardi, presentava le condizioni per rendere conveniente una surroga a tasso fisso, considerata la situazione eccezionale che ancora oggi vede il variabile costare più del fisso.

Dalla stessa analisi emerge che a fine il tasso variabile rappresentava circa il 40% dei mutui in essere. Secondo lo studio le famiglie che tendono a ricorrere all'indebitamento a tasso variabile solo in pochi casi sono a basso reddito, per cui questo riduce ulteriormente i timori su eventuali ricadute di sistema se persisterà la situazione di tassi elevati. “Le banche sono state in genere prudenti nell'erogare i mutui a tasso variabile, non concedendoli a famiglie con redditi molto bassi”, sottolinea in un’intervista con Il Sole 24 Ore Lea Zicchino, senior partner e responsabile practice analisi mercati e intermediari finanziari di Prometeia. “Riteniamo che il quadro non sia preoccupante; anche se è vero che, pur non andando in difficoltà, le famiglie si trovano a dover tagliare i consumi”.

Attesa per gli interventi delle banche

Con la ripresa di settembre sono attesi gli interventi delle banche per le situazioni più critiche (anche se limitatamente ai casi in cui i ritardi nei pagamenti non superano i 90 giorni), secondo gli impegni presi a luglio. In primis c’è la possibilità l’importo della rata a tasso variabile per un determinato numero di mesi, allungando la durata temporale del mutuo e spalmando nel tempo il costo del debito. Il prestito dura di più e questo comporta un esborso maggiore per il mutuatario, a considerare l’intero arco del rimborso.

Si punta, in aggiunta, a estendere la possibilità di passare dal variabile al fisso con la sola richiesta del mutuatario, senza libertà di scelta per la banca. Attualmente i criteri sono: un finanziamento non superiore a 200 mila euro e un Isee a 35 mila euro. Gli spazi di intervento dovrebbero riguardare soprattutto il secondo indicatore, con la possibilità di estensione a 45 mila o addirittura 50 mila euro.

Per la definizione in dettaglio delle misure potrebbe essere questione di poche settimane, ma poi ogni banca sarà libera se aderire o meno al protocollo Abi.

I migliori mutui a tasso fisso di oggi:

Migliori mutui acquisto prima casa: simulazione a tasso fisso, impiegato 35 anni, residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo mutuo 100.000 euro, valore immobile 200.000 euro, durata mutuo 30 anni. Rilevazione del 26/09/2023 ore 09:00.
Rata mensile
€ 449,04
BNL - GRUPPO BNP PARIBAS
MUTUO SPENSIERATO - UNDER 36
TAN: 3,50%
Spese iniziali: Istruttoria: € 800,00 Perizia: € 300,00
TAEG: 3,70% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 449,04 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Campagna Promozionale Mutui
Rata mensile
€ 463,12
BPER BANCA
BPER MUTUO GIOVANI UNDER 36 CON FONDO DI GARANZIA CONSAP FISSO
TAN: 3,75%
Spese iniziali: Istruttoria: € 390,00 Perizia: € 280,00
TAEG: 3,95% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 463,12 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
Rata mensile
€ 463,12
BANCO DI SARDEGNA
MUTUO FACILE - TASSO FISSO
TAN: 3,75%
Spese iniziali: Istruttoria: € 900,00 Perizia: € 280,00
TAEG: 3,99% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 463,12 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Condizioni promozionali
Rata mensile
€ 460,85
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA
MUTUO MPS MIO ACQUISTO ABITAZIONE
TAN: 3,71%
Spese iniziali: Istruttoria: € 100,00 Perizia: € 300,00
TAEG: 4,00% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 460,85 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Tasso scontato
Rata mensile
€ 465,96
BANCA SELLA
MUTUO A TASSO FISSO ACQUISTO
TAN: 3,80%
Spese iniziali: Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 200,00
TAEG: 4,01% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 465,96 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Condizioni esclusive online
  • Mutuo 100% digitale
A cura di: Luigi dell'Olio

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