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Immobiliare: è boom di acquisti

Qualche elemento di tensione c'è, ma lo scenario per l'immobiliare italiano resta ampiamente positivo, tra buona dinamica delle compravendite, prezzi che non fermano la ripresa e tassi applicati sui mutui che restano contenuti nonostante i recenti rialzi.

27/05/2022
Cartello di vendita immobiliare con scritta for sale
Mercato immobiliare italiano in buona salute

Le condizioni per continuare a fare bene ci sono tutte: atteggiamento accomodante da parte degli istituti di credito, tassi che restano su livelli contenuti rispetto alle medie storiche nonostante i rialzi delle ultime settimane e inflazione elevata, che spinge a non rimandare troppo a lungo gli acquisti. Quello in corso si annuncia come un altro anno positivo per il mercato immobiliare italiano, complice la carenza di alternative d’investimento date le incertezze che caratterizzano sia il comparto azionario, sia quello obbligazionario.

Boom in corso

Con lo scoppio della pandemia, gli italiani hanno ridotto drasticamente consumi, accumulando risparmi sul conto corrente, che poi hanno iniziato a riversare sull’immobiliare più che su altre asset class. Una tendenza che appare destinata a durare, considerato che i depositi non rendono sostanzialmente nulla (anzi spesso il bilancio è negativo a considerare anche le imposte) e l’inflazione al 6% comporta una forte erosione del patrimonio.

Così non sorprende leggere che il 2021 nel nostro Paese si è chiuso con numeri record di compravendite, ben 748.523, vale a dire il 34% in più rispetto al 2020. Una performance sulla quale ha influito anche la debolezza del primo anno pandemico, che era stato fortemente condizionato dalle chiusure (-7,7% sul 2019). Tra le grandi città, le migliori performance sono state messe a segno da Genova e Roma, con un incremento delle transazioni rispettivamente del 32,2% e del 31,4%, davanti a Firenze (+28,9%) e Torino (+28,2%). Bene anche Napoli (+27,6%), Milano (+24,4%).

I dati si ricavano dal Rapporto immobiliare residenziale, realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, l’Associazione bancaria italiana.

Quali sono i migliori mutui prima casa di oggi?

Migliori mutui acquisto prima casa: simulazione a tasso variabile, impiegato 35 anni, residente a Milano, reddito € 2.600 euro mensili, importo mutuo € 100.000 euro, valore immobile € 200.000 euro, durata mutuo 30 anni. Rilevazione del 07/12/2023 ore 09:00.
Rata mensile
€ 527,69
BANCA SELLA
MUTUO A TASSO VARIABILE
TAN: 4,85%
Spese iniziali: Istruttoria: € 0,00 Perizia: € 200,00
TAEG: 5,11% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 527,69 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
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Rata mensile
€ 528,42
CRÉDIT AGRICOLE ITALIA
MUTUO CREDIT AGRICOLE GREENBACK UNDER 36
TAN: 4,86%
Spese iniziali: Istruttoria: € 800,00 Perizia: € 0,00
TAEG: 5,18% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 528,42 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Spese istruttoria azzerate immobili classe A,B,C
  • Extra sconto 0,10% per riqualificazione energetica
  • Partecipi all’operazione a premi Scelte di Valore
Rata mensile
€ 530,61
BANCO DI SARDEGNA
MUTUO FACILE - TASSO VARIABILE EURIBOR
TAN: 4,90%
Spese iniziali: Istruttoria: € 900,00 Perizia: € 280,00
TAEG: 5,19% (Indice Sintetico di Costo)
Rata: € 530,61 (mensile)
Vantaggi & Promozioni
  • Condizioni promozionali

Volano i mutui

La Lombardia è risultata la regione con il maggior numero di compravendite registrate nel corso dell’anno (oltre 159mila), mentre il Molise ha registrato la crescita più sostenuta rispetto al 2020 (+43,2%). A seguire la Liguria (+38,1%) e la Calabria (+37,9%).

Nel 2021 sono stati scambiati circa 140.700 depositi pertinenziali in tutto il territorio nazionale, con un balzo in avanti del 70,1% rispetto al 2020 (+87,7% rispetto al 2019). Gli scambi di box e posti auto, invece, sono stati circa 436mila, un dato che rappresenta una crescita del 31,8% nel confronto annuo.

All’incirca la metà delle abitazioni acquistate (366mila per la precisione) ha visto il ricorso a un mutuo. Si tratta di un dato superiore di un terzo (+34%) a quello del 2020. Nell’ultimo anno le banche hanno erogato quasi 50 miliardi di euro, in media circa 136mila euro per ogni compravendita assistita da mutui.

L’indice di accessibilità

Lo studio curato da Abi e Agenzia delle Entrate contiene anche un capitolo dedicato all’indice di accessibilità, sintesi dei vari fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento, tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per una famiglia media di acquistare un’abitazione al prezzo medio di mercato, contraendo un mutuo.

Maggiore è il valore dell’indice, tanto più è facile acquisire una casa da parte della famiglia finanziandosi con un mutuo. Fatte queste premesse, dall’analisi emerge che nel 2021 le condizioni di accesso sono rimaste sostanzialmente immutate rispetto al 2019, grazie alla tenuta dei tassi di interesse e al recupero dei redditi familiari, grazie all’azione di sostegno anticiclica della politica fiscale. Questo nonostante una crescita dei prezzi delle case del 2,2% nella media del 2021 che ha fatto seguito alla crescita del 2,4% dell’anno precedente. Le tendenze dei primi mesi di quest’anno indicano una stabilizzazione dell’indice di accessibilità sui livelli elevati raggiunti sul finire dello scorso anno.

A cura di: Luigi dell'Olio

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