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Il lockdown non ferma i prezzi delle case

Dopo anni di stallo, l'Istat stima prezzi del residenziale in aumento. Nel secondo trimestre 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie italiane, come prima o seconda casa, è aumentato del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% rispetto a un anno fa.

30/09/2020
Il lockdown non ferma i prezzi delle case

Ci voleva una pandemia per invertire una tendenza di anni che, senza grandi plausibili spiegazioni, continuava ad affliggere il nostro mercato immobiliare: i prezzi stagnanti delle case.

Le ultime stime preliminari Istat sui prezzi del residenziale danno finalmente valori in aumento. Più precisamente, nel secondo trimestre 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie italiane, come prima o seconda casa, è aumentato del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 3,4% rispetto a un anno fa. Dopo un timido +1,7% del primo trimestre di questo a dir poco insolito 2020, si registrano i valori più alti della serie storica.

Prezzi controcorrente rispetto alle compravendite

L’aumento dei prezzi degli immobili è relativo ai contratti chiusi tra aprile e giugno, ma le cui condizioni sono state definite prima del lockdown.

Quello che sorprende è lo scollamento tra la crescita dei valori e i numeri delle compravendite dello stesso trimestre (-27% secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, dopo il -15,5% del primo trimestre dell’anno), in buona parte recuperato a giugno. Gli esperti non ritengono ci sia un collegamento diretto tra i due fenomeni, il crollo delle vendite durante il lockdown e l’aumento dei prezzi, ma si tratta più semplicemente di un naturale corso al rialzo iniziato già alla fine del 2019.

Altro aspetto insolito è che l’aumento dei prezzi non ha riguardato solo le nuove costruzioni, che hanno fatto registrare +2,0%, ma soprattutto gli immobili esistenti (+3,3%), entrambi in accelerazione rispetto al trimestre precedente (erano rispettivamente +1,0% e +1,9%).

Milano: case più care di quasi il 16%

Nonostante sia uno dei mercati immobiliari più colpiti dalla pandemia, quello milanese registra la variazione dei prezzi delle case più alta d’Italia. La capitale del business, del design e della moda continua a essere riferimento per il mercato immobiliare italiano: qui l’indice IPAB fa registrare +15,9% su base annua.

Per il resto del Paese, l’aumento è diffuso e si registra in quasi tutte le regioni d’Italia, con rilevanza nel Nord-Est e Nord-Ovest del Paese, dove si registra rispettivamente +4,1% e +5,5%, meno al Sud e nelle Isole dove la crescita è del 2,3%. Rimane indietro il mercato del centro Italia con +0,9%.

Per quanto riguarda invece i maggiori centri, il fenomeno è molto meno marcato, ad esempio a Roma +1,3% e a Torino +1,8%.

Cosa succede al nostro mercato immobiliare

La pandemia ha sovvertito le regole che sembravano consolidate nel comparto e cambiato anche le condizioni della domanda immobiliare. Il centro città, la vicinanza agli uffici e ad alcuni tipi di servizi non sono più una priorità, ma si cercano spazi più grandi e decentrati, seconde case da affittare per periodi più lunghi o di cui godere nel maggiore tempo a disposizione o da cui lavorare da remoto.

Queste solo alcune delle nuove tendenze, perché cambiamenti sono ancora in corso e decideranno il trend del mercato di domani: quello che è certo, è che la casa è un bene centrale nei piani delle famiglie, molto più di prima, e questo ha sicuramente contribuito ad aumentarne il valore in maniera significativa.

Basti pensare che, dopo i mesi critici della chiusura, la domanda ha ripreso il suo corso, mossa anche dal favore dei mutui che hanno segnato tassi eccezionalmente bassi.

Un calo verticale ancora in corso, riscontrabile anche dando uno sguardo all’elenco dei migliori mutui prima casa del giorno sul comparatore MutuiOnline.it. Per un mutuo prima casa è possibile ottenere un tasso dello 0,40% (Mutuo Tasso Fisso di Credem di 110.000 euro per un immobile del valore di 160.000 euro, durata 20 anni, Taeg 0,67%). Ancora più convenienti i tassi variabili, con il migliore allo 0,30% (Mutuo Unicredit Tasso Variabile di 110.000 euro per un immobile del valore di 160.000 euro, durata 20 anni, Taeg 0,44%). Decisamente condizioni interessanti di cui approfittare in fretta, prima che gli andamenti dall’Europa non determinino la risalita dei tassi.

A cura di: Paola Campanelli

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