- Altri marchi del Gruppo:
- Trovaprezzi
- Prestitionline.it
- Segugio.it
Guida agli investimenti ai tempi del Coronavirus
Sale lo spread. Scendono le quotazioni delle azioni. E di conseguenza perdono quota anche i prodotti del risparmio gestito. Sulle principali piazze finanziarie internazionali si è scatenato un vero e proprio panic selling. Anche i più classici beni rifugio, come l’oro, ne subiscono gli effetti. E gli investitori si ritrovano assaliti da dubbi e domande. Cosa fare? Meglio uscire dai mercati o rimanere investiti? Ci sono opportunità adesso in borsa? Quali gli strumenti in grado di garantire un minimo di rendimento? Rispondere a tutti questi interrogativi non è semplice. Innanzitutto bisogna distinguere tra chi è rimasto incastrato nei mercati e chi invece ha della liquidità a disposizione da poter investire. Partiamo dal primo caso e vediamo come comportarsi.
Niente panico per chi è già dentro
Per chi ha già investito i propri risparmi in borsa, che si tratti di azioni o strumenti del risparmio gestito, la prima regola da seguire è di non farsi prendere al panico. Uscire adesso dai mercati vorrebbe dire dare concretezza a delle perdite che, se anche nell’ordine del 20-30% o più, per ora sono soltanto potenziali. Bisogna mantenere i nervi saldi e aspettare che la tempesta passi. Il rischio di disinvestire ora è perdersi il potenziale recupero dei mercati e rientrare in gioco quando il rimbalzo è ormai finito. D’altronde la storia ci insegna che dopo delle fasi di panic selling le borse hanno sempre recuperato. E molto probabilmente questa volta non saranno da meno, considerando anche i numerosi interventi che stanno mettendo in atto i governi di tutto il mondo e le autorità monetarie. Quindi, vietato ragionare con un’ottica di breve periodo e soprattutto evitare di guardare le quotazioni dei propri investimenti ogni minuto.
Le nuove opportunità: in Borsa
Chi invece era (ed è ancora) fuori dai mercati può sfruttare le tante opportunità di investimento che si stanno creando. In primis proprio sulle borse. Se vogliamo limitare il campo alla sola Piazza Affari, dai massimi raggiunti il 19 febbraio scorso, toccati a 25.477 punti, il Ftse Mib (è l’indice delle 40 società a più alta capitalizzazione), ha perso il 40% circa.
Un crollo che è stato guidato soprattutto da ragioni di carattere emotivo. Quindi, passata la tempesta, se le borse dovessero realizzare un rimbalzo a “V”, Piazza Affari potrebbe recuperare buona parte del terreno perduto. Un’opportunità che i più audaci potrebbero cavalcare anche con degli strumenti, come Etf ed Etc, a leva 2 o 3, che quindi amplificano i potenziali guadagni di due o tre volte. Chi decide di percorrere questa strada, però, lo deve fare con la consapevolezza che le turbolenza non sono ancora passate del tutto: nelle prossime settimane, quindi, si potrebbe “ballare” ancora un po’ e quindi le borse potrebbe continuare a perdere terreno.
Le nuove opportunità: nell’immobiliare
Un’altra opportunità che si sta creando è sul mercato immobiliare. Soprattutto considerando la forte discesa dei tassi di interesse dei mutui, con l’Euribor (parametro di riferimento dei mutui a tasso variabile) e l’Eurirs (parametro di riferimento dei mutui a tasso fisso) che si trovano sui minimi storici ed entrambi in territorio negativi. Insomma, prendere i soldi in prestito oggi costa davvero poco.
Facendo una simulazione il 23 marzo sul portale di MutuiOnline.it, per l’acquisto di una seconda casa, un 40enne con un contratto di lavoro a tempo indeterminato può strappare a 20 anni, e con un loan to value dell’80%, un mutuo a tasso fisso a un Taeg (Tasso annuo effettivo globale) dell’1,09%; abbassando invece il loan to value (è la percentuale di mutuo richiesto rispetto al valore dell’immobile) al 50%, il miglior tasso fisso offerto dal mercato scende addirittura allo 0,85 per cento. Sono tassi mai visti prima e che potrebbero essere sfruttati per prendere in prestito capitali da investire in una seconda casa (anche in zone di montagna o di mare), che verrà poi messa a reddito.