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Casa: il mercato sarà condizionato dalla tecnologia

Il mercato immobiliare si adegua per incontrare il nuovo tipo di domanda, che punta sul valore aggiunto che possono dare i servizi, grazie all’implementazione della tecnologia. Più del 50 per cento degli italiani vuole cambiare casa nei prossimi due anni.

30/09/2021
fascio di luce blu con dentro disegnata una casetta
Mercato immobiliare e tecnologia

Il momento favorevole attraversato dal mercato immobiliare italiano è destinato a durare. Ai fattori che già oggi alimentano l’attività di compravendita, come i bassi tassi d’interesse (destinati a rimanere tali grazie alla politica della Bce ancora super-accomodante), le agevolazioni del Governo (dalla copertura assicurativa Consap per i mutui accesi dai giovani ai vari bonus per le ristrutturazioni) e i prezzi degli immobili sempre convenienti, si aggiungeranno nel prossimo futuro la scarsità dell’offerta (soprattutto quella di qualità) e il crescente desiderio delle famiglie di cambiare la propria situazione abitativa, sempre più diffuso dopo l’esperienza fatta durante i recenti lockdown.

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Più del 50% degli italiani vuole cambiare abitazione

In Italia, quest’anno, più del cinquanta per cento delle famiglie ammette di avere l’intenzione di cambiare casa nel prossimo biennio. La quasi totalità pensa di acquistare, erodendo così la quota degli interessati alla locazione, che dopo il primo lockdown raggiungeva risultati maggiori (circa il 20 per cento degli interessati).

Il tredici per cento afferma che il desiderio di cercare una soluzione abitativa diversa da quella attuale è nato ed è aumentato proprio in coincidenza ai periodi di maggiori limitazioni agli spostamenti personali. Sono i dati più salienti del rapporto ‘La nostra casa e la domanda del futuro’ realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co.

Il mercato si adegua al cambio radicale della domanda

L’offerta del mercato immobiliare si sta reinventando, in risposta al nuovo tipo di domanda, che oggi punta soprattutto sul valore aggiunto che possono dare i servizi (grazie all’implementazione della tecnologia).

L’analisi, infatti, evidenzia la nascita di un processo di lungo periodo destinato a cambiare le priorità che determineranno le scelte degli acquirenti e la sintetizza in un motto: ‘dalla casa con servizi ai servizi con la casa’. D’altronde i cambiamenti dei riferimenti culturali hanno già sostenuto e accelerato i mutamenti nel sociale. La struttura della piramide demografica, famiglie meno numerose, la modificazione della scala di valori, non hanno determinato solo l’aumento del numero di famiglie, soprattutto unipersonali, ma anche la loro caratterizzazione.

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Chi movimenta le compravendite

Di riflesso, il mercato si sta adeguando alle nuove esigenze abitative anche se oggi la domanda residenziale continua a essere principalmente (60%) caratterizzata dal desiderio di miglioramento abitativo, contro il 20% spinto da necessità o passaggio dalla locazione, mentre per quasi il 15% è determinata da investimento, per sé o per i figli (componente in forte calo dal 2020).

In questo scenario, secondo il report, la pressante domanda di immobili di qualità comporta ricadute importanti sul piano dello sviluppo immobiliare e territoriale. Nel panorama residenziale i servizi condominiali, nella loro accezione più moderna, sono una nuova frontiera, una rivoluzione che per esprimersi pienamente avrà bisogno di almeno un ciclo immobiliare.

Prezzi di vendita stimati in crescita del 9%

A livello nazionale, secondo la ricerca, i canoni di affitto potranno crescere dell’8% e i prezzi di vendita del 9% per quelle operazioni particolarmente innovative e aderenti ai nuovi bisogni della domanda.

Gli esperti stimano che, solo sulla piazza milanese, le compravendite nel 2030 supereranno la soglia delle 27.500 unità, che si rapportano con le 22mila registrate lo scorso anno, con una parte della domanda traslata dal mercato degli affitti. Del compravenduto, circa 3.100 riguarderanno immobili nuovi (oltre il dieci per cento del totale) e 470 servizi con residenze nella forma più evoluta (circa il 15% della nuova offerta immobiliare).

A cura di: Fernando Mancini

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