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Bonus e scadenze: novità per l’immobiliare

Il Governo ha deciso la proroga per il Superbonus 110%, aprendo la strada del beneficio fiscale anche alle villette, e ha ridotto dal 90 per cento al 60 per cento l’incentivo previsto per il rifacimento delle facciate, con impatti immediati sul settore immobiliare e delle ristrutturazioni.

05/11/2021
operaio al lavoro per ristrutturare una casa
Scadenze dei bonus per l'immobiliare

La Manovra di Bilancio 2022 comincia ad assumere una sua fisionomia, dopo il via libera arrivato dal Consiglio dei Ministri e in attesa di eventuali ritocchi ad opera del Parlamento

Proroga limitata per il Superbonus

Si comincia con il Superbonus 110% che consente di detrarre il 10% in più di quanto si spende per ristrutturare l’immobile (casa singola o condominio che sia) a patto che i lavori consentano allo stesso di migliorare almeno di due classi la propria pagella energetica.

Dopo una lenta partenza, dovuta soprattutto a difficoltà interpretative sul perimetro di applicazione del beneficio fiscale, dalla scorsa primavera si sta assistendo a un vero e proprio boom di lavori, tanto che in alcune città le liste d’attesa per i ponteggi si sono fatte particolarmente lunghe.

Dato il successo, diverse voci si sono levate per chiedere di rendere strutturale il bonus, ma il Governo ha chiarito che non potrà essere così per non appesantire troppo i conti pubblici. “Se lo Stato paga ciascun italiano integralmente o anche più che integralmente la spesa sostenuta per i lavori si rischia un effetto sui conti pubblici stratosferico”, ha sottolineato in merito il ministro dell’Economia Daniele Franco.

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Apertura alle villette

L’ultima novità è che, in fase di definizione della nuova manovra, l’esecutivo ha accolto in parte le richieste, disponendo la proroga del Superbonus per tutto il 2022, aprendo la platea dei beneficiari anche ai proprietari di villette unifamiliari e di immobili fino a quattro unità indipendenti. Per gli edifici unifamiliari la misura è garantita solo a patto che si sia completato il 60% dei lavori entro il 30 giugno. Inoltre, verrà fissato il tetto di Isee (il parametro che fotografa redditi e patrimonio delle famiglie) per i proprietari (fino a 25mila euro) e il limite alla possibilità di utilizzare il Superbonus per le villette solo se si tratta di prime case.

Per i condomìni, invece, la proroga sarà più ampia, fino al 2023. Ma sarà poi previsto un periodo di progressivo disimpegno che lo porterà a pesare come l'ecobonus tradizionale, nell'ordine dunque del 65%.

Le altre facilitazioni fiscali

Il Governo ha poi confermato gli altri incentivi per la casa, dall’Ecobonus al bonus verde a quello per il rinnovo dei mobili. Novità in vista anche per il bonus facciate, che in un primo momento sembrava tagliato fuori. Dopo le rimostranze dei costruttori, da tempo impegnati a chiedere che venga rinnovato per permettere di continuare a rinnovare gli edifici, che per ragioni di vincoli non possono accedere ai lavori del 110%, l’esecutivo ha stabilito che il bonus facciate sarà prorogato, ma la quota che potrà essere “scaricata” scenderà dal 90% al 60% a partire dal 2022.

Mentre l’incentivo resterà quello attuale per chi completerà nel prossimo anno i lavori avviati entro la fine del 2021, a condizione che il saldo della fattura residuo da dare all’impresa sia pagato effettivamente entro il 31 dicembre prossimo. Con l’amministrazione fiscale che si riserva di fare controlli a tappeto sul rispetto della norma.

A cura di: Luigi dell'Olio

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