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ABI: calano i tassi dei mutui e cresce l’erogazione dei prestiti
Continua a calare il tasso medio dei mutui in Italia, mentre cresce la disponibilità delle banche a concedere prestiti. Secondo l'ultimo Bollettino dell'ABI, il tasso medio sui nuovi mutui casa si è assestato a settembre al 3,25%, in calo significativo rispetto al 4,42% registrato a fine 2023.

L'ultimo rapporto mensile dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), relativo al consuntivo di ottobre, offre un quadro incoraggiante per il mercato del credito in Italia, segnalando una consistente riduzione dei tassi di interesse applicati alle nuove operazioni di mutuo casa e un incremento dei prestiti a famiglie e imprese. Uno scenario che fa ben sperare anche per i prossimi mesi.
Tassi sui mutui in calo di oltre due punti
Nel dettaglio, il tasso medio sui nuovi mutui casa si è assestato a settembre al 3,25%, in calo significativo rispetto al 4,42% registrato a fine 2023. Questo trend positivo è il risultato diretto delle misure di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea, che nell'ultimo anno e mezzo ha operato diversi tagli al costo del denaro, alleggerendo il peso degli oneri finanziari per i richiedenti mutui. Il tutto ricordando che l’acquisto della casa resta tra gli obiettivi prioritari degli italiani, senza particolari variazioni tra le diverse generazioni.
Il tasso Euribor a 3 mesi, l'indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, si è mantenuto stabile a circa 2,02% nei primi giorni di ottobre, leggermente inferiore ai dati di settembre (2,03%). Questa stabilità offre alle famiglie titolari di mutui indicizzati un maggior grado di prevedibilità nelle rate mensili, facilitando una pianificazione finanziaria più sicura nel breve termine. Anche altri indicatori di mercato riflettono una fase di contenuto costo del denaro: il rendimento lordo dei BoT a sei mesi si attesta al 2,00%, leggermente in calo, mentre il tasso IRS a 10 anni, l'indice di riferimento dei mutui a tasso fisso, si posiziona al 2,70%, mostrando timidi segnali di crescita.
Migliora la qualità del credito erogato dalle banche
Sul fronte della quantità di credito erogato, a settembre i finanziamenti concessi a famiglie e imprese sono cresciuti dell'1,8% su base annua, evidenziando una domanda di prestiti in costante aumento. In particolare, per le famiglie è il nono mese consecutivo in cui si rileva una crescita, con un +2,0% ad agosto 2025, mentre per le imprese si registra un +1,2% nello stesso periodo, il terzo mese consecutivo di incremento. Questo dato è particolarmente rilevante in un contesto economico che vede una ripresa progressiva degli investimenti e dei consumi privati, elementi fondamentali per la crescita economica nazionale.
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TAN: | 2,19% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 500,00 Perizia: € 300,00 |
TAEG: | 2,45% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 379,14 (mensile) |
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TAN: | 2,37% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 150,00 Perizia: € 200,00 |
TAEG: | 2,54% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 388,40 (mensile) |
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TAN: | 2,79% |
Spese iniziali: | Istruttoria: € 500,00 Perizia: € 0,00 |
TAEG: | 2,88% (Indice Sintetico di Costo) |
Rata: | € 410,42 (mensile) |
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Utilizzare un comparatore aiuta dunque a individuare la soluzione più vantaggiosa in termini economici e più aderente alle esigenze personali, migliorando la capacità di negoziazione e riducendo il rischio di errori nella scelta del mutuo.
Un ulteriore dato di rilievo evidenziato nel rapporto ABI riguarda il calo progressivo dei crediti deteriorati netti, passati da 31,3 miliardi a dicembre 2024 a 29,3 miliardi ad agosto 2025, grazie soprattutto al lavoro di pulizia dei bilanci bancari compiuto dagli istituti nell’ultimo decennio. Questo miglioramento favorisce, insieme agli indicatori di crescita della raccolta da clientela (+2,8% su base annua a settembre), un quadro complessivo di stabilità e fiducia nel sistema bancario italiano.
Le offerte di mutuo prima casa a tasso variabile:
Banca | Tasso | Rata | Taeg |
---|---|---|---|
Banca Monte dei Paschi di Siena | 2,19% | € 379,14 | 2,45% |
BBVA | 2,37% | € 388,40 | 2,54% |
Webank | 2,79% | € 410,42 | 2,88% |
Banco BPM | 2,69% | € 405,12 | 2,94% |
Credem | 2,62% | € 401,28 | 2,99% |
ING | 2,81% | € 411,43 | 3,05% |
Crédit Agricole Italia | 2,73% | € 407,18 | 3,06% |
UniCredit | 2,84% | € 412,92 | 3,11% |
BPER Banca | 2,95% | € 418,91 | 3,19% |
Banco di Desio e della Brianza | 2,94% | € 418,37 | 3,23% |