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Lo spread aumenta, ma i tassi variabili calano ancora

04/06/2018
Lo spread aumenta, ma i tassi variabili calano ancora

Nel clima creatosi in questi giorni di febbre politica e inevitabile caos, a rimetterci in prima battuta sono i cittadini comuni. Semplici risparmiatori e titolari di mutui impegnatisi per buona parte della vita che, influenzati dalle notizie che arrivano dai mercati, si chiedono come muoversi per evitare brutte sorprese.

L’andamento del mercato dei mutui

Qui non apriremo evidentemente discorsi complessi di politica economica, ma porteremo a testimonianza i numeri, quelli dei mutui e dei loro prezzi, così da rassicurare soprattutto chi ha optato per un tasso variabile o sta per stipulare un mutuo e proprio non sa quale strada prendere.

L’impennata della domanda

Partiamo dal mercato dei mutui: a commentarlo è il direttore marketing del Gruppo MutuiOnline, il portale numero uno in Italia nella comparazione delle tariffe dei finanziamenti per la casa. Roberto Anedda dice che negli ultimi dieci giorni si è registrata una accelerata straordinaria di richieste: “non sappiamo quanto sia dovuto allo spavento per l'aumento dello spread o se sia invece una percezione chiara del fatto che una situazione di incertezza prolungata potrebbe portare a uno scenario di aumento dei tassi”.

Solo tra 7 e il 18 maggio le richieste di mutuo sono salite di oltre il 20%, ma nell’ultima settimana l’aumento è stato ancora più evidente, arrivando a segnare il 35%. Si tratta principalmente di surroghe, che rispetto ai mesi scorsi hanno visto un boom dell’80%. Numeri così non si vedevano da almeno un anno, quando le grandi manovre della Banca centrale europea avevano portato i tassi al di sotto di soglie che erano già basse, come nel caso del tasso fisso sotto il 2 per cento, valore che continua a valere per le offerte più convenienti del mercato.

Quanto lo spread influenza i tassi?

Tuttavia, sottolinea Anedda, “l'aumento dello spread, unico indicatore economico che al momento risente della situazione politica, non è una variabile direttamente collegata con i tassi dei mutui. È uno dei primi indicatori che inizia a muoversi in negativo quando si addensano nuvole non positive sull'economia di un paese, ma non incide sui tassi. Se quelli che al momento sono solo timori si concretizzassero in situazioni negative, allora sì che si vedrebbero le conseguenze sul costo del denaro per le banche e di conseguenza sui mutui. Ma non nell'immediato”.

Di fatto la crescita dei valori dello spread potrebbe scoraggiare le banche a erogare prestiti, portando così a un aumento degli interessi sui nuovi mutui e in special modo chi ha un mutuo a tasso variabile rischierebbe di vedersi aumentare la rata. Tuttavia, ancora una volta bisogna guardare l’Euribor, che invece è saldamente allo stesso valore dal 2016.

Non ci resta ora che andare a verificare di fatto come si stanno muovendo i prezzi dei mutui più esposti alla crisi, quelli a tasso variabile.

Il confronto tra il costo di un mutuo a tasso variabile “prima” e “dopo”

Abbiamo messo a confronto il costo di un mutuo a tasso variabile rilevato la prima settimana del mese e riportato nella nostra news "I mutui più convenienti di maggio" con lo stesso dato rilevato il giorno 29 maggio. La simulazione è fatta su una generica domanda di un 35enne della provincia di Roma che necessita di 120.000 euro da restituire in 20 anni per un valore della prima casa di 200.000 euro.

Miglior mutuo prima casa tasso variabile al 7 maggio 2018

L’offerta più interessante rilevata allora era stata quella di Banca Sella, con una rata di 532,71 euro al Tasso variabile dello 0,64% e Taeg dello 0,78%. Le spese di istruttoria erano gratuite, quelle di perizia pari solo a 200 euro. La soluzione era destinata ai privati per un importo massimo finanziabile del 70% del valore cauzionale dell'immobile oggetto del finanziamento.

Miglior mutuo prima casa tasso variabile al 29 maggio 2018

Mutuo Unicredit Tasso Variabile si colloca oggi al primo posto per convenienza, con una rata di 529,37 euro mensili, Tasso variabile 0,57% e Taeg 0,72%. Spese di perizia e istruttoria sono rispettivamente di 211,06 euro e 500,00 euro, mentre le spese periodiche sono gratuite. Lo spread praticato dalla banca su un loan-to-value ricompreso tra il 60 e il 70% e una durata 11-20 anni è dello 0,90%.

In più, il prodotto include i seguenti servizi:
• Taglia Rata per sospendere il pagamento della quota capitale fino ad un massimo di 12 mesi.
• Riduci Rata per allungare il piano dei pagamenti fino ad un massimo di 48 mesi.
• Sposta Rata per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino a un massimo di 3 mesi.
Questi servizi sono attivabili a partire dal ventiquattresimo mese successivo all’erogazione, in presenza di regolare ammortamento, su richiesta del cliente.

Come è possibile rilevare subito dal confronto, non solo la rata del miglior mutuo a tasso variabile si è abbassata di quasi 3 euro mensili, ma si sono ridotti anche Tan e Taeg.

A cura di: Paola Campanelli

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